La fondazione carispaq finanzia il progetto “storie in scatola” per favorire l’inclusione interculturale nella marsica

La fondazione carispaq finanzia il progetto “storie in scatola” per favorire l’inclusione interculturale nella marsica

La fondazione Carispaq sostiene il progetto “Storie in scatola” di Percorsi Solidali A.P.S. e la scuola Madonna del Passo di Avezzano, che promuove inclusione, intercultura e contrasto alla povertà educativa nella Marsica.
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La Fondazione Carispaq ha approvato il progetto "Storie in scatola" per promuovere intercultura e inclusione nella Marsica, attraverso letture, laboratori e coinvolgimento di famiglie e volontari, con l’obiettivo di contrastare povertà educativa e devianza minorile. - Gaeta.it

La fondazione carispaq ha approvato il progetto “storie in scatola, un viaggio nell’intercultura e nell’inclusione”, presentato da Percorsi Solidali A.P.S. insieme alla scuola paritaria dell’infanzia Madonna del Passo di Avezzano. L’iniziativa è pensata per bambini, ragazzi, educatori, genitori e volontari del territorio della Marsica, zona dove la multietnicità è sempre più evidente. L’obiettivo principale è contrastare la povertà educativa e la devianza minorile attraverso attività di lettura ad alta voce che raccontano esperienze e culture diverse, stimolando il dialogo e la comprensione tra generazioni e origini differenti.

Il ruolo della lettura e della narrazione per superare le barriere culturali

Il progetto si fonda sull’importanza della lettura come strumento per lo sviluppo del linguaggio e della persona. Secondo gli ideatori, non basta esporre i bambini a storie diverse, ma occorre coinvolgerli attivamente nella narrazione, attraverso la rievocazione delle storie con gli adulti. Questo processo permette di entrare in contatto con esperienze di vita differenti e di sviluppare empatia. Nel contesto della Marsica, dove convivono numerose culture, la capacità di accogliere “l’altro” come una persona diversa ma con dignità pari è fondamentale. La lettura diventa così un mezzo per promuovere la crescita cognitiva e critica, soprattutto fra le fasce più fragili della popolazione giovanile.

Il coinvolgimento di genitori, educatori e volontari

La stimolazione del linguaggio avviene anche coinvolgendo i genitori, gli educatori e i volontari, per creare una rete che supporti il bambino durante la sua crescita. Il progetto punta a trasformare l’ascolto passivo in una partecipazione attiva, attribuendo importanza sia al contenuto delle storie, sia al processo di condivisione fra chi legge e chi ascolta. L’approccio favorisce non solo l’apprendimento di nuovi vocaboli o strutture linguistiche, ma anche la formazione di una maggiore apertura mentale nei confronti delle differenze culturali.

Dialogo intergenerazionale e coinvolgimento delle famiglie nella marsica

Il presidente di Percorsi Solidali A.P.S., il professor Sandro Valletta, ha spiegato che il progetto ambisce a creare uno spazio di scambio tra generazioni attraverso la letteratura per l’infanzia e romanzi più contemporanei. L’idea è proporre ai bambini e ai giovani nuove modalità di apprendimento che vadano oltre le tecniche tradizionali, stimolando la curiosità verso la cultura e l’istruzione. Questo passaggio è essenziale per costruire un clima di fiducia e apertura, soprattutto nelle aree con presenza multietnica come la Marsica.

Le prospettive della scuola madonna del passo

Anche la dirigente scolastica della scuola Madonna del Passo, dott.ssa Veria Perez, ha sottolineato il valore di questa esperienza come veicolo per affrontare temi delicati quali la libertà, la giustizia e la diversità. Il progetto inoltre coinvolge le famiglie attraverso incontri con pedagogisti e psicologi, per rafforzare una rete educativa condivisa. Questi momenti sono pensati per offrire un’alternativa concreta alla devianza giovanile, contrastando la povertà educativa con la promozione di riflessioni su cambiamenti personali e sociali.

L’attenzione ai genitori diventa un punto di forza del progetto, perché sostiene una corresponsabilità educativa capace di prevenire disagi e difficoltà. La costruzione di un ambiente inclusivo nelle scuole e nel territorio avviene anche tramite attività di teatro e laboratori esperienziali, previsti a partire da settembre, aperti a bambini, ragazzi e volontari.

Organizzazione degli incontri e obiettivi specifici per la crescita interculturale

Le attività di “storie in scatola” si articolano in incontri regolari che combinano lettura, teatro e laboratori pratici, con lo scopo di costruire competenze sia cognitive che relazionali. Questi momenti permettono di instaurare dialoghi capaci di superare la diffidenza verso le diversità culturali e insegnano a riconoscere il valore positivo dell’incontro con l’altro. I laboratori favoriscono anche la creazione di reti di sostegno tra centri educativi e istituzioni scolastiche locali, per intercettare e prevenire potenziali disagi psicologici tra i giovani della zona.

La cittadinanza attiva come ponte culturale

Il progetto punta a sviluppare una cittadinanza attiva, che funzioni anche come ponte in un contesto europeo e internazionale. Sul territorio della Marsica si attende un rafforzamento dell’educazione interculturale e un aumento della partecipazione al volontariato attraverso queste iniziative. Si mira inoltre a sostenere i genitori, fornendo strumenti per riconoscere e affrontare difficoltà educative e sociali, ponendo così le basi per un cambio di prospettiva nelle relazioni tra culture diverse e generazioni.

I risultati attesi riguardano la diffusione di atteggiamenti di rispetto e collaborazione, oltre l’accettazione della diversità come elemento di arricchimento personale e collettivo. Il progetto è pensato per durare nel tempo e per estendere la sua influenza positiva anche al di fuori della sfera scolastica, coinvolgendo l’intera comunità della Marsica.

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