Il matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez si è svolto nella serata del 2025 con una cerimonia riservata alla Fondazione Cini, sull’isola di San Giorgio a Venezia. L’evento ha richiamato l’attenzione per la massiccia presenza di sicurezza e ospiti famosi, lasciando poche informazioni ufficiali per la stampa, rimasta esclusa dall’isola per motivi di riservatezza.
Il caos sul canal grande prima del matrimonio
Prima dell’arrivo alla Fondazione Cini, il Canal Grande si è trasformato in un teatro movimentato per il passaggio degli ospiti vip. Numerosi motoscafi e mezzi della sicurezza hanno creato un intenso traffico sull’acqua per scortare i protagonisti della serata. L’evento ha richiamato star internazionali come Leonardo DiCaprio, Orlando Bloom e l’intera famiglia Kardashian, presenti con Kirk, Kim e Khloè.
L’afflusso di imbarcazioni ha causato congestione sul canale, con fotografi e operatori pronti a catturare qualche immagine dall’acqua. Leonardo DiCaprio ha mantenuto un atteggiamento schivo, coprendosi con un berretto per evitare gli sguardi indiscreti. La scena sul Canal Grande ha ricordato un red carpet galleggiante, con usi e costumi legati al mondo dello spettacolo e della finanza internazionale.
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La cerimonia nelle mura della fondazione cini
Jeff Bezos e Lauren Sanchez hanno pronunciato il loro “sì” all’interno della Fondazione Cini, una location storica sull’isola di San Giorgio, scelta per garantire privacy e isolamento. L’evento è stato strettamente blindato, impedendo l’accesso ai giornalisti e ai fotografi. L’unico dettaglio trapelato riguarda l’esibizione musicale di Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore Andrea Bocelli. Matteo ha cantato “Can’t help falling in love”, creando un’atmosfera romantica e raccolta nelle sale della fondazione.
Le pareti di San Giorgio hanno così ospitato una celebrazione intima, riservata agli amici e alle famiglie degli sposi. I complessi controlli di sicurezza hanno bloccato ogni tentativo di avvicinamento dall’esterno, mantenendo l’evento lontano da occhi indiscreti. La cerimonia ha garantito un ritmo misurato, senza tentativi di spettacolarizzare il momento con fuochi artificiali o altri eventi collaterali, anche se alcune indiscrezioni avevano anticipato l’uso di giochi di luce sulla laguna.
L’esclusività e la sicurezza dell’evento
La scelta della Fondazione Cini come teatro delle nozze ha sottolineato la volontà degli sposi di mantenere il massimo riserbo. L’isola di San Giorgio offre un ambiente raccolto e facilmente controllabile, fondamentale per garantire la privacy di una coppia così nel mirino dei media. I livelli di sicurezza sono risultati elevati, con controlli all’ingresso e presidi lungo tutto il percorso verso la location.
La quarantena mediatica imposta ha evitato la diffusione immediata di immagini e dettagli, contribuendo a creare un alone di mistero intorno alla cerimonia. Gli ospiti hanno affrontato un’accoglienza studiata, con passaggi sorvegliati e limiti alla circolazione fuori dalla zona riservata. L’evento ha così tenuto fuori la frenesia esterna, isolando gli attori principali in un contesto protetto, lontano dal sovraffollamento di Venezia.
Un evento riservato nella laguna
L’appuntamento rimarrà nelle cronache come uno degli eventi più riservati dell’anno, un incontro preciso tra élite internazionale e glamour, svoltosi nell’atmosfera senza tempo della laguna veneziana. Le immagini e le parole ufficiali, limitate a poche testimonianze, mantengono intatto il valore privato di questo matrimonio.