La campagna di attivisti britannici contro la visita di trump nel regno unito con immagini di jeffrey epstein

La campagna di attivisti britannici contro la visita di trump nel regno unito con immagini di jeffrey epstein

Un collettivo britannico, everybody hates elon, lancia una campagna di protesta con manifesti che collegano donald trump a jeffrey epstein in vista della visita di trump nel regno unito nel 2025.
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Un collettivo britannico, "everybody hates elon", protesta contro la visita di Donald Trump nel Regno Unito nel 2025, diffondendo immagini che lo collegano a Jeffrey Epstein per suscitare dibattito sul suo passato controverso. - Gaeta.it

La prossima visita di donald trump nel regno unito, prevista per settembre 2025, ha scatenato una reazione da parte di un gruppo di attivisti locali. Un collettivo chiamato “everybody hates elon” ha promosso un’iniziativa visiva per attirare l’attenzione sul passato controverso dell’ex presidente statunitense, collegandolo a jeffrey epstein, figura centrale di uno scandalo internazionale legato a traffici illeciti.

Il collettivo everybody hates elon e la campagna di protesta

“everybody hates elon” è un gruppo di attivisti britannici che si è fatto conoscere per la sua capacità di organizzare campagne provocatorie. In vista dello sbarco di trump nel regno unito, gli attivisti hanno messo in campo un progetto che punta a ostacolare la visita pubblicando immagini dell’ex presidente accostato a jeffrey epstein. La scelta del nome del collettivo sottolinea un approccio diretto e senza mediazioni verso figure pubbliche controverse.

La campagna prevede una raccolta fondi per finanziare la diffusione di manifesti in diverse città del regno unito. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un impatto visivo forte, capace di attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il gruppo ha pubblicato un comunicato in cui si legge che la volontà è “mettere l’immagine ovunque vada e assicurarsi che i media non possano ignorarla: sarà la foto simbolo della sua visita di Stato”. Queste parole rivelano una strategia mirata a provocare un dibattito più ampio sul passato di trump.

L’immagine simbolo: trump e epstein nella stessa foto

Il materiale scelto per la campagna è una fotografia che ritrae donald trump insieme a jeffrey epstein. Epstein è stato un finanziere noto soprattutto per le accuse legate a un vasto giro di sfruttamento e traffico di minori. È morto in carcere nel 2019, mentre era rinchiuso in attesa di giudizio. Le sue connessioni con personaggi potenti di vari paesi avevano acceso i riflettori sull’esistenza di reti occulte di abusi.

Il collegamento tra trump e epstein, riportato dalla stampa già diversi anni fa, è al centro degli intenti del collettivo. Diffondendo quella fotografia, l’obiettivo è quello di far emergere un tema delicato che altrimenti rischierebbe di passare in secondo piano durante la visita ufficiale. Così, la campagna non si limita a essere una protesta visiva ma diventa anche uno stimolo a riconsiderare il bagaglio politico e personale di trump.

Le prime azioni della campagna nel regno unito

Già nelle ultime settimane, la protesta del collettivo si è concretizzata con la comparsa del primo manifesto. Questo è stato affisso vicino a una fermata dell’autobus di fronte all’ambasciata degli stati uniti a londra, in una zona molto visibile e simbolica per l’occasione. La scelta del luogo mette in evidenza la volontà del collettivo di agire in luoghi chiave del contesto diplomatico e mediatico britannico.

Il manifesto ha scatenato conversazioni e commenti sui social media e nei media locali. Mentre alcuni osservatori considerano la campagna un modo per tenere alta l’attenzione su temi sensibili, altri la interpretano come una mossa di disturbo nei confronti della visita di trump. Il collettivo ha annunciato che altri manifesti seguiranno a breve in diverse città del regno unito, ampliando così la copertura della protesta.

Attivismo urbano e politica internazionale

Questa iniziativa rappresenta un esempio di come la politica internazionale possa essere influenzata anche da forme di attivismo urbano. In un paese come il regno unito, dove si intrecciano interessi diplomatici e opinione pubblica, queste azioni possono complicare il clima attorno a eventi ufficiali. La campagna sottolinea quanto la figura di trump resti divisiva anche a livello internazionale e come certi episodi del passato continuino a emergere nelle forme di dissenso sociale.

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