La nuova serie tv “La buona stella”, diretta da Luca Brignone e prodotta da Rai Fiction e Paypermoon Italia, si sta girando tra Roma e Crotone. Il racconto unisce due terre molto diverse: la capitale, con i suoi paesaggi urbani, e la Calabria, caratterizzata da spiagge selvagge e montagne ancora incontaminate. La storia si concentra su due personaggi, Simone e Stella, che vivono esperienze difficili ma trovano nuovi modi per rialzarsi.
Trama e protagonisti: storie di cadute e risalite
“La buona stella” segue le vicende di Simone, detto Simo, e Stella, due persone che affrontano momenti difficili nella vita. Simone ha perso tutto quello che aveva: il sogno di diventare calciatore, la famiglia e persino la salute. La sua vita si ribalta quando trova una valigia piena di denaro sporco di sangue. Questa scoperta lo mette al centro di eventi rischiosi che affronterà insieme alla famiglia, ritrovando un legame più forte di prima.
Stella è una poliziotta che indaga proprio su Simone e quella valigia misteriosa. Da tempo porta dentro di sé il trauma della morte di Paolo, un amore perso durante un’operazione di polizia. Il suo ex marito cerca di togliere a Stella la custodia del figlio, mentre la sua carriera sembra bloccata. L’incontro con il fratello di Paolo, uomo importante in una struttura ministeriale, apre una nuova strada per riconquistare ciò che ha perso in amore, lavoro e famiglia. Gli interpreti principali sono Miriam Dalmazio, Filippo Scicchitano, Francesco Arca e Laura Cravedi, tutti impegnati a dare spessore a personaggi segnati ma determinati.
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Ambientazioni tra natura e città: il contrasto di roma e calabria
Le riprese della serie si svolgono in due regioni quasi opposte per ambiente e atmosfera. Roma, con i suoi quartieri e strade animate, resta uno sfondo dove le tensioni e i drammi personali di Simone e Stella si intrecciano tra la gente. Crotone e i suoi dintorni, invece, offrono un contesto più naturale, con paesaggi marini e montagne che mettono in risalto il bisogno di rinascita dei protagonisti.
Le spiagge selvagge e i boschi della Sila rappresentano un rifugio ma anche un luogo dove le scelte difficili prendono forma. Il mix tra ambiente urbano e natura rende la narrazione più profonda e visivamente interessante, concentrando l’attenzione sulla lotta interiore di chi vuole ripartire dopo aver subito perdite gravi.
Il sostegno istituzionale e l’importanza della produzione locale
Il progetto ha ricevuto il patrocinio di diverse realtà locali. Tra queste figurano la città di Fiumicino, il Parco nazionale della Sila, le province di Cosenza e Crotone, più vari comuni calabresi come Botricello e Cutro. Questo supporto istituzionale dimostra l’attenzione verso produzioni che raccontano la regione Calabria sul grande schermo, valorizzandone ambienti e storie.
“La buona stella è nata anche grazie al contributo della Calabria Film Commission.” Il progetto si è aggiudicato fondi messi a disposizione dalla regione per sostenere le produzioni audiovisive sul territorio nel 2024. L’obiettivo è aumentare la visibilità delle zone meno conosciute del Sud Italia, portando sullo schermo narrazioni radicate nel territorio e capaci di coinvolgere un pubblico ampio.
Un racconto di fragilità e forza dentro le dinamiche familiari
La serie esplora soprattutto le dinamiche familiari complicate, tra relazioni spezzate e possibilità di riconciliazione. Simone e Stella sono due anime che perdono molto, ma trovano occasioni per ricostruire legami, affrontare i propri limiti e trovare senso nelle difficoltà.
La vicenda di Simone, che perde il controllo della vita dopo aver perso tutto di cui si fidava, si intreccia con quella di Stella, alle prese con ricordi dolorosi e battaglie personali per proteggere il figlio e affermarsi professionalmente. Entrambi sperimentano la disillusione, ma ricevono possibilità di rinascita, grazie anche a incontri non casuali come quello con il fratello di Paolo. Le storie dei protagonisti sono molto umane e raccontano senza eccessi le sfide di chi vive tra rimpianti e speranza.