Joe biden scopre nodulo alla prostata nel controllo medico di routine a Philadelphia

Joe biden scopre nodulo alla prostata nel controllo medico di routine a Philadelphia

Joe Biden si sottopone a controlli per un nodulo alla prostata a Philadelphia; un libro di Jake Tapper e Alex Thompson rivela presunti problemi di salute e controversie politiche durante la sua ultima campagna.
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Joe Biden ha scoperto un piccolo nodulo alla prostata durante un controllo medico, mentre un libro recente solleva dubbi sul suo declino fisico e mentale durante l’ultima campagna elettorale. Biden respinge le accuse di calo cognitivo. - Gaeta.it

L’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affrontato un controllo medico di routine durante il quale è stato individuato un piccolo nodulo alla prostata, che necessita ulteriori accertamenti. Nel frattempo, un libro di due giornalisti offre dettagli sulla condizione fisica e sullo stato di salute di Biden durante l’ultima campagna elettorale, sollevando nuovi interrogativi sul suo successo politico e sulle preoccupazioni all’interno del suo team.

Il controllo medico e la scoperta del nodulo in un ospedale di Philadelphia

Il 9 maggio 2025, Joe Biden si è sottoposto a una visita medica di controllo in un ospedale della città di Philadelphia. Nel corso di quell’esame è emersa la presenza di un piccolo nodulo alla prostata, senza però specifiche immediate sul tipo di formazione né sulle caratteristiche che potrebbero indicare un problema serio. Il portavoce dell’ex presidente ha riferito questa informazione ad Abc News sottolineando che si tratta di una condizione abbastanza comune per un uomo di 82 anni come Biden.

Dettagli sui test e comunicazione alla stampa

Sui test ulteriori che verranno effettuati o su eventuali trattamenti, al momento non sono state divulgate informazioni. Il fatto è stato confermato senza creare un allarme pubblico, ovvero senza spargere dettagli che possano alimentare speculazioni sulla salute generale dell’ex capo della Casa Bianca. Biden, che pochi giorni prima aveva partecipato in Italia ai funerali di papa Francesco, continua a mantenere un profilo pubblico importante nonostante la sua età avanzata.

Le rivelazioni del libro sulla salute e il declino fisico durante la campagna elettorale

Due giornalisti, Jake Tapper della CNN e Alex Thompson di Axios, hanno pubblicato un libro intitolato “Original Sin: President Biden’s decline, its cover-up, and his disastrous choice to run again”. Il volume sarà disponibile dal 20 maggio e si basa su oltre 200 interviste raccolte in maggioranza nel 2024, dopo le elezioni presidenziali.

Contenuti critici del libro

Il testo dipinge uno scenario preoccupante sulla salute fisica di Biden negli ultimi anni della sua presidenza. Molti collaboratori sarebbero stati coinvolti in sforzi per nascondere i segnali di un generale peggioramento delle sue condizioni. Anche figure politiche di rilievo, come David Plouffe, ex responsabile della campagna di Barack Obama e consigliere senior alla Casa Bianca, denunciano ritardi e scelte discutibili nella gestione politica di Biden, in particolare sulla sua mancata rinuncia tempestiva a favore di Kamala Harris come candidata alla presidenza.

Fonti all’interno dello staff hanno descritto un declino fisico marcato a partire dal 2023 che avrebbe provocato difficoltà anche nelle attività quotidiane di Biden. Addirittura si sarebbe considerata la possibilità di far utilizzare all’ex presidente una sedia a rotelle qualora avesse vinto un secondo mandato. Un altro stratega democratico ha qualificato come “un abominio” la volontà di Biden di rimanere in carica fino all’ultimo giorno. Nel libro si racconta anche un episodio, risalente a giugno 2024, quando Biden non riconobbe George Clooney, una persona che conosce da oltre quindici anni, come esempio dello stato di confusione mentale.

La replica di joe biden sulle accuse di declino cognitivo

Joe Biden ha risposto direttamente alle critiche sulla sua lucidità mentale durante un’intervista al programma tv “The View”. Ha liquidato come errate e infondate le voci secondo cui avrebbe avuto un calo cognitivo nell’ultimo anno della sua presidenza. Biden ha detto testualmente: “Si sbagliano. Non c’è nulla che lo sostenga.” Ha così respinto ogni accusa o sospetto legato alla sua capacità di giudizio e alla tenuta mentale durante la sua ultima fase in carica.

Questa dichiarazione arriva in un momento di forte attenzione pubblica sulla salute degli ex presidenti, un tema che interessa non solo l’immagine di Biden ma anche il dibattito politico e mediatico. Restano adesso da vedere i risultati degli accertamenti in corso sul nodulo alla prostata, che potrebbero influenzare alcune valutazioni sul suo stato attuale.

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