La corte suprema blocca le cause contro gli stati per il finanziamento dell’aborto con i fondi medicaid

La corte suprema blocca le cause contro gli stati per il finanziamento dell’aborto con i fondi medicaid

La corte suprema degli Stati Uniti esclude cause contro gli stati per la sospensione dei fondi Medicaid a Planned Parenthood, limitando l’accesso ai servizi sanitari e aprendo a restrizioni simili in altri stati.
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La Corte Suprema USA ha escluso la possibilità per i pazienti Medicaid di citare in giudizio gli stati che sospendono finanziamenti a strutture come Planned Parenthood, limitando così l’accesso a servizi sanitari essenziali e aprendo la strada a restrizioni simili in altri stati. - Gaeta.it

La recente decisione della corte suprema degli stati uniti ha modificato il modo in cui i pazienti Medicaid possono difendere la propria libertà di scelta riguardo ai fornitori sanitari per servizi legati all’aborto. La sentenza, pronunciata con una maggioranza conservatrice di 6 giudici su 9, ha escluso la possibilità di citare in giudizio gli stati per contestare la sospensione dei finanziamenti pubblici destinati a strutture fornitrici di servizi di interruzione di gravidanza. Questo pronunciamento arriva da una controversia scoppiata nel sud Carolina e apre la strada a potenziali ripercussioni su altre realtà statali.

Il contesto del caso in south carolina e l’ordine esecutivo del governatore

La vicenda si è sviluppata a partire da un ordine esecutivo firmato dal governatore repubblicano henry mcmaster nel 2018. L’ordine vietava a planned parenthood di ricevere rimborsi da Medicaid per i servizi offerti, giustificando la decisione con il fatto che l’organizzazione fornisce anche interruzioni di gravidanza, pur sapendo che i fondi pubblici non possono essere usati direttamente per aborti.

Planned parenthood south atlantic, insieme a una paziente Medicaid, ha contestato l’ordine basandosi su una clausola federale che assicura ai pazienti il diritto di scegliere liberamente il proprio fornitore sanitario senza ostacoli statali. I tribunali di primo e secondo grado avevano già appoggiato questa posizione, obbligando al reintegro dei fondi. Ma questa sentenza non è durata, perché la corte suprema ha deciso di ribaltarla, sostenendo che il congresso non abbia mai autorizzato espressamente azioni legali private contro gli stati in questi casi.

La decisione della corte suprema e le opinioni dei giudici

Il giudice neil gorsuch, firmatario della maggioranza, ha puntualizzato che il congresso conosce bene come legislativamente autorizzare cause individuali contro gli stati, ma che in questo caso non l’ha fatto. Questo ha costituito la base giuridica per escludere la possibilità di citare gli stati per violazione della clausola sulla libertà di scelta del fornitore.

Dall’altro lato, la giudice ketanji brown jackson ha espresso una netta dissidenza, sostenendo che questa scelta permette allo stato del sud carolina di eludere responsabilità importanti. Secondo lei, la decisione limita i diritti dei pazienti medicaid, aprendo la strada a discriminazioni nella tutela della salute riproduttiva. Queste parole evidenziano un contrasto netto all’interno della corte, che si riflette in larga misura sulle divisioni politiche e sociali che contraddistinguono il dibattito sull’aborto negli stati uniti.

Le implicazioni per i servizi vitali di planned parenthood e i futuri orientamenti degli stati

Planned parenthood non si occupa solo di interruzioni di gravidanza, ma offre molte altre prestazioni fondamentali, come contraccezione, screening oncologici e test di gravidanza. Escludere questa organizzazione dai finanziamenti Medicaid significa ridurre l’accesso a servizi sanitari importantissimi per una fetta consistente di popolazione.

Secondo stime recenti, metà dei pazienti che si rivolgono a planned parenthood utilizza Medicaid per coprire le spese di assistenza. La sentenza lascia presagire che altri stati governati da repubblicani potrebbero seguire la via del south carolina, rimuovendo l’organizzazione dai loro programmi di finanziamento pubblico. Una conseguenza evidente sarà la diminuzione delle strutture autorizzate a fornire servizi sanitari di base soprattutto nelle aree meno servite e con popolazioni più fragili.

Lo scenario futuro e le tensioni politiche

Lo scenario che si dipana rimette sul tavolo un problema delicato di salute pubblica e diritti civili, mentre gli stati si trovano ad affrontare le spinte dei vari schieramenti politici e dei gruppi attivi a favore o contro l’aborto. Questa sentenza rappresenta un passaggio cruciale che peserà sulle politiche sanitarie americane a breve termine.

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