La Liguria ha presentato all’Expo di Osaka il suo sistema produttivo legato al mare, delineando una blue economy che intreccia tradizione e futuro. La regione ha messo in luce settori chiave come la cantieristica di alta tecnologia, la ricerca scientifica marina, il turismo nautico e la portualità green, senza dimenticare la tutela e la valorizzazione del patrimonio costiero. L’evento ha riunito istituzioni, aziende e accademici, evidenziando il ruolo strategico della Liguria nel panorama marittimo internazionale.
Un panel di alto profilo per raccontare la blue economy ligure
Il 2025 ha visto la Liguria protagonista nel padiglione Italia a Expo Osaka, dove si è svolto un panel dedicato ai temi della blue economy regionale. Tra i partecipanti il capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, ammiraglio Massimiliano Nannini, il consigliere regionale Alessio Piana, che segue lo sviluppo economico e la gestione dei porti, oltre al commissario generale italiano Mario Vattani e al vice ambasciatore a Tokyo Stefano Stucci, genovese di origine. Erano presenti anche rappresentanti industriali e del mondo scientifico, oltre a numerosi visitatori internazionali attratti dalle novità provenienti dal Mediterraneo.
Il confronto ha sviluppato un quadro approfondito, che evidenzia come Liguria stia intrecciando settori industriali tradizionali con innovazioni tecnologiche e focus ambientali. La presenza di attori strategici ha portato a mettere in risalto l’importanza di mantenere un equilibrio tra crescita economica e rispetto per l’ecosistema marino.
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L’importanza del salone nautico di genova e l’impatto economico sul territorio
In occasione dell’evento, Confindustria Nautica ha presentato in anteprima la prossima edizione del Salone nautico di Genova, appuntamento fondamentale per il settore. Il vicepresidente Stefano Gianneschi ha illustrato come la manifestazione, in programma dal 18 al 23 settembre prossimo, si svolgerà nell’area del waterfront di Levante. Il salone si conferma grande attrattore di operatori da oltre 30 paesi, coinvolgendo cinque continenti e generando un indotto economico compreso tra 65 e 70 milioni di euro in pochi giorni.
Il salone non rappresenta soltanto un evento espositivo ma funge da luogo di incontro per decisioni commerciali e accordi internazionali, spingendo la presenza ligure nel mercato globale della nautica. Per la regione si tratta di un’opportunità per consolidare la propria leadership nel campo delle imbarcazioni da diporto e della cantieristica, mentre i visitatori possono scoprire innovazioni e nuovi modelli di navigazione sostenibile.
Il progetto blue metadomain: un ecosistema digitale e sostenibile per il mare
Uno degli annunci più rilevanti riguarda il lancio del Blue MetaDomain , un’iniziativa innovativa che la Regione Liguria ha sviluppato in collaborazione con Diotima Institute e The Transition Institute , nato grazie all’azione congiunta del Comune di Genova, l’Università di Genova e la Diotima Society. Il progetto si propone di trasformare l’oceano in una fonte certificata di valore ambiente, scientifico, economico e strategico.
Il BMD si pone come il primo ecosistema digitale applicato al mare improntato alla gestione sostenibile. Basato su intelligenza artificiale distribuita e innovazione sistemica, il modello punta a una governance oceanica che favorisce la sostenibilità rigenerativa. Genova così si candida come polo di riferimento per lo sviluppo di queste tecnologie avanzate, aprendo nuove strade per la protezione e l’utilizzo consapevole delle risorse marine.
Strategie e appuntamenti per il futuro della blue economy ligure a expo 2025
La partecipazione della Liguria all’Expo di Osaka non si ferma al solo panel. Nei prossimi mesi è prevista una serie di eventi tematici e incontri con partner internazionali, volti ad attrarre investimenti nel settore marino-costiero. Tra questi spicca la visita programmata di circa 20 aziende giapponesi, attese in Liguria a settembre per avviare collaborazioni nel campo della portualità, dell’energia e dell’innovazione marittima.
Questi scambi rafforzano il dialogo tra continenti diversi, favorendo un modello di crescita che unisce economia reale e tutela ambientale. La Liguria si propone come laboratorio di best practice, capace di stimolare opportunità grazie a progetti concreti e relazioni internazionali. L’attenzione si sposta quindi sull’interazione tra imprese, istituzioni e ricerca scientifica per consolidare la blue economy come risorsa di sviluppo durevole.