La giornata mondiale delle zone umide mette in luce la necessità di proteggere la biodiversità in agricoltura

La giornata mondiale delle zone umide mette in luce la necessità di proteggere la biodiversità in agricoltura

La Giornata Mondiale delle Zone Umide sottolinea l’importanza di questi ecosistemi per l’agricoltura e la biodiversità, promuovendo pratiche sostenibili e sinergie tra pubblico e privato in Italia.
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La giornata mondiale delle zone umide mette in luce la necessità di proteggere la biodiversità in agricoltura - Gaeta.it

La Giornata Mondiale delle Zone Umide, celebrata il 2 febbraio, rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’importanza fondamentale di questi habitat per l’agricoltura e la biodiversità. In un momento in cui il cambiamento climatico e la crisi idrica stanno diventando questioni sempre più urgenti, le affermazioni di Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, sollevano tematiche decisive per la gestione delle risorse naturali in Italia. L’approccio suggerito si focalizza sulla sinergia tra settore pubblico e privato, con l’intento di utilizzare in modo strategico i fondi della Politica Agricola Comune per sostenere la preservazione delle zone umide.

L’importanza delle zone umide per la biodiversità e l’agricoltura

Con oltre 50 siti Ramsar sul territorio nazionale, l’Italia dispone di una straordinaria rete di zone umide che si estendono per più di 70 mila ettari. Questi ecosistemi svolgono un ruolo cruciale non solo nella conservazione della biodiversità, ma anche nella gestione delle risorse idriche. Le zone umide fungono da filtri naturali, migliorando la qualità dell’acqua e contribuendo a mantenere suoli fertili, elementi essenziali per l’agricoltura. Inoltre, la loro presenza è determinante per contrastare fenomeni atmosferici estremi, come siccità e inondazioni.

La biodiversità vegetale e animale che caratterizza questi habitat è fondamentale per garantire ecosistemi resilienti. La variazione di flora e fauna contribuisce a un ciclo vitale che supporta non solo l’agricoltura, ma anche le attività ricreative e turistiche. Il legame tra agricoltura e zone umide si delinea quindi come una strategia win-win, dove la protezione dell’ambiente produce benefici diretti per le comunità agricole e per l’economia locale.

Il ruolo fondamentale degli agricoltori nella salvaguardia degli ecosistemi

Giuseppino Santoianni sottolinea come gli agricoltori siano “sentinelle della biodiversità”. La loro esperienza sul campo li pone in una posizione privilegiata per adottare pratiche agricole che rispettano e preservano gli ecosistemi naturali. Esempi sono i programmi di recupero ambientale, dedicati alla creazione di spazi umidi che servono da rifugio per gli uccelli migratori. Queste azioni non solo supportano la biodiversità, ma contribuiscono anche al miglioramento della qualità delle coltivazioni.

Coltivazioni come il riso rappresentano un esempio di come la pratica agricola possa interagire positivamente con le zone umide, favorendo lo sviluppo di un sistema agricolo che beneficia dall’acqua ricca di nutrienti delle paludi. A Trapani e Paceco, la salinicoltura non è solo una fonte di produzione ma anche una risorsa turistica, creando opportunità per l’ecoturismo e contribuendo a una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi ambienti vulnerabili.

L’approccio sostenibile all’irrigazione e ai modelli produttivi

Il presidente dell’AIC evidenzia anche pratiche sostenibili, come l’irrigazione controllata, che rappresentano un approccio strategico per gestire l’acqua in agricoltura. Queste tecniche non solo aiutano a mantenere l’equilibrio idrico, ma riducono l’impatto degli eventi meteorologici estremi, aiutando gli agricoltori a proteggere le loro coltivazioni. L’adozione di modelli produttivi che integrano la salvaguardia delle zone umide si è dimostrato fondamentale per affrontare la crescente sfida del cambiamento climatico, contribuendo alla creazione di un ambiente più sostenibile.

In questo contesto, sfruttare in modo mirato i fondi disponibili attraverso la PAC diventa una questione centrale per supportare gli agricoltori e facilitare la conservazione delle zone umide. Investire in infrastrutture e pratiche agricole che rispettano l’ecosistema non è solo un’opzione, ma una necessità per garantire un futuro più resiliente sia per la flora e la fauna che per le comunità agricole.

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