La festa della transumanza a picerno torna con laboratori, cucina lucana e eventi dedicati all’allevamento

La festa della transumanza a picerno torna con laboratori, cucina lucana e eventi dedicati all’allevamento

La festa della transumanza a Picerno celebra la tradizione pastorale lucana con laboratori, cucina tipica di Emilio Pompeo e iniziative di Coldiretti per tutelare allevatori e prodotti locali.
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Il 24 maggio a Picerno (Potenza) si celebra la tradizionale transumanza, evento culturale che unisce dimostrazioni pastorali, cucina lucana e iniziative a sostegno degli allevatori locali. - Gaeta.it

L’appuntamento con la tradizione della transumanza si rinnova sabato 24 maggio a Picerno, in provincia di Potenza. L’evento, giunto alla quarta edizione, porta in prima fila la cultura pastorale lucana e coinvolge istituzioni, allevatori e cuochi locali. La manifestazione richiama visitatori di ogni età e mette al centro l’arte antica dello spostamento stagionale dei greggi, riconosciuta nel 2019 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Programma e svolgimento della festa della transumanza a picerno

La giornata di sabato si apre alle 10 con il raduno degli animali nell’area mercato di Picerno. Qui si raccolgono le mandrie in attesa di partire verso i pascoli di Monte li Foj, località vicina che tradizionalmente accoglie i pastori e i loro animali durante questa pratica antica. La transumanza rappresenta lo spostamento stagionale dei greggi dal fondovalle alle zone di montagna per cercare pascolo fresco e sicuro.

All’arrivo nel piazzale antistante il municipio, i partecipanti possono assistere a laboratori didattici dedicati alla tosatura delle pecore. Due tecniche si mostrano durante la dimostrazione: quella tradizionale, che si svolge manualmente, e quella moderna, con metodi più meccanizzati. Queste attività permettono di capire come si curano gli animali e come si raccolgono le materie prime utilizzate nelle produzioni locali.

La cucina lucana in primo piano

Ad accompagnare la festa, lo chef narrante Emilio Pompeo offre un piatto caldo di pasta e ceci, un momento di convivialità che si unisce alle tradizioni culinarie di Basilicata. L’evento garantisce così un’esperienza completa che unisce cultura pastorale e sapori tipici.

Significato culturale e ruolo della transumanza nelle tradizioni lucane

La manifestazione non rappresenta solo un momento di festa, ma è una vetrina sul patrimonio culturale dei lucani. La transumanza ha caratterizzato per secoli le attività economiche e sociali di queste comunità, condizionando lo sviluppo del territorio e tenendo vive relazioni tra persone, animali e natura. È una pratica che ha scandito ritmi quotidiani e stagionali, contribuendo a plasmare i paesaggi oltre a consolidare l’identità locale.

L’Unesco ha riconosciuto la transumanza come patrimonio immateriale dell’umanità, sottolineando il valore delle tecniche, delle consuetudini e degli aspetti sociali che ruotano attorno alla cura dei greggi e allo spostamento sui sentieri antichi. Questo riconoscimento aiuta a tutelare una realtà minuta e diffusa, spesso silenziosa ma fondamentale per l’equilibrio ambientale e culturale.

La festa a Picerno diventa quindi un’occasione di incontro per la comunità e un modo per sostenere gli allevatori lucani, che amministrano un lavoro faticoso e necessario. La Coldiretti Basilicata parla di sacrificio e tenacia, qualità che si manifestano dietro a ogni gregge e che meritano attenzione e rispetto pubblico.

Protagonisti della festa: allevatori, chef e raccolta firme per la legge europea

Alla quarta edizione dell’evento partecipano allevatori locali, promotori del legame con la terra e custodi delle tradizioni. Il supporto dell’associazione regionale allevatori Basilicata contribuisce a coordinare l’organizzazione e a mettere in luce l’importanza della zootecnia lucana.

L’Unione regionale cuochi lucani propone menù e piatti cucinati al momento, con la Podolica come ingrediente principale. Questo bovino è tipico della Basilicata e apprezzato per qualità e sapore. Spaziando dalla cucina tradizionale a elaborazioni più contemporanee, gli chef danno valore a questa razza e aiutano a promuovere prodotti locali nelle grandi occasioni.

Firme a tutela degli agricoltori

Per tutta la durata della festa, Coldiretti allestisce anche uno stand per la raccolta delle firme a favore di una proposta di legge europea europea di iniziativa popolare. Questa mira a difendere il reddito degli agricoltori e a tutelare la salute dei cittadini, ponendo attenzione sulle norme che regolano la produzione e la qualità degli alimenti sul mercato europeo.

L’appuntamento del 24 maggio si conferma come momento di confronto e di festa legato al mondo rurale e alle sue tradizioni, in un contesto dove la cultura agricola, ogni anno, raccoglie più attenzioni da parte della comunità e delle istituzioni.

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