La denuncia di Luciano Marangon: nuove rivelazioni sul caso di Alex

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La denuncia di Luciano Marangon: nuove rivelazioni sul caso di Alex - Gaeta.it

Il caso di Alex Marangon continua a suscitare interesse e inquietudine. Luciano Marangon, il padre della vittima, ha recentemente rilasciato dichiarazioni forti sulla gestione delle prove da parte delle autorità competenti. Durante un intervento in un programma di Canale 5, ha esposto la sua preoccupazione per un presunto insabbiamento delle prove riguardanti il giorno della tragedia. Marangon ha enfatizzato come l’abbazia, luogo cruciale nell’inchiesta, fosse accessibile e non recintata, alimentando dubbi sui procedimenti adottati dalle forze dell'ordine.

Il contesto dell'abbazia: accessibilità e gestione delle prove

L’abbazia di Moglia: un luogo aperto

Secondo quanto riportato da Luciano Marangon, il giorno in cui si sono verificati i tragici eventi legati alla morte di Alex, l’abbazia non era stata chiusa al pubblico. Marangon ha evidenziato come il sito fosse completamente aperto, permettendo l'accesso a chiunque. Questa affermazione solleva interrogativi significativi riguardo alla sicurezza e alla protezione delle prove sul luogo della tragedia. In situazioni investigative del genere, è consuetudine erigere recinzioni e limitare l'accesso per garantire l’integrità delle evidenze. L’assenza di tali misure di sicurezza pone dubbi sui protocolli seguiti in questa indagine.

La gestione delle prove post-autopsia

In seguito all'autopsia, Luciano Marangon ha esplicitato la sua incredulità riguardo al fatto che l'abbazia non fosse sottoposta a sequestro. Egli ha chiesto che venga fornita una spiegazione dettagliata su perché non siano state adottate misure di protezione preventive, e che le prove potessero essere facilmente manomesse o influenzate. La mancanza di un sequestro ufficiale del sito dopo un evento così grave pone domande sulla capacità delle autorità di gestire in modo efficace la scena del crimine. È fondamentale, per il buon esito di un'indagine, che nessuna prova venga alterata o compromessa.

La testimonianza della madre: un giorno di celebrazioni e preparativi

Eventi nello stesso giorno della tragedia

La madre di Alex ha aggiunto dettagli fondamentali sul contesto del giorno della tragedia. Ha rivelato che, durante lo stesso giorno, si era celebrato un matrimonio all’interno dell’abbazia. Questo elemento non solo complica il quadro dell'affresco sociale e culturale dell’evento, ma suggerisce anche che l’abbazia fosse in attività e piena di persone. La presenza di ulteriori visitatori e festeggiamenti può aver influenzato l'eventuale dinamica degli accadimenti.

L'adeguamento dell'ambiente e il loro arrivo

In un passaggio significativo della sua testimonianza, la madre di Alex ha raccontato come, all’arrivo della famiglia, l'abbazia fosse stata messa in ordine: i materassini, utilizzati per meditare, erano stati sistemati in maniera accurata, così come i banchetti. Questi dettagli suggeriscono un pronto intervento di pulizia e riordino, che potrebbe essere interpretato come un tentativo di nascondere tracce di quanto accaduto. La narrazione di un ambiente già predisposto per la cerimonia, con tutto in perfetto ordine, alimenta il sospetto che le prove potessero essere state influenzate o manipolate.

Queste dichiarazioni pongono un'importante riflessione sulle dinamiche di indagine nei crimini e sulla massima attenzione che dovrebbe essere prestata in situazioni delicate come questa. Gli sviluppi successivi del caso di Alex Marangon continueranno a essere monitorati con interesse da parte del pubblico e delle istituzioni.

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