Trump sulla possibile sostituzione di Jerome Powell alla Fed: licenziamento altamente improbabile

Trump sulla possibile sostituzione di Jerome Powell alla Fed: licenziamento altamente improbabile

Donald Trump critica il lavoro di Jerome Powell alla Federal Reserve, esclude un licenziamento immediato e sottolinea l’importanza di una nomina futura competente per gestire la politica dei tassi negli Stati Uniti.
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Donald Trump critica la gestione di Jerome Powell alla Federal Reserve, pur definendo improbabile un licenziamento immediato, e prospetta un possibile cambio di leadership entro la fine del mandato nel contesto di un'economia americana complessa. - Gaeta.it

Donald Trump ha commentato la situazione alla Federal Reserve in un incontro con i giornalisti della Casa Bianca il 18 luglio 2025, esprimendo pareri chiari sulla possibilità di sostituire Jerome Powell. Le dichiarazioni si concentrano soprattutto sulle aspettative riguardo alla politica dei tassi di interesse e alle decisioni future riguardanti la leadership dell’istituzione monetaria americana.

Le parole di trump sul lavoro di jerome powell alla fed

Durante il briefing con la stampa, Trump ha dichiarato che Jerome Powell sta facendo un “pessimo lavoro”, senza però voler attribuire a questa valutazione la necessità di un licenziamento immediato. Il presidente ha riconosciuto la presenza di difficoltà e insoddisfazione verso le scelte della Fed, ma ha precisato che l’idea di togliere Powell dal suo incarico a breve termine appare “altamente improbabile”. Questa posizione sembra basarsi anche sulla struttura istituzionale che regola la nomina e la sostituzione del presidente della Fed.

Gestione onesta e competenze richieste

Trump ha evidenziato che, pur mantenendo la porta aperta a cambiamenti futuri, la prima preoccupazione resta quella di garantire una gestione “onesta” e favorevole ai cittadini. Infatti, ha sottolineato l’importanza di scegliere un eventuale successore con competenze adeguate, capace di gestire la politica monetaria con maggiore efficacia rispetto allo status attuale.

Il contesto politico e finanziario dietro le dichiarazioni di trump

Il 2025 si caratterizza per una fase complessa negli Stati Uniti, soprattutto dal punto di vista economico e finanziario. Le dinamiche dei tassi di interesse restano al centro del dibattito pubblico e privato, con molte aspettative su come la Federal Reserve intende intervenire per alleggerire i costi del denaro e sostenere la crescita economica. Le parole di Trump si inseriscono proprio in questo contesto, dove il malcontento verso la politica restrittiva adottata da Powell ha trovato eco in diversi ambienti politici.

Desiderio di tassi più bassi e prospettive di nomina

Il presidente ha espresso il desiderio di vedere tassi più bassi, considerati fondamentali per rilanciare consumi e investimenti. Qui si coglie anche un riferimento alle future nomine dentro la Fed, con Trump che indica un possibile cambio “nei prossimi otto mesi circa”, termine che coincide con la scadenza naturale del mandato di Powell.

Le implicazioni sulle nomine future alla fed

Secondo Trump, la scelta del prossimo presidente della Federal Reserve sarà fatta con attenzione, puntando su una figura che sappia operare in modo diverso rispetto al passato recente. Il riferimento a un “lavoro onesto” indica una critica indiretta alla gestione attuale, mentre la prospettiva di un ricambio sembra imminente ma non urgente.

La questione rimane aperta su come questo cambiamento possa influenzare le politiche monetarie, soprattutto in relazione all’andamento dell’inflazione e ai tassi di interesse sul mercato. La nomina di un nuovo presidente potrebbe segnare una svolta nelle strategie della Fed, modificando il modo con cui vengono affrontate le tensioni economiche attuali.

Procedura di nomina e mandato

A livello istituzionale, il presidente viene nominato dal presidente degli Stati Uniti e confermato dal Senato, per un mandato di quattro anni. Questo processo impone tempistiche precise e consente, al tempo stesso, di pianificare bene la successione o confermare la fiducia a chi ricopre l’incarico attuale.

Le reazioni della comunità finanziaria e politica

Le dichiarazioni di Trump hanno suscitato attenzione in ambienti finanziari e politici. Gli analisti osservano che, pur essendo un segnale di possibile cambiamento, la cautela espressa dal presidente lascia intendere che il sistema mantiene ancora una certa stabilità nelle sue nomine chiave. Il giudizio critico verso Powell appare più che altro uno strumento per mettere pressione sulla Fed, senza però precipitare eventi inattesi.

Strategia politica e attese di mercato

Dal punto di vista politico, i commenti di Trump si collocano in una strategia più ampia di controllo delle istituzioni e delle decisioni economiche chiave, con l’obiettivo di orientare la politica monetaria secondo linee più favorevoli agli interessi del paese, almeno nelle intenzioni dichiarate.

Il mondo della finanza resterà quindi vigile nel monitorare le evoluzioni del quadro alla Federal Reserve, in attesa della scadenza naturale del mandato di Jerome Powell e della successiva possibile nomina.

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