La fondazione carla fendi presenta scienza e cinema: un viaggio tra immaginario e futuro il 10 giugno a roma

La fondazione carla fendi presenta scienza e cinema: un viaggio tra immaginario e futuro il 10 giugno a roma

La fondazione Carla Fendi organizza a Roma il 10 giugno 2025 un evento che unisce cinema e scienza, con proiezioni e dibattiti guidati da Antonio Monda sull’interpretazione del futuro attraverso film iconici.
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La Fondazione Carla Fendi organizza a Roma il 10 giugno 2025 un evento che unisce cinema e scienza, esplorando il futuro attraverso proiezioni e dibattiti guidati da Antonio Monda, con film iconici che riflettono sviluppi scientifici e sociali. - Gaeta.it

La fondazione carla fendi organizza un nuovo evento che unisce cinema e scienza, proponendo un’esplorazione del futuro attraverso immagini e parole. L’appuntamento anticipa il consueto ciclo legato allo spoleto festival dei due mondi, spostandosi quest’anno a roma, nell’auditorium del museo dell’ara pacis, il 10 giugno 2025. L’iniziativa riflette la stretta connessione tra narrazione cinematografica e sviluppi scientifici, sottolineata da un confronto diretto tra esperti del settore.

Un evento tra scienza e cinema a roma

Quest’anno la rassegna dedicata alla scienza, promossa dalla fondazione carla fendi, si presenta con un’iniziativa che si distacca dall’abituale ambientazione di spoleto, per concentrarsi su un evento in anteprima romana alla fine di giugno. Il teatro scelto è quello dell’auditorium del museo dell’ara pacis, spazio che ospiterà uno dei momenti più attesi della stagione culturale romana. La giornata è fissata per martedì 10 giugno, quando addetti ai lavori, appassionati e curiosi si ritroveranno per osservare come il grande schermo abbia interpretato temi scientifici e futuristici.

L’evento nasce da un’idea di maria teresa venturini fendi, presidente della fondazione, che ha voluto celebrare la relazione tra cinema e scienza con un dialogo diretto tra i due mondi. Venturini fendi ha espresso il suo attaccamento a entrambe le discipline, ricordando come anche la scienza sia nutrita da una componente intuitiva e quasi artistica nella sua evoluzione. Alla guida della serata è stato chiamato antonio monda, giornalista, docente alla new york university e conduttore televisivo, con un curriculum ampio e approfondito nel racconto del cinema e nella sua storia.

Antonio monda e il filo conduttore dell’incontro

antonio monda, esperto di cinema, si è occupato di coordinare e commentare l’incontro, creando un percorso narrativo che affianca immagini tratte da film storici e contemporanei a riflessioni sul loro contenuto scientifico e sociale. La sua esperienza accademica al film and television department della new york university gli permette di approfondire temi complessi affidandoli a un linguaggio accessibile, che si apre anche a un pubblico più vasto.

Ha sottolineato quanto il cinema spesso abbia anticipato sviluppi tecnologici importanti, includendo prospettive che oggi appaiono come premonizioni, dall’intelligenza artificiale alla gestione di crisi sanitarie simili a una pandemia. Le opere in programma esplorano queste tematiche attraverso stili diversi, oscillando tra fantascienza dura e riflessioni più filosofiche sulle dinamiche sociali. Il racconto curato da monda fa emergere la capacità del cinema di affrontare tensioni tra individui, gruppi e poteri, ma soprattutto la tensione verso un futuro da praticare o da immaginare.

Il cinema come specchio del futuro e delle scoperte scientifiche

Tra i titoli selezionati per la serata spiccano pellicole riconosciute per la loro portata visionaria e la capacità di anticipare alcune conquiste scientifiche. Film come Metropolis di fritz lang, Odissea nello spazio di stanley kubrick e Arancia meccanica sono esempi di storie che hanno posto a confronto lo spettatore con scenari tecnologici e sociali complessi. Allo stesso modo, The Truman Show di peter weir e Casanova di federico fellini aggiungono interpretazioni più umane e culturali del futuro e delle sue sfide.

Ridley scott con Blade Runner e spielberg con Ready Player One completano la linea temporale di opere che spaziano dal passato remoto al presente più attuale, mostrando come i registi abbiano guardato al progresso in modi spesso molto diversi ma sempre con una forte componente immaginativa. Ogni film diventa così uno spunto per riflettere su come la scienza abbia permesso di scrutare nuovi orizzonti e di ripensare il rapporto con la tecnologia e la natura.

Immagini e parole per raccontare un futuro diventato presente

Le proiezioni si alternano a momenti di commento che accompagnano lo spettatore lungo una scoperta visiva e concettuale. Le sequenze scelte mostrano universi fantastici, paesaggi inquietanti o ironici, scene favolistiche che affrontano questioni cruciali come la robotica, l’intelligenza artificiale e le crisi ambientali. Questi temi sono ormai centrali nel nostro quotidiano ma trovano nelle immagini del cinema un’eco che ne amplifica la comprensione e la portata simbolica.

Si assiste così a un intreccio di narrazioni visive dove il confine tra realtà e fantasia si sfuma, offrendo una riflessione sul tempo e sulle possibilità che il futuro offre. Lo schermo fa scorrere traiettorie che, pur nate nella fantasia, mostrano legami evidenti con le esperienze scientifiche concrete, confermando come cinema e scienza abbiano intrecciato i loro destini lungo tutto il secolo scorso e anche in questo nuovo decennio. L’evento a roma rappresenta uno spazio privilegiato dove questo dialogo diventa pubblico e stimola confronti più ampi sul ruolo dell’arte nel raccontare il mondo che ci aspetta.

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