La Calabria al primo posto in Italia per disagio giovanile: cyberbullismo e depressione tra i più alti

La Calabria al primo posto in Italia per disagio giovanile: cyberbullismo e depressione tra i più alti

In Calabria cresce il disagio giovanile con alti tassi di cyberbullismo, uso problematico di social e depressione; la Regione avvia un progetto pilota con 43 psicologi nelle scuole dal 2025-2026 per supporto stabile.
La Calabria Al Primo Posto In La Calabria Al Primo Posto In
La Calabria affronta un grave disagio giovanile legato a cyberbullismo e depressione; per contrastarlo, dal 2025 sarà avviato un progetto pilota con psicologi nelle scuole, primo in Italia, con l'obiettivo di offrire supporto psicologico stabile agli studenti. - Gaeta.it

In Calabria si segnala una situazione di disagio giovanile particolarmente preoccupante, con dati tra i peggiori d’Italia per cyberbullismo, uso problematico di social network e videogiochi, e tassi elevati di depressione tra i ragazzi. Per cercare di incidere su questo fenomeno, la Regione ha varato un progetto pilota che prevede l’inserimento di psicologi nelle scuole a partire dall’anno scolastico 2025-2026.

I numeri del disagio giovanile in calabria

Secondo i rilevamenti più recenti, la Calabria detiene il triste primato per il maggior tasso di cyberbullismo tra i giovani, con una percentuale pari al 14,5%. A questa si sommano dati significativi relativi all’uso problematico dei social network, che coinvolge il 13,5% degli adolescenti, e l’impiego eccessivo di videogiochi, che raggiunge il 24%. Questo uso eccessivo e problematico delle tecnologie digitali genera effetti negativi sul benessere emotivo e sociale.

Il disagio mentale inizia a emergere chiaramente anche nei dati sulla salute psicologica: la depressione colpisce 43,2 ragazzi ogni 10mila abitanti tra le ragazze, e 25,4 ogni 10mila tra i ragazzi. Questi valori si collocano tra i più alti registrati a livello nazionale. La depressione giovanile si presenta spesso in forme critiche, associata a isolamento sociale e difficoltà relazionali: elementi che impattano profondamente sulla vita scolastica e familiare.

Un quadro sociale preoccupante

Questi dati fotografano una condizione che si riflette non solo nel comportamento individuale, ma anche nella qualità delle relazioni e nella capacità di seguire un percorso scolastico efficace. La diffusione di questi fenomeni in Calabria, in particolare tra gli adolescenti, mostra la necessità di interventi specifici e mirati per arginare questa spirale negativa.

Il progetto pilota “discutiamone a scuola”: supporto psicologico in ogni istituto

Per rispondere a questo scenario, la Regione Calabria ha lanciato l’iniziativa “Discutiamone a scuola“, un progetto che mira a inserire 43 psicologi all’interno delle scuole pubbliche della regione. Le figure professionali saranno operative per 36 ore settimanali e offriranno uno sportello psicologico stabile, una novità rispetto alle poche ore mensili di assistenza attualmente disponibili in molte scuole.

L’intervento prenderà avvio dall’anno scolastico 2025-2026 e coinvolgerà complessivamente 285 istituti. L’obiettivo principale è creare un ambiente in cui i ragazzi possano trovare ascolto e supporto, affrontando tematiche legate ai disagi psicologici e sociali. Il progetto è stato sviluppato con l’ufficio scolastico regionale e l’ordine degli psicologi, curando una sinergia tra enti per garantire la piena operatività delle nuove risorse.

Investimenti e risorse dedicate

Questo modello prevede un investimento complessivo di 9 milioni di euro, distribuiti su tre anni, con una dotazione economica di 3 milioni di euro annuali. In questo modo, si vuole superare la parziale e spesso frammentata assistenza psicologica scolastica fino a oggi disponibile, con interventi saltuari e di breve durata.

L’iniziativa si presenta come il primo progetto di questo genere in Italia che programma l’impiego stabile e a tempo pieno di psicologi nelle scuole, così da garantire un presidio costante che segue da vicino i bisogni degli studenti e può intervenire tempestivamente in caso di difficoltà.

Il ruolo delle istituzioni e le prospettive di ampliamento nazionale

Durante la presentazione del progetto, svoltasi presso la Cittadella regionale, il presidente della Calabria Roberto Occhiuto ha sottolineato la gravità diffusa del disagio tra i giovani. Ha evidenziato come spesso il problema venga sottovalutato o stigmatizzato dalle famiglie e dagli insegnanti, fattori che contribuiscono a isolare ulteriormente gli adolescenti.

A fianco del presidente si è posto il senatore Mario Occhiuto, impegnato a promuovere una legge per estendere il modello calabrese a livello nazionale. L’idea è quella di trasformare l’esperimento in una prassi comune a tutte le scuole, aumentando il numero di psicologi impegnati e garantendo maggiori risorse psicologiche a tutti gli studenti italiani.

Una proposta con riscontri parlamentari

La proposta ha ricevuto riscontri importanti nelle ultime settimane in Parlamento: si deve anche all’esperienza personale del presidente regionale l’accelerazione sul tema, che ora cerca un riconoscimento più ampio.

Se approvata, la legge potrebbe replicare questo modello in altre realtà, con l’obiettivo di fare della scuola un luogo non solo di istruzione, ma di sostegno e prevenzione del disagio psicologico.

Le prossime fasi prevedono la stesura del testo definitivo, la discussione parlamentare e la definizione dei fondi necessari. Nel frattempo, in Calabria l’attività di supporto prenderà forma concreta dalla prossima primavera, con la selezione e assunzione degli psicologi da impegnare negli istituti.

La sfida nel garantire a tutte le scuole un presidio psicologico stabile sarà il banco di prova per le politiche regionali e nazionali rivolte al benessere dei giovani.

Change privacy settings
×