La colonia stella maris a montesilvano riprenderà vita entro il 2026 con un progetto universitario

La colonia stella maris a montesilvano riprenderà vita entro il 2026 con un progetto universitario

L’ex colonia Stella Maris di Montesilvano sarà recuperata dall’Università d’Annunzio con un investimento di 3,3 milioni finanziato dalla Regione Abruzzo per attività didattiche, culturali e un polo museale.
La Colonia Stella Maris A Mont La Colonia Stella Maris A Mont
L’ex colonia Stella Maris di Montesilvano sarà recuperata dall’Università d’Annunzio per diventare un centro didattico, culturale e di ricerca, valorizzando il patrimonio storico e marino della zona. - Gaeta.it

L’ex colonia Stella Maris di Montesilvano, luogo storico abbandonato da anni, è al centro di un intervento di recupero avviato dall’Università d’Annunzio di Pescara-Chieti. Il progetto mira a trasformare l’edificio in uno spazio per attività didattiche, culturali e di ricerca, con servizi dedicati a studenti, docenti e visitatori. Il cantiere, finanziato anche dalla Regione Abruzzo, ha una durata prevista di circa un anno e mezzo e ridarà nuova funzione a questa struttura che richiama la storia e l’architettura della zona.

Il progetto di recupero affidato all’università d’annunzio

L’Università d’Annunzio, su incarico della Provincia di Pescara, ha preso in carico la gestione della ex colonia Stella Maris con l’obiettivo di restituire alla città di Montesilvano un’opera funzionale e valorizzata. La struttura sarà destinata a ospitare seminari, corsi e eventi culturali, offrendo uffici e una foresteria per accogliere studenti e professori provenienti da fuori regione. In più, è prevista la creazione di un polo museale virtuale, con spazi aperti al pubblico e ai turisti interessati alle tematiche marine, campo in cui si svolgeranno attività di ricerca e studio.

I lavori, eseguiti dalla ditta LOA Costruzioni, prevedono prima la riqualificazione esterna, per rendere praticabile il parcheggio durante la stagione estiva. Successivamente si procederà al rifacimento interno per adeguare i locali alle nuove funzioni. Il costo totale dei lavori si aggira sui 3,3 milioni di euro, di cui 1,9 milioni provengono da un finanziamento regionale erogato tramite il Fondo per lo Sviluppo e Coesione.

Dettagli del finanziamento e lavori previsti

Il progetto è supportato da un investimento significativo che permette di coprire sia le opere di riqualificazione esterna che gli interventi più complessi degli interni. La collaborazione tra enti e imprese evidenzia l’importanza strategica della valorizzazione del patrimonio pubblico.

Dichiarazioni ufficiali e dettagli operativi dei lavori

Il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis, ha commentato il progetto sottolineando il valore storico e architettonico dell’edificio. “Dopo anni di incuria siamo soddisfatti di riportare dignità a Stella Maris,” ha detto. De Martinis ha ricordato che il percorso burocratico ha avuto una fase complessa, con la necessità di ottenere più pareri per la tutela del bene culturale, ma adesso i lavori sono in corso e la consegna è prevista entro l’estate del 2026.

Tra le novità previste, spicca la realizzazione di una terrazza sul mare, ottenuta rialzando l’asfalto al livello del marciapiede ed eliminando degli ostacoli come vasi presenti nell’area. Il presidente ha inoltre ringraziato l’ex rettore Sergio Caputi e l’attuale Liborio Stuppia, che hanno supportato il progetto fin dalla sua ideazione.

Interventi esterni e adattamenti strutturali

La terrazza sul mare rappresenta un elemento di forte attrattiva, capace di valorizzare sia il contesto urbano che quello paesaggistico, migliorando la fruibilità dell’intera zona.

Storia e caratteristiche architettoniche di stella maris

La ex colonia, nata tra il 1938 e il 1939 come struttura per le vacanze dei Fasci di Combattimento di Rieti, si distingue per una pianta che ricorda un aeroplano, opera dell’architetto Francesco Leoni. Per decenni l’edificio ha ospitato una colonia marina destinata ai bambini, per poi essere trasformato in casa di riposo per anziani fino alla metà degli anni Settanta. Dal 2001 la proprietà è passata dalla Regione Abruzzo alla Provincia di Pescara.

L’immobile è tutelato dalle normative sul patrimonio culturale, con vincoli di interesse che ne proteggono la forma e il valore simbolico. L’edificio rappresenta una metafora visiva importante sul lungomare, con una configurazione singolare che simula un aeroplano fermo sulla spiaggia.

Architettura e simbolismo

La forma a aeroplano conferisce all’edificio un’identità unica, sottolineando sia la funzione originaria che il valore storico culturale strettamente legato al territorio.

Dimensioni e configurazione dell’immobile

La ex colonia si estende su un lotto di circa 10.747 metri quadrati. L’edificio sviluppa una superficie coperta di circa 1.200 metri quadrati, distribuita su tre livelli fuori terra e una terrazza di copertura. La superficie utile complessiva si attesta attorno ai 3.000 metri quadrati, suddivisa in modo equilibrato su tre piani: 555 metri quadri al piano terra, 1.256 al primo livello e 1.200 al secondo.

Questa articolazione degli spazi favorisce una multifunzionalità del complesso, adatta ad accogliere attività didattiche, amministrative e ricettive. Il progetto specifica zone per l’accoglienza, aule per studio e un polo museale aperto alla partecipazione di cittadini e turisti, con l’intento di valorizzare il patrimonio marino e culturale della zona.

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