Il 21 giugno, in coincidenza con la Festa della Musica, il Museo Archeologico Nazionale di Eboli si trasformerà in uno spazio culturale dedicato alla danza contemporanea. L’appuntamento è inserito nella rassegna Mare Nostrum, progetto promosso dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania e patrocinato dal Ministero della Cultura. Il programma prende il via alle 19.00 con un aperitivo e due spettacoli che indagano radici mediterranee e temi di metamorfosi, intrecciando mito e riflessione artistica.
Mare nostrum, un ponte culturale sul mediterraneo
La rassegna Mare Nostrum è ormai alla seconda edizione e si sviluppa in vari poli culturali della Campania fino a ottobre 2025. Sotto la direzione artistica di Claudio Malangone, il progetto ha ottenuto finanziamenti dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, destinati alla promozione di spettacoli dal vivo all’interno di istituti culturali statali. Il Comune di Pontecagnano Faiano, il Comune di Padula e la Comunità Montana Vallo di Diano si sono uniti al sostegno.
L’obiettivo di Mare Nostrum va oltre la semplice programmazione di danza. La rassegna intende costruire un dialogo tra culture del bacino mediterraneo, usando il corpo come canale universale per storie e emozioni. La danza diviene così mezzo per superare differenze, evocare memorie collettive e aprire riflessioni sui legami storici che uniscono sponde diverse, ripercorrendo simbolicamente le vie delle acque mediterranee.
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Il programma che si svolge al museo di Eboli prende il via con un aperitivo organizzato da Borderline danza, pensato come introduzione all’esperienza artistica della serata. In scena due coreografie di grande intensità.
“La Ballata di Colapesce” rilegge una leggenda del Sud Italia, quella di Colapesce, figura mitica che attraversa Sicilia, Napoli e Spagna. Il personaggio, metà uomo metà pesce, simboleggia l’amore profondo per il mare e la trasformazione. La coreografia di Flavia Bucciero si avvale della regia, delle musiche di Antonello Paliotti e delle immagini video di Giulia Gerace. Un racconto che fonde danza, narrazione e sonorità per immergere lo spettatore in un viaggio acquatico alle radici del Mediterraneo, affidato ai danzatori Alice Covili, Marco Della Corte, Iolanda Del Vecchio e Leila Ghiabbi.
Segue “Che tu sia per me il coltello”, solo di Alessia Muscariello ispirato a una frase tratta dalle Lettere a Milena di Franz Kafka. Lo spettacolo esplora il corpo come spazio di lotta interiore, con un linguaggio che privilegia slanci improvvisi, tensioni e fragilità. Accompagnata dalle musiche originali di Tony Di Matteo, la performance nasce da una residenza coreografica del bando MUD e sviluppa un dialogo tra parola, gesto e suono, portando in scena una danza tagliente e profonda.
Tappe e orari prolungati per una rassegna diffusa nei luoghi della cultura
Mare Nostrum proseguirà con eventi fino al 24 ottobre 2025 in diversi siti. Tra questi figurano il Museo archeologico nazionale e il Parco archeologico di Pontecagnano, il Museo archeologico nazionale di Eboli e la Certosa di San Lorenzo a Padula. La rassegna ospita compagnie italiane e internazionali provenienti da Croazia, Albania, Tunisia e Spagna, facilitando uno scambio artistico e culturale che mette in luce la biodiversità mediterranea attraverso le arti sceniche.
In occasione della serata del 21 giugno, il Museo archeologico nazionale di Eboli prolungherà l’orario di apertura fino alle 22.00 con ultimo ingresso alle 21.30. L’ingresso sarà gratuito dalle 19.00 in poi. Anche la partecipazione alle performance e la degustazione sono offerte senza obbligo di prenotazione, invitando così un pubblico ampio a partecipare a questo evento che coniuga arte, storia e musica nel cuore della città.