La festa del maggio ad accettura, un rito arboreo che unisce storia, devozione e tradizione dal vi al x secolo

La festa del maggio ad accettura, un rito arboreo che unisce storia, devozione e tradizione dal vi al x secolo

La festa del Maggio di Accettura, dedicata a San Giuliano Martire e riconosciuta dall’Unesco, unisce tradizione religiosa e rito arboreo antico con la scalata del cerro, coinvolgendo comunità e visitatori ogni anno.
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La festa del Maggio di Accettura è un antico rito arboreo dedicato a San Giuliano Martire, con radici longobarde, che ogni anno richiama migliaia di persone per la scalata e l’innalzamento di un grande albero, simbolo di fede e tradizione riconosciuta dall’Unesco. - Gaeta.it

La festa del Maggio di Accettura è un evento che si svolge ogni anno in questo comune della collina materana, coinvolgendo migliaia di persone. Questo rito arboreo, dedicato a San Giuliano Martire, rivela radici antiche probabilmente risalenti alla dominazione longobarda tra il VI e il X secolo. L’appuntamento fisso in Pentecoste è stato inserito tra le 47 feste più belle del Mediterraneo, secondo il progetto “Les fetes du Soleil” patrocinato dall’Unesco.

Le celebrazioni e la scalata del maggio: un momento di grande attenzione

Il cuore della festa si concentra nei primi giorni di giugno, in particolare nella giornata di martedì 10, quando si svolge la scalata del “Maggio”. Si tratta della messa in opera di un cerro, un albero alto più di 30 metri, che viene trasportato e issato da gruppi di persone seguendo antiche tecniche tramandate di generazione in generazione. Il lavoro manuale richiesto, privo di strumenti meccanici, rappresenta un atto di fede e di partecipazione collettiva.

Durante la festa, è visibile l’intreccio tra devozione religiosa e celebrazione della natura. La rievocazione tocca diversi momenti chiave: la selezione del cerro, il suo taglio, la salita da parte degli escursionisti esperti e infine il posizionamento in piazza, dove rimane fino alla fine delle festività. Molti fedeli e turisti assistono a questa fase con attenzione, testimoniando l’importanza crescente che l’evento ha guadagnato anche oltre i confini locali.

San giuliano martire e la devozione della comunità accetturese

San Giuliano è il santo patrono di Accettura, proclamato tale ufficialmente nel 1725. La festa del Maggio è strettamente legata a questa figura religiosa, che ha acquisito particolare rilievo all’interno della cultura popolare locale nei secoli. Verso la fine del XVIII secolo, l’arrivo in paese delle reliquie autentiche del santo ha rafforzato la sua venerazione, dando nuova forma e valore alle celebrazioni.

La comunità accetturese continua a mostrare un coinvolgimento profondo, mantenendo vivi i rituali che testimoniano il legame con il martire. Una prova recente di questo rapporto è stata la trasferta, avvenuta il 2 giugno scorso, di un gruppo di abitanti verso Sora, in provincia di Frosinone. Qui si trova la sepoltura originale di San Giuliano. Gli accetturesi hanno portato in processione la statua contenente le reliquie del santo, grazie alla collaborazione della comunità locale sorana. Questo gesto, che si ripete a ogni edizione della festa, conferma la continuità del legame tra Accettura e il suo patrono lontano geograficamente ma vicino spiritualmente.

Le origini del rito e l’importanza storica del maggio

Il rito del Maggio nasce da tradizioni che si tramandano da secoli ad Accettura, con una particolare vocazione religiosa che si intreccia a pratiche arboree e popolari. Gli studiosi attribuiscono la nascita di questa festa a un periodo compreso tra il VI e il X secolo, durante il dominio longobardo in Italia. L’utilizzo di elementi naturali come il cerro, scelto per essere innalzato e portato al centro delle celebrazioni, rafforza il legame tra uomo e ambiente. Questo albero diventa simbolo di vita e rinascita, assunto a rappresentazione del sacrificio del santo patrono che qui viene venerato con profonda dedizione.

Non si tratta semplicemente di una festa popolare, ma di una manifestazione complessa, che mantiene i metodi tradizionali e le modalità di esecuzione originali. Questa continuità ha preservato intatto il valore culturale e spirituale dell’evento, confermando Accettura come un punto di riferimento per chi studia i culti arborei nel bacino del Mediterraneo.

L’attrazione della festa del maggio sul territorio e il valore culturale

La festa del Maggio di Accettura richiama ogni anno un gran numero di persone, tra fedeli e visitatori curiosi, interessati a seguire un evento che combina storia, fede e cultura popolare. La capacità del rito di mantenere inalterate tradizioni secolari è una rara testimonianza di identità culturale nel territorio materano. La manifestazione costituisce un momento di coesione sociale e risveglio della memoria storica per gli abitanti del luogo.

Il riconoscimento da parte dell’Unesco, attraverso il progetto “Les fetes du Soleil”, ha portato maggiore visibilità internazionale alla festa, inserendola in un circuito di eventi simili distribuiti nel Mediterraneo. La valorizzazione di questa tradizione ha dato nuovo slancio a iniziative culturali e turistiche, senza però compromettere l’autenticità della manifestazione. L’evento rappresenta così un punto d’incontro tra passato e presente, con un ruolo di stimolo alla conservazione di pratiche rituali antiche che parlano di fede, natura e comunità.

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