La bergamasca diventa meta sempre più richiesta per turismo ciclistico tra natura e sport

La bergamasca diventa meta sempre più richiesta per turismo ciclistico tra natura e sport

La bergamasca si afferma come meta di cicloturismo sostenibile, grazie a investimenti di Regione Lombardia, iniziative locali e servizi dedicati che valorizzano natura, cultura e ospitalità.
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La bergamasca si afferma come meta di cicloturismo sostenibile, unendo sport, cultura e natura grazie a investimenti e iniziative locali che valorizzano territorio, ambiente e ospitalità. - Gaeta.it

Negli ultimi anni la bergamasca ha registrato una crescita significativa nel turismo dedicato agli appassionati delle due ruote. L’area si è trasformata in un punto di riferimento per chi cerca esperienze all’aria aperta, con itinerari tra paesaggi naturali e piccoli borghi storici. La combinazione di sport, cultura e natura crea un’offerta ideale per chi predilige un turismo lento e attento all’ambiente. Questo modello, che attrae anche visitatori internazionali, sta portando vantaggi economici e sociali ai territori delle valli bergamasche. Le iniziative locali e gli investimenti pubblici confermano la determinazione a sostenere questa tendenza.

La crescita del turismo ciclistico nella bergamasca: un modello rispettoso dell’ambiente

La bergamasca ha consolidato la sua posizione come area ideale per il cicloturismo, grazie a una rete di percorsi studiata per valorizzare il territorio senza snaturarlo. Barbara Mazzali, assessore al turismo e marketing territoriale di regione lombardia, ha recentemente sottolineato l’importanza di un approccio garbato e meno impattante rispetto al passato. I sentieri e i servizi collegati sono pensati per integrarsi con la natura e la cultura locale, offrendo ai turisti un’esperienza autentica. Questo tipo di turismo attira persone che vogliono vivere in modo consapevole il percorso, evitando il traffico e l’inquinamento, e favorendo invece la scoperta di borghi, castelli e panorami naturali.

Ricadute economiche e sociali locali

Le ricadute economiche sono evidenti. L’indotto generato dal cicloturismo coinvolge piccole attività e operatori locali. La possibilità di fare sport all’aria aperta si accompagna alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale. È un modello che non si limita a portare visitatori, ma contribuisce a mantenere viva la memoria e l’identità di queste zone. Grazie a questo equilibrio, la bergamasca sta diventando un esempio per altre aree, dimostrando che turismo e tutela dell’ambiente possono andare di pari passo.

Escursioni e servizi, la visita in val cavallina

Il 10 luglio 2025 Barbara Mazzali ha visitato alcuni comuni della val cavallina, cuore di questo sviluppo turistico. Durante la giornata ha conosciuto chi ha investito nel cicloturismo come risorsa per il territorio. A Grone il progetto spritze-bike offre noleggio di e-bike e percorsi guidati tra le colline e il lago di Endine. Qui praticare sport si sposa con momenti di relax come l’aperitivo all’aperto, che arricchisce l’esperienza e rende il viaggio qualcosa di memorabile.

L’attenzione all’accoglienza a casazza

A Casazza l’assessore ha visitato bede-bike, una struttura pensata interamente per chi arriva in bicicletta. Nove appartamenti con servizi dedicati e colonnine per ricaricare le e-bike offrono una soluzione comoda e sostenibile agli ospiti. Questa attenzione all’accoglienza fa emergere la bergamasca come territorio che mette in primo piano la qualità dell’ospitalità, legata anche alla cura dell’ambiente. Questi esempi raccontano cosa significa costruire un’offerta integrata, centrata sulle esigenze del cicloturista e rispettosa delle caratteristiche locali.

Investimenti regionali e sviluppo delle ciclovie

Regione lombardia ha destinato risorse significative al potenziamento delle ciclovie, con oltre 18 milioni di euro spesi nel solo ultimo anno. Gli interventi sono stati 62, con l’obiettivo di creare nuovi tratti, migliorare la sicurezza e ampliare i percorsi ciclabili. Questo impegno è parte di una strategia più ampia che vuole far del cicloturismo un elemento rilevante dell’offerta turistica lombarda.

Collaborazione pubblico-privato

L’assessore ha ricordato che per portare avanti questo progetto serve un dialogo costante tra enti pubblici e privati. Solo così si può costruire un sistema capace di richiamare visitatori dall’italia e dall’europa, favorendo una crescita sostenibile. In bergamasca le ciclovie dello lago di Endine, della valle Seriana e della valle Brembana sono già molto apprezzate. Ognuna offre scenari e caratteristiche uniche, dal lago ai paesaggi montani, passando per borghi che conservano tradizioni secolari.

Pedalare in lombardia per scoprire territori nascosti e ritrovare benessere

Per chi sceglie la bicicletta come mezzo di viaggio, la lombardia offre un modo per rallentare il ritmo e godere dei dettagli che spesso sfuggono. Il contatto con la natura si alterna alla visita di centri storici meno conosciuti, dove è possibile assaggiare prodotti tipici e immergersi in atmosfere genuine. Il turismo ciclistico non è solo movimento, ma anche un’occasione per ritrovare equilibrio psicofisico.

Barbara Mazzali ha definito questo tipo di viaggio come “un’esperienza che arricchisce chi la fa e chi la accoglie”. Il piacere della pedalata si combina così con la scoperta culturale, costruendo un legame tra visitatori e territorio. La bergamasca, con le sue vallate e i suoi borghi, è pronta ad accogliere chi desidera un turismo diverso, più misurato e all’insegna del rispetto.

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