la guardia di finanza scopre evasione fiscale da 850mila euro in parafarmacia tra cormons e monfalcone

la guardia di finanza scopre evasione fiscale da 850mila euro in parafarmacia tra cormons e monfalcone

Le forze dell’ordine di Gorizia scoprono evasione fiscale per 850mila euro in una parafarmacia con punti vendita a Cormons e Monfalcone, grazie a controlli incrociati su scontrini e contabilità.
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Una parafarmacia con due sedi a Cormons e Monfalcone è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Gorizia per evasione fiscale di circa 850mila euro, grazie a controlli approfonditi su documenti e contabilità. - Gaeta.it

Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sulle attività commerciali per contrastare l’evasione fiscale. Un caso recente nella provincia di Gorizia riguarda una parafarmacia con due punti vendita a Cormons e Monfalcone, individuata come evasore totale. Le indagini hanno rilevato omissioni consistenti nelle dichiarazioni e nella gestione della contabilità, con riflessi importanti sul fisco locale.

Indagini della guardia di finanza e i metodi utilizzati per scoprire l’evasione

Le fiamme gialle del comando di Gorizia hanno concluso un’accurata verifica fiscale sull’attività della parafarmacia, concentrandosi sugli ultimi cinque anni di operazioni commerciali. L’indagine si è basata su controlli sul territorio e particolari riscontri tramite le banche dati a disposizione, incrociando informazioni relative ai ricavi dichiarati e alle vendite effettive. Questi strumenti hanno permesso di individuare discrepanze significative tra le transazioni registrate ai clienti e quelle realmente riportate nella contabilità.

Le verifiche hanno coinvolto non solo l’esame dei registri fiscali, ma anche l’analisi degli scontrini e delle ricevute emesse al pubblico. Nonostante la parafarmacia avesse un sistema che rilasciava regolarmente prove d’acquisto agli avventori, tali documenti non venivano inseriti nei registri contabili ufficiali. Questa differenza ha costituito un elemento chiave per smascherare la mancata dichiarazione dei ricavi e l’omissione delle imposte dovute.

Ammontare dell’evasione e meccanismi adottati dall’attività commerciale

Le forze dell’ordine hanno rilevato che la parafarmacia ha omesso di contabilizzare e dichiarare ricavi per circa 850mila euro nell’arco di cinque anni. Questo ammontare rappresenta un’ingente quantità di vendite effettuate ma non illecitamente dichiarate al fisco, consentendo a chi gestiva i punti vendita di non versare le imposte sui redditi relative. Parallelamente, è stata accertata un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto per un totale di 124mila euro.

Il modus operandi consisteva nel gestire due negozi in province vicine, dove venivano emessi scontrini e ricevute ai clienti per ciascuna transazione. Tuttavia, tali documenti venivano sistematicamente esclusi dalla contabilità ufficiale e dalle successive dichiarazioni fiscali. Questo stratagemma ha permesso di accumulare nelle casse dell’azienda pagamenti non dichiarati, sottraendo somme rilevanti dalle casse dello Stato.

Impatti della scoperta sul territorio della provincia di gorizia e sulle attività commerciali simili

L’accertamento rappresenta un colpo importante alla rete di evasori locali, dimostrando che anche attività apparentemente normali possono nascondere irregolarità di rilievo. Le autorità di Gorizia hanno fatto sapere che i controlli nei confronti di negozi con attività ripetute sul territorio continueranno, al fine di garantire il rispetto delle norme fiscali e la parità di trattamento per tutte le imprese.

Il caso della parafarmacia offre uno spaccato delle dinamiche di evasione che possono svilupparsi in zone di confine come quella tra Cormons e Monfalcone. La capacità delle fiamme gialle di incrociare dati e svolgere approfondimenti sul campo ha rivelato un sistema che, attraverso documentazione regolarmente emessa ma falsa agli effetti fiscali, riusciva a eludere obblighi tributari. Questo episodio rinnova l’attenzione sulle pratiche commerciali scorrette e la necessità di controlli accurati in tutto il territorio nazionale.

Conseguenze per l’attività coinvolta e modello di intervento

Le conseguenze per l’attività commerciale coinvolta saranno di natura sia fiscale sia penale, con possibili richieste di recupero delle somme evase e altre misure previste dalla legge. Nel contempo, l’operazione rafforza la presenza dello Stato nel contrasto all’evasione, confermando l’impegno nel mantenere trasparenza e correttezza nel mercato locale.

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