Il Passaggi Festival di Fano ha ospitato Annarita Briganti, giornalista e scrittrice, che ha presentato tre nuovi saggi dedicati alle aziende italiane Fendi, Ferrero e Riva. Le sue monografie, pubblicate da Rizzoli nella collana Made in Italy, hanno offerto spunti di riflessione su cultura, economia e società. Nel corso dell’incontro, Briganti ha evidenziato la grave crisi del mondo editoriale tradizionale e ha chiesto un impegno collettivo per salvare i libri cartacei e le librerie. Al centro del dibattito anche il tema della presenza femminile nei vertici delle imprese.
La crisi del libro cartaceo e il ruolo delle librerie fisiche
Annarita Briganti ha lanciato un allarme sulla tenuta del mondo del libro cartaceo in Italia. Durante l’incontro nell’ex chiesa di San Francesco a Fano, ha sottolineato la contrazione delle vendite e la riduzione degli spazi dedicati ai libri nelle città. Secondo la giornalista, questo fenomeno mette a rischio non soltanto l’industria editoriale ma anche la diffusione della cultura nel paese. Le librerie tradizionali, una volta punti di incontro e di scambio culturale, rischiano di sparire a favore di piattaforme digitali e grandi catene.
Briganti ha ricordato l’importanza di una cultura fatta di voci diverse, dai romanzi alla saggistica, dall’arte alla storia. Per lei, “leggere rimane un gesto fondamentale per comprendere la realtà”. L’appello è rivolto sia ai cittadini sia alle istituzioni, affinché sostengano la lettura e tutelino le librerie indipendenti, che in molte località svolgono un ruolo sociale. La salvezza del libro cartaceo passa per un ritorno alla lettura di massa, ma anche per una maggiore attenzione al mercato e all’offerta nelle città italiane.
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Nel corso della sua presentazione, Briganti ha parlato delle sue tre ultime monografie, dedicate a tre marchi italiani noti nel mondo. Le aziende Fendi, Ferrero e Riva sono raccontate attraverso le storie, le strategie e le sfide che hanno affrontato per affermarsi. Questi testi, editi da Rizzoli, fanno parte della collana Made in Italy che mira a valorizzare la produzione economica nazionale e il patrimonio culturale legato alle imprese.
Ogni volume esplora un settore diverso e mette in luce le scelte di leadership, l’innovazione e la capacità di intercettare i cambiamenti nel mercato globale. Fendi, noto brand nell’alta moda, Ferrero, colosso dolciario di Alba, e Riva, cantieristica navale di prestigio, rivelano il volto industriale italiano che riesce ancora a creare valore e lavoro. Il racconto di Briganti non si limita alla mera narrazione storica ma offre un’analisi attenta dei modelli manageriali e del ruolo delle famiglie che guidano queste realtà.
Il tema della parità di genere nei posti di potere
Durante il dialogo con Sara Manfuso, Briganti ha messo in evidenza la necessità di ridurre il gender gap nelle posizioni apicali. Ha chiesto un aumento della presenza delle donne nei ruoli decisionali nell’industria e nell’economia, sottolineando come il mancato equilibrio produca danni sociali ed economici. Per Briganti, “la disuguaglianza di genere si manifesta anche come una forma di violenza economica, un ostacolo concreto alla crescita”.
Il suo invito è rivolto non solo alle aziende e alla politica, ma anche alla società civile, perché si impegnino a promuovere la parità. La cultura, ha ricordato, ha un compito preciso: modificare mentalità e pratiche consolidate. La presenza femminile nei vertici aziendali non coinvolge solo questioni di giustizia sociale ma anche di competitività e innovazione. Briganti ha chiuso il suo intervento con una richiesta chiara: “eliminare ogni forma di disparità e aprire spazi più ampi alle donne in tutti i settori”.