La festa del vino schiava al vigilius mountain resort tra dolomiti e eccellenze altoatesine

La festa del vino schiava al vigilius mountain resort tra dolomiti e eccellenze altoatesine

Il vigilius mountain resort ospita il trofeo schiava, evento che celebra i migliori vini vernatsch dell’alto adige, valorizzando tradizione, territorio e le etichette premiate del 2025.
La Festa Del Vino Schiava Al V La Festa Del Vino Schiava Al V
Il Vigilius Mountain Resort ha ospitato il Trofeo Schiava 2025, evento dedicato ai migliori vini altoatesini prodotti con uva Schiava, valorizzando la tradizione vitivinicola locale con degustazioni e premiazioni. - Gaeta.it

Il vigilius mountain resort ha ospitato martedì 10 giugno 2025 il tradizionale trofeo schiava, un evento dedicato ai migliori vini altoatesini prodotti con l’uva schiava. Questo eco-hotel a 5 stelle, situato a 1500 metri di quota sul monte san vigilio sopra lana, è tornato a essere il punto d’incontro per esperti di vino e appassionati, che hanno apprezzato le specialità locali in un contesto naturale unico. Il trofeo celebra da oltre 20 anni la varietà schiava, un vitigno storico del territorio altoatesino, valorizzando la cultura e le tradizioni vitivinicole della regione.

Il trofeo schiava come simbolo della cultura vinicola dell’alto adige

Il trofeo schiava, nato dall’idea di ulrich ladurner, proprietario del vigilius mountain resort, insieme a günther hölzl, commerciante di vini a merano, e o thmar kiem, giornalista enogastronomico, si è affermato come un evento di prestigio nel panorama vinicolo regionale. La manifestazione riunisce una giuria internazionale di esperti, incaricati di giudicare le migliori produzioni di vernatsch, nome locale dell’uva schiava, riconosciuta come autoctona e coltivata da più di mille anni in alto adige. La schiava dà origine a vini dal colore rosso chiaro e dal carattere leggero, contraddistinti da un basso contenuto tannico e acidità minima, caratteristiche che li rendono semplici da bere e apprezzati per la loro fragranza e delicatezza. Tenendo conto della lunga tradizione di questo vitigno, l’evento si propone anche di mantenere viva la sua importanza come parte del patrimonio culturale locale.

La serata al vigilius tra degustazioni e riconoscimenti

La giornata è stata scandita da momenti di degustazione e convivialità, iniziando con un aperitivo pensato per introdurre i partecipanti alle diverse sfumature della schiava. La cerimonia di premiazione ha riconosciuto i vini che si sono distinti nelle categorie in gara, offrendo spazio sia a etichette famose sia a quelle emergenti. A seguire, una cena itinerante ha accompagnato gli ospiti in un percorso gastronomico abbinato a diversi vini, mettendo in risalto l’armonizzazione tra cibi e bevande tipiche. Il clima rilassato e la cornice naturale delle dolomiti hanno contribuito a creare un’atmosfera esclusiva, perfetta per valorizzare i prodotti locali in un contesto scenico e accogliente.

I vini premiati e le etichette di riferimento per il 2025

Il riconoscimento più ambito, “vernatsch dell’anno 2025”, è stato assegnato a due vini distinti: il marie alto adige st. magdalener classico doc 2024 prodotto da fliederhof e l’antheos alto adige st. magdalener classico doc 2023 di ansitz waldgries. Le due etichette hanno conquistato merito per equilibrio, freschezza e caratteristiche tipiche del vernatsch. Nella categoria “classico” si sono distinti diversi vini: il scheinheilig alto adige lago di caldaro classico superiore doc 2024 dello seeperle, il meranerin alto adige meranese doc 2024 di popphof, il grauvernatsch alto adige doc 2024 prodotto dalla cantina kurtatsch, oltre naturalmente al marie di fliederhof. Per la categoria “selezione” hanno ottenuto premi l’antheos di ansitz waldgries, il gschleier alto adige vernatsch vecchie viti doc 2023 della cantina girlan, il moar alto adige st. magdalener doc 2023 della cantina bolzano e l’isarcus alto adige st. magdalener classico doc 2023 di griesbauer. Questa ultima etichetta ha ricevuto anche una menzione speciale come preferita dal pubblico, segno del forte apprezzamento degli intenditori presenti all’evento.

La schiava tra storia territorio e gusto

L’appuntamento sugli altopiani altoatesini ha confermato come la schiava resti un punto di riferimento nella produzione di vini rossi leggeri e apprezzabili, capace di coniugare storia, territorio e gusto, portando in tavola una tradizione che continua a vivere senza rinunciare a qualità e autenticità.

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