L’estate 2025 in Italia promette numeri importanti nel turismo internazionale e interno, con una previsione di 27 milioni di passeggeri negli aeroporti. Le rilevazioni più recenti dell’ente nazionale per il turismo segnalano una crescita significativa delle prenotazioni straniere e un aumento dei flussi interni, posizionando il paese tra le mete principali in Europa e nel mondo per le vacanze estive.
Flussi turistici internazionali e interni in aumento nel 2025
I dati raccolti dall’enit indicano un’affluenza aeroportuale dall’estero che supera i 18 milioni di arrivi solo nei mesi estivi, con una crescita vicina al 18% rispetto allo stesso periodo del 2024. Queste cifre si basano sulle rilevazioni effettuate presso i principali tour operator stranieri e società di analisi, e confermano l’interesse crescente verso le destinazioni italiane. Tra le nazioni che più prenotano ci sono Regno Unito, Stati Uniti e Germania.
Distribuzione territoriale dei flussi aeroportuali
Dal punto di vista dei flussi interni, l’Italia registra circa 8,4 milioni di movimenti aeroportuali, che pongono il paese al terzo posto nel continente dietro a Turchia e Spagna. Un elemento interessante consiste nella distribuzione territoriale: il Nord attrae la fetta più ampia dei viaggiatori stranieri , poi il Centro , mentre il Sud insieme ai flussi domestici costituisce un altro polo significativo con 5,4 milioni di passeggeri.
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Questi numeri, sommati a quelli registrati nei primi cinque mesi del 2025, evidenziano una crescita continua con punte importanti, ad esempio il picco di 2,3 milioni di arrivi in aprile. Le previsioni per la stagione estiva stimano oltre 10,6 milioni di arrivi internazionali tra giugno e settembre, che genereranno un giro d’affari di almeno 10 miliardi di euro solo per le spese di viaggio e soggiorno.
Posizionamento dell’italia nel turismo estivo mondiale e europeo
Secondo la classifica elaborata dalle rilevazioni enit, l’Italia si colloca al secondo posto tra le mete turistiche globali più richieste per l’estate 2025, superando paesi come la Francia e la Turchia, e inseguendo la Spagna che si mantiene in vetta. Nel turismo interno europeo, il nostro paese è terzo, con numeri superiori alla Francia, segno di un’attrazione stabile e crescente nei confronti delle diverse anime locali italiane.
Questi dati rispecchiano l’offerta diversificata del paese: passeggiate in città d’arte, itinerari naturalistici, località di mare e tradizioni culturali, elementi che contribuiscono a una domanda turistica eterogenea e anche di qualità. Il ministro del turismo, Daniela Santanchè, sottolinea come “questi risultati superano quelli della Francia anche nelle presenze estive”, e conferma l’impegno del governo per rafforzare il settore su basi durature e di lungo periodo.
Dall’altro lato, l’ad di enit Ivana Jelinic attribuisce la crescita a “un’offerta ricca e diffusa in tutto il paese” e cita la collaborazione con il governo per mantenere questo trend positivo, che dà impulso all’economia locale e nazionale.
Aeroporti italiani e distribuzione geografica dei passeggeri
Gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa primeggiano come hub principali per gli arrivi estivi, con rispettivamente 4,6 e 3,1 milioni di passeggeri stimati. Napoli Capodichino segue con oltre 2 milioni di arrivi, segnalando un’importante affluenza nel Sud. Catania e Palermo rappresentano i principali scali della Sicilia, con 2 milioni e 1,6 milioni di passeggeri previsti.
Altri aeroporti dal traffico significativo includono Venezia, Bergamo, Bologna, Bari e Firenze, che mostrano come la domanda si distribuisca pure in città meno centrali ma con forte richiamo turistico. Il Sud Italia registra la maggiore presenza di viaggiatori domestici riservati agli spostamenti tra regioni o per vacanze interne.
Questa rete aeroportuale capillare permette di gestire la moltitudine di arrivi mantenendo livelli di accessibilità adeguati per varie aree del paese. La capacità di attrarre visitatori da mercati diversificati contribuisce a consolidare l’Italia come meta turistica diffusa sul territorio, bilanciando le presenze tra grandi mete urbane e località più piccole.
Le stime elaborano così un quadro chiaro: a pochi mesi dall’estate 2025, l’Italia si prepara ad accogliere milioni di turisti con epicentri riconosciuti ma con una presenza che interessa tutto il paese. Nei mesi successivi si capirà se la crescita confermata dai primi dati diventerà una nuova normalità per l’industria turistica italiana.