la febbre dell’oro di charlie chaplin con colonna sonora live a bologna per il cinema ritrovato 2025

la febbre dell’oro di charlie chaplin con colonna sonora live a bologna per il cinema ritrovato 2025

Il festival Il Cinema Ritrovato a Bologna celebra il centenario de La febbre dell’oro di Charlie Chaplin con un cineconcerto di Timothy Brock e l’Orchestra del Teatro Comunale, valorizzando il cinema muto restaurato.
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La 39ª edizione del Festival Il Cinema Ritrovato a Bologna celebra il centenario de "La febbre dell’oro" di Charlie Chaplin con un cineconcerto dal vivo diretto da Timothy Brock e l’Orchestra del Teatro Comunale, offrendo un’esperienza unica di cinema muto restaurato in Piazza Maggiore. - Gaeta.it

La 39ª edizione del Festival Il Cinema Ritrovato si tiene a Bologna e si presenta con una programmazione ricca di eventi, spettacoli e proiezioni. Tra le occasioni più attese, c’è il cineconcerto dedicato a La febbre dell’oro di Charlie Chaplin. Questo appuntamento ha un sapore particolare perché cade nel centenario della prima uscita del film, avvenuta nel giugno del 1925. L’evento vedrà protagonisti sul palco il compositore e direttore Timothy Brock, insieme all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, noti per la loro esperienza nel sonorizzare i capolavori del cinema muto.

Il festival il cinema ritrovato e il fascino dei cineconcerti a bologna

Il Festival Il Cinema Ritrovato richiama ogni anno a Bologna appassionati, studiosi e professionisti del cinema da tutto il mondo. Il fulcro del festival sono le proiezioni di pellicole restaurate e rarità cinematografiche, accompagnate da approfondimenti e incontri. Uno dei momenti più seguiti è quello dei cineconcerti, in cui la musica dal vivo accompagna la visione dei film muti. In scena, l’unione tra vecchie pellicole e nuove interpretazioni sonore crea un’atmosfera unica, che avvolge il pubblico. A Bologna, questo genere ha trovato terreno fertile grazie alla collaborazione tra Timothy Brock, un maestro riconosciuto a livello internazionale, e l’Orchestra del Teatro Comunale del capoluogo emiliano. L’edizione 2025 mantiene questa tradizione proponendo La febbre dell’oro, opera fondamentale del cinema muto, nella suggestiva cornice di Piazza Maggiore, un luogo amato e simbolico per gli eventi culturali in città.

La febbre dell’oro e il suo debutto memorabile nel 1925

The Gold Rush, tradotto in italiano come La febbre dell’oro, uscì per la prima volta nel giugno del 1925. Per il lancio, i giornali americani raccontarono molti aneddoti legati alle fasi di produzione, sottolineando l’uso di materiali come gesso, sale e coriandoli per creare gli effetti dell’Alaska nei set in studio. Il film divenne rapidamente celebre anche in Europa, dove assunse una popolarità quasi leggendaria. Alcune sale riportarono situazioni sorprendenti: i proiezionisti dovettero ripetere l’intera scena della ‘danza dei panini’ più volte per soddisfare le grandi risate e l’entusiasmo del pubblico. La pellicola registrò incassi elevatissimi e fu distribuita oltre duecento paesi, sottolineando il successo planetario di Chaplin. Negli anni successivi La febbre dell’oro ricevette nuove versioni e nel 1940, Chaplin realizzò una rielaborazione che comprendeva una partitura orchestrale da lui composta in prima persona, definita un punto alto nella sua carriera musicale.

La versione sonora di chaplin e la riscoperta della pellicola muta

Nel decennio successivo al rilascio della versione con colonna sonora, Chaplin decise di togliere dai circuiti cinematografici la prima edizione senza musica, rendendo disponibile solo la versione sonora. Solo a partire dagli anni Novanta gli esperti riuscirono a ricostruire l’edizione originale muta, riportando in vita il film nelle sue forme iniziali. Oggi, proiezioni con musica dal vivo come quelle di Bologna riprendono il senso originario del cinema muto e presentano al pubblico questa esperienza con un accompagnamento sonoro fedele, costruito da musicisti come Timothy Brock. La sinergia tra la pellicola e le note orchestrali permette di rivivere la memoria storica e culturale di un’opera che ha segnato il primo Novecento e resta un punto di riferimento del linguaggio cinematografico. Proiettare questo film nel cuore pulsante di Bologna, circondati da piazze e teatri storici, amplifica il valore dell’evento e lo rende un’occasione rara per chi ama il cinema in tutte le sue forme.

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