L’applicazione gratuita dae marche ha raggiunto rapidamente un pubblico di utenti pronti a intervenire in situazioni di emergenza cardiaca in tutta la regione. In meno di un mese, migliaia di cittadini si sono registrati per fornire supporto immediato in caso di arresto cardiaco, integrando così il lavoro dei soccorritori professionisti. L’app offre anche strumenti per localizzare i defibrillatori e formarsi nelle manovre di rianimazione.
Primo intervento di dae marche a pesaro: intervento rapido e risultato positivo
Nella città di pesaro, il servizio ha mostrato subito la sua efficacia. A pochi giorni dal lancio, un caso di emergenza cardiaca ha attivato la rete di first responders iscritti sull’app. La centrale operativa 118 ha inviato l’allerta a 46 utenti registrati nelle vicinanze. Sei di loro hanno risposto alla chiamata, con tre che sono arrivati sul posto prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Questi volontari hanno avviato tempestivamente le manovre di rianimazione e la vittima ha ripreso coscienza poco dopo. L’episodio ha dimostrato quanto sia importante la presenza di personale formato o comunque preparato a intervenire rapidamente.
Importanza della geolocalizzazione e comunicazione in tempo reale
Questo episodio inoltre ha confermato il valore della geolocalizzazione e della comunicazione in tempo reale offerta dall’app dae marche, che riesce a intercettare i soccorsi volontari più vicini al paziente. Il coordinamento con la centrale operativa 118 garantisce che ogni azione sia seguita da istruzioni precise. Il caso di pesaro serve come esempio concreto del funzionamento del sistema nelle situazioni di emergenza sanitaria.
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Un secondo caso ad ancona dimostra la diffusione della rete e la risposta della comunità
Anche ad ancona l’app ha facilitato un intervento rapido. In questa seconda emergenza, l’allarme ha raggiunto 144 utenti iscritti come first responders. Sette di loro hanno accettato la chiamata, con due che sono arrivati sul luogo a supporto dei soccorsi. Nonostante il numero più alto di utenti contattati rispetto al caso di pesaro, solo una parte è intervenuta. Questo rispecchia la realtà delle emergenze che coinvolgono volontari: non tutti possono essere pronti o liberi in ogni momento.
Il dato però conferma la presenza di una comunità attiva su tutta la regione. L’app ha ampliato da poco la rete di utenti in grado di fornire assistenza base e defibrillazione precoce, contribuendo così a migliorare la rete territoriale di intervento. La rapidità di attivazione e la presenza di volontari nelle vicinanze aumentano la possibilità di salvare vite, in particolare nei casi che richiedono azioni immediate.
Aggiornamenti e funzionalità dell’app dae marche per la sicurezza cardiaca
Oltre all’allarme e la chiamata dei first responders, l’app dae marche include funzioni utili che migliorano la gestione delle emergenze. Finora sono stati censiti 42 nuovi defibrillatori sparsi sul territorio marchigiano, informazioni su circa quaranta dispositivi sono state aggiornate e la geolocalizzazione è stata ottimizzata per garantire più precisione nel rintraccio del defibrillatore più vicino.
Strumenti a disposizione degli utenti
L’app permette agli utenti di registrare nuovi dispositivi, segnalare problemi o malfunzionamenti e verificare se l’utente stesso ha frequentato corsi blsd riconosciuti nella regione. Per chi si registra come first responder, non è obbligatorio aver fatto quel tipo di corso, anche se viene fortemente consigliato per poter intervenire meglio. Nella stessa app si trovano video e materiali didattici utili a imparare le manovre salvavita, aumentando così le competenze della comunità.
La presenza di defibrillatori aggiornati e facilmente individuabili è fondamentale perché ogni minuto conta in caso di arresto cardiaco. Fornire questi strumenti in maniera accessibile aumenta la capacità di soccorso prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Come funziona il sistema di allerta e soccorso integrato con dae marche
Il funzionamento dell’app dae marche si inserisce in un procedimento sanitario consolidato. Quando in una zona si verifica un malore grave, il numero unico di emergenza 112 riceve la chiamata, tenta di identificare la natura dell’emergenza e localizza il luogo del problema. In seguito passa l’informazione al 118 che attiva i mezzi di soccorso e contemporaneamente lancia l’allarme ai first responders disponibili nei dintorni.
Gli utenti che accettano la chiamata vengono guidati dall’app verso il defibrillatore più vicino e infine al paziente. In attesa dell’ambulanza, questi volontari iniziano le manovre di rianimazione seguendo le istruzioni della centrale 118 che monitora l’azione e coordina l’intervento.
Importanza del soccorso tempestivo
Dato che ogni anno circa una persona su mille subisce un arresto cardiaco, questo modello aumenta le possibilità di salvataggio. Un soccorso tempestivo con l’ausilio del defibrillatore, soprattutto entro i primi 3-5 minuti, può raddoppiare o triplicare le chance di sopravvivenza.
Ruolo di ars marche e prossimi sviluppi del progetto dae marche
L’app dae marche è stata realizzata dal settore sistema integrato delle emergenze dell’ars marche con l’intento di rafforzare la risposta sanitaria nei casi di arresto cardiaco. La Regione ha reso il servizio disponibile su play store e apple store gratuitamente e ha investito nella formazione e nell’aggiornamento della rete di dispositivi.
Il progetto punta a estendere progressivamente la copertura su tutto il territorio regionale e a migliorare le funzioni di geolocalizzazione e comunicazione. La gestione centralizzata con la centrale 118 facilita il coordinamento fra volontari e soccorritori professionisti, evitando ritardi o disguidi.
Gli interessati possono avere ulteriori informazioni sul sito istituzionale della regione marche, dove si trovano poi aggiornamenti e dettagli sul progetto in corso.
Questo modello di intervento è ormai adottato in diverse realtà italiane e internazionali con risultati concreti nella riduzione dei decessi per arresto cardiaco improvviso. La rete di first responders, ampliata grazie alla tecnologia, dimostra come la collaborazione fra cittadini e sistema sanitario possa fare la differenza.