La Diocesi Di Roma finanzia doposcuola in parrocchia con un fondo di 200mila euro per studenti in difficoltà

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Roma, 200mila euro per doposcuola parrocchiali a studenti in difficoltà - Gaeta.it

Sofia Greco

17 Settembre 2025

La diocesi di Roma ha deciso di sostenere le parrocchie che organizzano doposcuola per bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche. L’iniziativa, prevista per il 2025, prevede un fondo di 200mila euro destinato a migliorare l’offerta educativa nei quartieri più fragili e nelle periferie della città. Questo intervento nasce dalla consapevolezza crescente del problema della povertà educativa e dall’impegno delle comunità cristiane di offrire supporto anche fuori dalle attività strettamente religiose.

La povertà educativa come sfida nelle periferie romane

Il cardinale vicario della diocesi, Baldo Reina, ha spiegato che la Chiesa di Roma da sempre si impegna a contrastare le varie forme di povertà. Negli ultimi anni, si è registrata una crescita significativa della povertà educativa, soprattutto nelle aree più marginali della città. La povertà educativa riguarda la mancanza di opportunità di apprendimento, un problema che colpisce moltissimi ragazzi nelle periferie, dove spesso le famiglie non possono garantire il supporto necessario allo studio.

La risposta della Chiesa locale è quindi un tentativo di rispondere a queste esigenze offrendo spazi e risorse per aiutare gli studenti a colmare lacune in varie materie scolastiche. Oltre ai ragazzi, alcune iniziative si rivolgono anche a migranti e rifugiati che necessitano di apprendere l’italiano, favorendo così una migliore integrazione sociale.

Il fondo di 200mila euro per sostenere doposcuola e attività educative

Partendo da esperienze già attive in alcune parrocchie, la diocesi ha stabilito un fondo complessivo di 200mila euro da destinare a interventi legati al doposcuola. Ogni parrocchia interessata potrà presentare una richiesta per ottenere un contributo una tantum di massimo 2mila euro.

Il cardinale Reina ha precisato che “si tratta di un aiuto che non copre tutte le spese, ma che può dare una spinta importante per avviare o potenziare i servizi di doposcuola.” La gestione del fondo è stata affidata alla Caritas diocesana, che fornirà indicazioni precise sull’utilizzo delle risorse.

I fondi potranno coprire diverse necessità, tra cui lavori di adeguamento dei locali come tinteggiatura e sistemazione degli spazi. Saranno ammessi anche acquisti di arredi, materiali didattici, cancelleria, libri e strumenti utili all’attività, come lavagne interattive anche usate, purché idonee. Potranno essere considerate spese per forniture essenziali come l’energia elettrica e il riscaldamento.

Criteri e modalità per l’erogazione del contributo alle singole parrocchie

Il contributo minimo previsto per l’attivazione di un doposcuola è di 1.500 euro. Questa cifra può salire fino a un massimo di 2.000 euro se il progetto comprende anche un laboratorio ludico-ricreativo. L’idea è di stimolare non solo l’aiuto nello studio, ma anche momenti di aggregazione e svago, importanti per la crescita sociale dei giovani.

Le parrocchie interessate dovranno presentare una richiesta formale alla diocesi, spiegando le modalità di utilizzo dei fondi e le caratteristiche delle loro attività. La Caritas valuterà le domande e seguirà l’erogazione, assicurandosi che le risorse vengano impiegate nel rispetto delle finalità dichiarate.

Questa misura si inserisce nell’azione più ampia della Chiesa di Roma per sostenere chi vive in difficoltà e fornisce un’opportunità concreta alle parrocchie di contribuire all’istruzione e al benessere dei cittadini più giovani, soprattutto nei contesti urbani più fragili della capitale.