La cantina Bottega di Bibano, situata nel comune di Godega di Sant’Urbano in provincia di Treviso, sta dimostrando una notevole capacità di adattamento alle sfide del mercato globale. Con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nei mercati internazionali, l’azienda ha sviluppato una strategia commerciale mirata a fronteggiare le incognite legate a dazi, rallentamenti economici e recessione. In questo contesto, la Bottega si distingue per il suo approccio audace verso i mercati “minori”, riconoscendo l’importanza di questi territori come nuove frontiere per l’export.
L’importanza dei mercati minori per Bottega
Focalizzandosi su paesi non tradizionali, Bottega abbraccia una sorta di “quarta via” commerciale, un concetto che va oltre i normali mercati di riferimento. La cantina sa che il vino di qualità e il prestigioso marchio del Made in Italy possono trovare fertile terreno di accoglienza anche in contesti meno noti. Questo approccio innovativo è strategico: si innesta sulla convinzione che le culture del vino stiano evolvendo e ampliandosi oltre le frontiere tradizionali.
Nel 2024, il 22% del fatturato totale di Bottega è stato generato fuori dai circuiti europei e dai mercati più importanti. Questo dato rappresenta un segnale positivo di come l’azienda stia ampliando con successo il proprio raggio d’azione, affermandosi anche in scenari inaspettati. Questa capacità di diversificare i mercati di export, affiancando paesi emergenti e in via di sviluppo ai tradizionali, non solo diversifica il rischio legato a eventuali crisi economiche locali, ma facilita anche l’accesso a nuove opportunità commerciali.
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La rete di distribuzione globale di Bottega
La Bottega ha costruito una rete di distribuzione che tocca ben 165 paesi in tutto il mondo. Ciò implica non solo una spinta verso l’internazionalizzazione, ma dimostra anche come i prodotti dell’azienda siano graditi anche in mercati lontani e spesso sottovalutati. Tra le destinazioni più promettenti figurano paesi come Turchia, Israele, Sud Africa e Mauritius, con quest’ultima località che ha visto una crescita del 67% rispetto all’anno precedente.
Inoltre, ci sono altre importantissime mete emergenti come la Repubblica Dominicana, le Seychelles e le Filippine, tutte show business per la cantina, che registrano fatturati compresi tra i 100.000 e i 200.000 euro annui. Questa espansione non porta solo un incremento delle vendite, ma arricchisce anche l’immagine di Bottega come una realtà inclusiva che sa rispondere alle diverse preferenze culturali dei consumatori globali.
La qualità dei prodotti come chiave del successo
Uno dei pilastri su cui si basa il successo di Bottega è senza dubbio la qualità dei propri vini e distillati. La cantina ha saputo affinare l’arte enologica, offrendo prodotti che non solo soddisfano i palati più esigenti, ma che sono anche proposti a prezzi competitivi. Questo bilanciamento qualità-prezzo è cruciale perché consente di mantenere pressoché invariata la percezione di valore da parte del consumatore.
Il brand Bottega è quindi apprezzato non solo in Italia e nelle nazioni tradizionali dell’export, ma sta guadagnando consensi anche nelle economie emergenti di tutti e cinque i continenti. Questa reputazione si è costruita nel tempo, frutto di un lavoro costante mai lasciato al caso e di un’attenzione particolare rivolta a soddisfare le aspettative del cliente. Il risultato è un’immagine consolidata di qualità che fa leva su un’incessante ricerca della perfezione e dell’eccellenza.
La cantina Bottega continua così a scrivere la propria storia, sfidando le avversità del mercato internazionale e puntando su una visione commerciale inclusiva, variegata e attenta alle opportunità offerte da nuovi mercati.