La fondazione ragì presenta la casa paese per demenze e nuovi progetti in calabria

La fondazione ragì presenta la casa paese per demenze e nuovi progetti in calabria

Un convegno a Scilla promosso dalla fondazione magna grecia con Elena Sodano evidenzia l’importanza di un modello inclusivo per la demenza, con progetti innovativi in Calabria come la casa paese di Cicala e nuove iniziative a San Pietro in Amantea.
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Un convegno a Scilla ha presentato il progetto innovativo della "casa paese per demenze" in Calabria, promosso da Elena Sodano, che valorizza l'autonomia e il ruolo attivo delle persone con demenza, con nuovi sviluppi in arrivo a San Pietro in Amantea. - Gaeta.it

Un incontro a Scilla organizzato dalla fondazione magna grecia ha visto la partecipazione di elena sodano, presidente della fondazione ragì centri demenza calabria. Durante il convegno “generazioni in mutamento” si è discusso delle sfide e delle soluzioni per le persone con demenza, con particolare attenzione al modello di vita indipendente promosso dalla casa paese per demenze di cicala. Il progetto rappresenta un passo concreto nella cura e nell’assistenza sul territorio calabrese.

Il ruolo attivo delle persone con demenza secondo elena sodano

Elena sodano ha sottolineato la necessità di superare l’approccio assistenzialista che spesso caratterizza la gestione delle persone affette da demenza. Ha spiegato che queste persone non possono essere semplicemente isolate o considerate un “peso” perché mantengono un forte desiderio di esplorare e interagire con l’ambiente che le circonda. Questo impulso naturale può creare disagio in contesti non adeguati ma è anche un segno di vitalità e bisogni ancora vivi.

Per rispondere a questa esigenza è nata la casa paese per demenze a cicala, una struttura che mira a creare un ambiente inclusivo e supportivo, in cui i pazienti possano esprimersi e mantenere la propria autonomia nei limiti possibili. La realizzazione del progetto ha richiesto un impegno intenso: in soli quattro giorni, con il lavoro di sodano e del suo team, è stata definita la filosofia e lo schema operativo della struttura. Questa soluzione si basa su una visione che non guarda solo alla malattia ma considera la persona in modo complessivo, valorizzando la sua identità e i suoi diritti.

La sfida della Calabria nelle cure per la demenza

Nel corso del convegno, elena sodano ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà che la Calabria affronta nel garantire supporto adeguato alle persone con demenza, soprattutto a causa della scarsa attenzione politica e delle limitate risorse pubbliche. Ha messo in evidenza come, nonostante queste condizioni, numerosi operatori e associazioni sul territorio lavorino con determinazione per creare soluzioni concrete e sostenibili, a volte mettendosi in prima linea con iniziative autonome.

Secondo sodano il punto centrale è cambiare il paradigma assistenziale: non si tratta di gestire i pazienti come semplici destinatari di cure o custodirli, ma di dare a loro il controllo della propria esistenza. Questo modello pone la persona con demenza al comando della propria vita, per quanto possibile, permettendole di vivere con dignità e rispetto. L’esperienza della casa paese dimostra che questo approccio è realizzabile anche in territori con risorse limitate, se accompagnato da impegno e volontà di cambiamento sociale.

Nuovi sviluppi e raccolta fondi per una struttura a san pietro in amantea

L’attenzione della fondazione ragì non si limita alla casa paese di cicala. Elena sodano ha annunciato l’avvio di una nuova raccolta fondi per una seconda struttura destinata alle persone con demenza, questa volta nel comune di san pietro in amantea. Il sindaco del paese ha offerto una sede pronta all’uso per ospitare la casa paese, aprendo così la possibilità di replicare il modello in un’altra area della regione.

Questa nuova iniziativa conferma l’interesse crescente attorno a un modo diverso di affrontare la demenza e sottolinea il valore della collaborazione tra istituzioni locali e organizzazioni no profit. La fondazione ragì intende proseguire sulla strada indicata e rafforzare sul territorio calabrese servizi che diano a pazienti e famiglie un supporto adeguato, con uno sguardo che privilegia la qualità della vita e il coinvolgimento delle persone stesse.

Le esperienze raccontate al convegno a Scilla si inseriscono in un contesto dove il bisogno di innovare gli strumenti di cura è ormai urgente, e la risposta sociale può diventare motore di cambiamento concreto, capace di incidere positivamente sulle condizioni di vita delle persone con demenza nella regione.

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