L’amministrazione comunale di Chieti conferma la volontà di realizzare la cittadella giudiziaria nel centro storico, anche a fronte di un nuovo decreto del ministero della Cultura che introduce un vincolo sulla struttura San Camillo. Il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo hanno annunciato la revoca di un precedente atto per redigere una nuova delibera che rispetti il vincolo, senza modificare il progetto originario. Intanto, si cercano altri spazi nel centro città per garantire lo sviluppo del polo giudiziario.
Il decreto ministeriale e il vincolo sulla cittadella giudiziaria
Il decreto firmato dal ministero della Cultura scaturisce dall’attività svolta dalla soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Chieti, che ha effettuato indagini approfondite sull’area del San Camillo. Questo documento certifica l’esistenza di un vincolo successivo all’approvazione della precedente delibera comunale. Per questo motivo, l’amministrazione ha deciso di revocare in autotutela il provvedimento emanato a gennaio, per predisporne uno nuovo che tenga conto della nuova situazione normativa e tutela il patrimonio artistico e paesaggistico della zona storica.
La scelta sancisce rispetto per le normative in materia di tutela culturale, ma lascia aperta la questione relativa alla collocazione della cittadella giudiziaria, che il Comune intende mantenere esclusivamente all’interno del centro storico. Il vincolo, pur limitando alcune possibilità progettuali, non ha modificato la posizione politica e amministrativa degli enti locali, che si dicono ancora fermamente convinti dell’importanza di insediare la struttura nel cuore della città.
Leggi anche:
La posizione del comune e il progetto per il san camillo
Il sindaco Diego Ferrara ha ribadito che non si tratta di una marcia indietro rispetto al progetto originario. Anzi, l’evento rafforza l’impegno di portare avanti il progetto San Camillo secondo le linee approvate dal consiglio comunale. Questo intervento mira a trasformare il complesso in un polo socio assistenziale a servizio della città e dell’intero territorio provinciale. In tal senso, il progetto non viene abbandonato, ma aggiornato alla luce degli ultimi vincoli emessi dalla Soprintendenza.
Il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo, ha confermato l’importanza di rispettare le prescrizioni ministeriali senza rinunciare alla destinazione d’uso del presidio, consolidando così la volontà politica dell’amministrazione. Dunque, il Comune si prepara a sottoporre al Consiglio due differenti atti: la revoca dell’atto precedente con la contestuale disposizione di una nuova delibera che consideri gli sviluppi burocratici e la conferma dell’impegno per valorizzare il polo di San Camillo nel centro storico.
La ricerca di nuove soluzioni all’interno del centro storico
Alla luce dell’introduzione del vincolo da parte della Soprintendenza, l’amministrazione comunale ha avviato nuovi sopralluoghi con l’Agenzia del Demanio. Questi controlli servono a individuare eventuali spazi all’interno del centro storico che possano accogliere la cittadella giudiziaria senza infrangere le norme di tutela. L’obiettivo è trovare una soluzione che concili la necessità di un adeguato polo giudiziario con la salvaguardia del patrimonio artistico e urbanistico della città di Chieti.
La ricerca di nuovi spazi rappresenta un passo necessario per preparare la nuova delibera di indirizzo, evitando che il vincolo imposto limiti lo sviluppo futuro del progetto. Ogni ipotesi viene valutata con attenzione, per garantire che il polo resti un punto di riferimento nel centro urbano e risponda anche alle esigenze di funzionalità e accessibilità per cittadini e operatori istituzionali. Questa fase segna quindi la volontà di agire nel rispetto delle regole senza rinunciare alla vocazione storica e sociale del San Camillo.