La terza stagione de la legge di lidia poët segna la chiusura di una serie che ha portato in primo piano la storia della prima donna iscritta all’Ordine degli Avvocati in Italia. Con sei episodi, la stagione finale si concentra su un caso giudiziario decisivo per lidia, ambientato in una Torino del 1887 ancora segnato da pregiudizi sociali e culturali. Matilda De Angelis riprende il ruolo della protagonista, affrontando sfide legali e personali che mettono a dura prova il suo coraggio e la sua determinazione.
La trama della terza stagione: un processo che riflette la società del tempo
Nella terza stagione, lidia poët si trova coinvolta in un processo delicato e complesso: la difesa di Grazia Fontana, sua amica, accusata di aver ucciso il marito. Il caso ruota attorno alla legittima difesa, una nozione giuridica difficile da far valere in un’epoca dominata da un sistema giudiziario profondamente maschile e rigido. La vicenda illustra come, dietro la causa legale, si nasconda un conflitto sociale più ampio: il peso dei pregiudizi verso le donne e la loro posizione all’interno della società.
In una Torino dove la giuria è composta esclusivamente da uomini, lidia deve usare ogni mezzo per dimostrare che la colpa dell’azione non sta nella vittima ma nella violenza subita. L’episodio storico, ambientato nell’aprile del 1887, mostra come la protagonista sfidi le regole dell’epoca non solo in tribunale, ma anche nei rapporti con i colleghi e con chi la circonda. Il processo diventa dunque una metafora della lotta più ampia contro stereotipi e norme ingiuste.
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Il processo come specchio della società ottocentesca
“Dietro ogni battaglia legale, c’è un contesto sociale che la rende ancora più complessa,” si potrebbe riassumere la stagione. Il caso di Grazia Fontana evidenzia la difficoltà di far riconoscere i diritti femminili in un sistema dominato da uomini.
il cast che accompagna matilda de angelis nel gran finale
Matilda De Angelis riprende il ruolo di lidia con un’intensità che cresce fino al finale della serie. Accanto a lei ci sono attori già noti come Jacopo Barberis, Pier Luigi Pasino, Sara Lazzaro, e Gianmarco Saurino. Questi interpreti consolidano i personaggi chiave e rendono veritiero il ritratto dell’ambiente culturale e giudiziario di fine Ottocento.
Tra le novità più rilevanti emerge la partecipazione di Liliana Bottone e Ninni Bruschetta. La prima veste i panni di Grazia Fontana, mentre Bruschetta interpreta il procuratore del re Cantamessa, figura che aggiunge tensione e complessità alle scene in tribunale. Alla regia, Letizia Lamartire e pippo mezzapesa tornano a guidare la direzione artistica, affiancati da Jacopo Bonvicini. La scrittura rimane affidata a Guido Iuculano e Davide Orsini, che mantengono la coerenza stilistica e narrativa dell’intera serie.
Il ritorno di volti familiari e il ruolo delle nuove aggiunte
L’ingresso di Liliana Bottone e Ninni Bruschetta porta freschezza e nuove dinamiche all’interno della serie, complicando ulteriormente il racconto della sfida di lidia.
Il contesto storico e sentimentale della terza stagione
La stagione conclusiva si svolge in un periodo cruciale per lidia, non solo professionalmente ma anche sul piano umano. Il processo a Grazia dà il via a una serie di tensioni che coinvolgono anche la vita privata della protagonista. Fourneau, ora impegnato nella corte d’assise, e Jacopo Barberis, che torna nella città, rappresentano due poli del suo mondo sentimentale.
La presenza di questi due personaggi introduce un dilemma che si intreccia con le vicende giudiziarie. Lidia deve confrontarsi con scelte che mettono in gioco la ragione e il cuore, in un contesto dove ogni decisione ha conseguenze importanti. Questo intreccio tra sentimento e dovere aggiunge profondità alla trama e rende più umano il racconto della sua battaglia contro le barriere del tempo.
Un intreccio tra sentimento e carriera
“Lidia si trova a dover bilanciare il suo ruolo di avvocato con quello di donna, in un’epoca dove questi due aspetti erano spesso in conflitto,” si evince dal racconto delle tensioni personali.
Produzione e date di uscita della stagione finale
La legge di lidia poët, prodotta da Matteo Rovere per Groenlandia, gruppo Banijay, è uno dei titoli italiani più seguiti su Netflix. La terza stagione, già completata, sarà disponibile sulla piattaforma streaming nel 2026. Questa scelta di programmazione lascia qualche tempo al pubblico per aspettare il gran finale.
Il progetto si chiude con questa stagione, senza piani per continuazioni. La serie ha mantenuto un equilibrio tra fatti storici e narrativa televisiva, permettendo di far conoscere una figura poco ricordata come lidia poët. L’insieme delle stagioni si configura come una testimonianza al femminile di un’epoca difficile, che ha aperto nuove strade professionali per le donne in Italia.