La commissione europea accusa aliexpress di non prevenire prodotti illegali sulla piattaforma di e-commerce

La commissione europea accusa aliexpress di non prevenire prodotti illegali sulla piattaforma di e-commerce

La commissione europea indaga AliExpress per mancato rispetto della normativa Ue sui servizi digitali, evidenziando carenze in trasparenza e sicurezza nella vendita di prodotti illegali nel mercato europeo.
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La Commissione Europea ha avviato un’indagine su AliExpress per presunte violazioni della normativa sui servizi digitali, evidenziando carenze nella gestione di prodotti illegali e nella trasparenza, imponendo alla piattaforma misure vincolanti per garantire maggiore sicurezza e conformità nel mercato europeo. - Gaeta.it

La commissione europea ha avviato un’indagine contro aliexpress per presunte violazioni della normativa sui servizi digitali. Secondo l’esecutivo Ue, la piattaforma cinese non avrebbe rispettato l’obbligo di analizzare e ridurre i rischi legati alla diffusione di prodotti illegali. La situazione coinvolge aspetti di trasparenza e sicurezza che interessano milioni di utenti nel mercato digitale europeo.

La normativa europea sui servizi digitali e le responsabilità delle piattaforme online

La legge sui servizi digitali , applicata in tutta l’Unione europea dal 2024, impone ai giganti del web di controllare i contenuti e i prodotti che circolano sulle loro piattaforme. L’obiettivo è prevenire la diffusione di merci contraffatte, pericolose o illegali, tutelando consumatori e commercianti onesti. Le piattaforme devono valutare i rischi e mettere in atto procedure che riducano concretamente la vendita o la promozione di questi articoli.

AliExpress sotto la lente

AliExpress, uno dei principali marketplace online con sede in Cina ma attivo anche in Europa, è finito sotto la lente della commissione europea per presunte mancanze proprio in questo ambito. La legge prevede che chi gestisce marketplace digitali non delega solo la responsabilità ai venditori, ma sorvegli attivamente e limiti i prodotti illeciti.

I rilievi della commissione europea verso aliexpress

L’indagine aperta lo scorso 14 marzo 2024 ha permesso di raccogliere prove preliminari secondo cui AliExpress non avrebbe applicato misure sufficienti per identificare e fermare la messa in vendita di prodotti illegali. Tra questi ci sono beni contraffatti, spesso difficili da distinguere per il consumatore, e oggetti che violano le norme Ue in materia di sicurezza o proprietà intellettuale.

La commissione ha segnalato inoltre una mancanza di trasparenza nei sistemi di raccomandazione e nelle modalità di pubblicità sulla piattaforma. Questi sistemi infatti potrebbero favorire il rilancio e la visibilità di prodotti a rischio, senza fornire agli utenti chiare informazioni sulle inserzioni sponsorizzate o sul fatto che alcune merci potrebbero essere non conformi alle regole Ue.

Criticità nella sicurezza e trasparenza

Le problematiche evidenziate riguardano sia la sicurezza dei prodotti che la consapevolezza degli utenti, elementi fondamentali in un mercato digitale regolamentato quale quello dell’Unione europea.

Gli impegni proposti da aliexpress e la diposizione della commissione europea

Dopo i rilievi, AliExpress ha presentato una serie di misure con l’intento di risolvere le criticità emerse. Questi impegni riguardano, in particolare, la maggiore trasparenza nei confronti degli utenti e l’adeguamento dei sistemi di raccomandazione per non incentivare prodotti potenzialmente illegali.

La commissione europea ha valutato positivamente queste proposte e le ha rese vincolanti. Ciò significa che AliExpress dovrà implementare concretamente questi cambiamenti, sotto il controllo diretto dell’esecutivo Ue, al fine di rispettare le normative vigenti e migliorare la sicurezza degli acquisti online per i consumatori europei.

Una priorità per l’Unione europea

L’attenzione della commissione su questo caso sottolinea la volontà dell’Unione di applicare con rigore la legge sui servizi digitali, con l’obiettivo di frenare fenomeni come la contraffazione e la vendita di prodotti insicuri su piattaforme digitali diffuse in tutto il continente.

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