Lo studio commissionato da MartinoRossi ad AstraRicerche nel giugno 2025 mostra un cambiamento evidente nel modo di alimentarsi degli italiani. Oggi la maggioranza segue una dieta onnivora, ma cresce l’interesse per modelli con meno carne e più ingredienti vegetali. La ricerca evidenzia anche una preferenza per prodotti con etichette semplici, benefici per la salute e attenzione alla sostenibilità.
Trend emergenti negli stili alimentari degli italiani
L’indagine ha coinvolto più di 1.000 italiani tra i 18 e i 70 anni, rivelando che il 56% mantiene un’alimentazione onnivora, definita come consumo regolare di carne e derivati. Il 30% segue ancora la dieta mediterranea, riconosciuta per il suo apporto bilanciato di nutrienti e legata a vantaggi per il benessere fisico. Tuttavia, si registra una crescita evidente verso modelli flessibili o basati principalmente su cibi vegetali, che riguardano circa il 14% della popolazione.
Attenzione alle fonti proteiche vegetali
Il dato più interessante riguarda la frequenza con cui vengono consumate fonti proteiche vegetali. Il 37% del campione le integra uno o due volte alla settimana, il 34% più di tre volte, mentre solo il 29% ricorre a queste fonti in modo occasionale. Le aspettative future mostrano ulteriori cambiamenti: nei prossimi due anni il numero di onnivori potrebbe scendere al 42%, per poi attestarsi al 38% tra cinque e dieci anni.
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Parallelamente, si prevede una crescita della dieta mediterranea fino al 39% nel lungo termine e un aumento delle abitudini flexitariane e vegetariane che raggiungerebbero il 22%. Questi dati indicano una volontà di ridurre l’apporto di carne sostituendola con prodotti vegetali, motivata da una maggiore attenzione alla salute e all’ambiente.
Flessitariani e vegetariani: motivazioni e percezioni
La dieta flexitariana si basa su un’alimentazione prevalentemente vegetale, con consumi limitati di carne e pesce. La maggioranza degli intervistati la associa a benefici confermati per la salute, con un buon equilibrio tra nutrizione e ridotto impatto ambientale . L’approccio è considerato accessibile dal 54% delle persone, che lo ritengono meno restrittivo rispetto ad altre diete.
Interesse verso la dieta flexitariana
Il 45% dichiara interesse nel diventare flexitariano o nel proseguire su questo percorso alimentare. Tra queste persone, le donne e gli adulti con più di 50 anni si mostrano più inclini a questa scelta. Solo un quarto del campione si oppone a questa dieta, mentre quasi un terzo è indeciso.
La dieta vegetariana trova maggiore apprezzamento per ragioni etiche e ambientali , tuttavia alimenta dubbi sul valore nutrizionale e sugli ingredienti presenti nei prodotti specifici, spesso percepiti come troppo elaborati o poco chiari.
Consumo e percezione dei prodotti plant based in italia
Un’area di particolare interesse riguarda i prodotti plant based, ossia alimenti di origine vegetale progettati per sostituire carne, latte o uova. Il 17% del campione li consuma abitualmente, il 12% li ha assaggiati almeno una volta e il 31% li conosce ma non li ha ancora provati. Solo il 12% non ne ha mai sentito parlare.
Prodotti plant based più diffusi
Gli articoli più diffusi rimangono i burger vegetali , le bevande vegetali e gli yogurt vegetali . Il 59% dei consumatori preferisce acquistare prodotti pronti da cuocere mentre il restante 41% si divide tra chi cucina da zero e chi usa semilavorati.
Il gradimento verso queste alternative è alto: il 73% valuta positivamente gli ingredienti e il profilo nutrizionale mentre il 70% apprezza il sapore. Anche la disponibilità nei negozi è ben valutata, benché ci sia spazio per aumentare la varietà e l’innovazione.
Le ragioni che spingono al consumo sono molte: il 44% è mosso dalla voglia di sperimentare nuovi sapori, il 40% da motivazioni etiche legate al benessere animale, e il 35% per rispetto dell’ambiente. I benefici sulla salute, come basso contenuto di grassi, colesterolo e fibre, costituiscono un altro fattore importante.
Criticità evidenziate
Resistono però alcune criticità. Il 30% delle persone pensa che i prodotti plant based siano troppo processati, il 21% ritiene la lista ingredienti troppo lunga, mentre il 28% considera i prezzi elevati. Nel momento della scelta, il 43% legge con attenzione l’etichetta che deve contenere scadenza, provenienza, valori nutrizionali e informazioni sugli allergeni.
Caratteristiche richieste e progetti di martino rossi
Gli italiani dimostrano apprezzamento per prodotti 100% vegetali, ricchi di fibre e proteine, privi di additivi, coloranti e OGM, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla facilità di preparazione. MartinoRossi, produttore attento alle farine, ingredienti funzionali e prodotti plant based, punta proprio su queste qualità.
Dichiarazioni di stefano rossi
Stefano Rossi, amministratore delegato, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel realizzare alimenti con ingredienti semplici, ricchi di proteine e completamente privi di allergeni come glutine e soia. “Questo approccio mira a superare diffidenze ancora presenti nel consumatore, legate a percezioni di prodotti troppo restrittivi o eccessivamente complessi per composizione.”
Il ruolo di MartinoRossi si conferma decisivo nel fornire alternative adatte a chi cerca un’alimentazione più leggera e sostenibile, allineata con le nuove richieste di trasparenza e qualità da parte degli italiani.