Francesco Kekko Silvestre e i Modà hanno infiammato lo stadio San Siro di Milano, regalando una serata intensa a 56 mila fan accorsi nonostante il caldo estivo. A nove anni dall’ultimo concerto nello stesso luogo, il gruppo ha mostrato una crescita artistica evidente, accompagnata da una scaletta variegata e dalla partecipazione speciale di Nicola Nite, pronto per la tappa cagliaritana del tour. Tra la musica e parole inedite, la serata è stata anche occasione per Kekko di parlare apertamente della sua recente esperienza e del difficile ritorno dopo un periodo complicato.
La relazione tra la band e il pubblico: una sintonia rara
Il concerto di San Siro ha confermato la profondità del rapporto tra i Modà e la loro base di fan. Tra le poche occasioni dove la musica fa da collante, si sono visti 56 mila telefoni accesi, pronti a sostituire gli accendini di un tempo, un’immagine forte che testimonia l’emozione condivisa in una serata quasi magica.
Il gruppo ha presentato una formazione stabile, con Enrico Zapparoli e Diego Arrigoni alle chitarre, Stefano Forcella al basso e Claudio Dirani alla batteria, a supporto di Kekko. La musica ha accompagnato i momenti più intensi dello show, ma la voce del frontman ha saputo anche raccontare a voce alta le difficoltà superate fuori dal palco. Durante la conferenza stampa pomeridiana, Silvestre ha parlato apertamente della depressione lottata in questo periodo, spiegando che il cammino verso la guarigione non è semplice. Ha evidenziato l’importanza di parlare e di chiedere aiuto, condividendo un messaggio reale e diretto a chi si trova in condizioni difficili.
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Questa onestà ha toccato molti, dando ulteriore valore all’evento. Si è svelato senza filtri, raccontando sia la sofferenza che la volontà di trovare nuove energie. La musica e il contatto con i fan, in questo senso, sono diventati strumenti di rinascita.
Kekko silvestre e il festival di sanremo: una ferita ancora aperta
Durante la stessa giornata del concerto, Silvestre ha affrontato il tema del festival di Sanremo, esperienza recente segnata da un risultato che il cantante ha definito doloroso. Parlando con i giornalisti, ha spiegato che non apprezza che si metta in discussione la sua voce in modo superficiale. Di fronte al giudizio che lo ha relegato al fondo della classifica con punteggi bassissimi, si è detto amareggiato e sfiduciato.
Ha sottolineato che comprende la critica alla sua proposta musicale ma non l’assenza di rispetto per la sua esibizione. Questa delusione ha avuto un impatto forte su di lui, tanto da farlo decidere di non partecipare più alla kermesse. Ha detto infatti che non tornerà a Sanremo, perché la sua esperienza è stata segnata da un sistema di voto che non riconosce.
Silvestre ha anche raccontato la vicinanza di sua figlia, che lo ha sostenuto durante questo difficilissimo periodo. Le parole della giovane gli hanno dato forza per superare i momenti più duri. L’artista ha ricordato i 25 anni di carriera alle spalle, un percorso costellato di impegno e sacrifici. La sua decisione sembra quindi dettata dal desiderio di proteggere la propria dignità artistica e la serenità personale.
Questi fatti si inseriscono nel racconto di un artista che, nonostante le difficoltà, continua a esibirsi davanti a migliaia di persone che seguono con passione la sua musica e la sua storia.
Un ritorno atteso a san siro con una scaletta ricca di grandi successi
Il concerto tenutosi a Milano ha segnato il ritorno della band sul palco di uno degli stadi più importanti d’Italia dopo quasi un decennio. In una serata dal clima torrido, i 56 mila spettatori si sono lasciati coinvolgere da un’esibizione che ha mostrato non soltanto l’esperienza maturata ma anche la continuità del legame con il pubblico. Kekko Silvestre ha scelto un abbigliamento semplice, con jeans e maglietta scollata a V, ma la sua presenza è stata tutt’altro che ordinaria.
Lo spettacolo si è aperto con hit come “Tutto non è niente,” “Vivo da re” e “Sono già solo”. L’attenzione si è subito confermata alta con l’uso di un palco imponente, accompagnato da maxi schermi che hanno amplificato ogni dettaglio. Un momento particolare è arrivato con l’ingresso a sorpresa di Nicola Nite, cantante dei Tazenda, che ha portato sul palco “Cuore e vento”. Questa collaborazione ha anche anticipato la tappa successiva del tour, che si terrà il 28 giugno a Cagliari, suggellando il legame con la Sardegna.
La scaletta non ha mai lasciato calare la tensione: oltre a canzoni note, il pubblico ha ascoltato un medley di pezzi rock come “Forse non lo sai,” “Sogno nel cassetto” e “Cuore di cemento”. Nella seconda parte, lo show ha virato su un momento più lento con brani come “Stella cadente” e “Bellissimo”, alternati a successi come “Arriverà” e “In tutto l’universo”. Il finale con “Viva i romantici” ha fatto rivivere il tema del tour, regalando alla serata il titolo che campeggia sui manifesti dell’evento.