Dal 5 al 7 settembre 2025, la Valle del Bidente ospita per la prima volta la tappa romagnola di IT.A.CÀ, il Festival del Turismo Responsabile. L’evento coinvolge i comuni di Civitella, Galeata e Santa Sofia con esperienze immerse tra ambiente, tradizioni e comunità locali. La manifestazione punta a promuovere un modo di viaggiare lento e attento alla natura e alle radici culturali.
It.a.cà: il primo festival italiano dedicato al turismo responsabile
IT.A.CÀ nasce nel 2009 a Bologna grazie a Yoda aps, Nexus Emilia Romagna e Cospe onlus. Si tratta del primo e unico festival italiano che si concentra sul turismo responsabile, con un approccio che unisce rispetto per l’ambiente, valorizzazione delle comunità e nuove forme di turismo sostenibile. Il progetto ha saputo costruire nel tempo una rete ampia formata da oltre 700 realtà locali, nazionali e internazionali. Nel 2018 ha ricevuto un riconoscimento dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per il ruolo svolto nel proporre innovazioni applicabili al turismo etico senza dimenticare il rispetto del territorio. L’edizione 2025 si basa sul tema “Custodire il futuro – Dalle scelte di oggi il volto del domani”, invitando a riflettere sulle conseguenze delle azioni singole e collettive nell’ottica di un turismo più consapevole.
Il festival punta a un turismo che va oltre la semplice visita: suggerisce percorsi che mettono in risalto il rapporto fra uomo e natura, a partire dalla conoscenza diretta di piante, storie e tradizioni dei luoghi. La scelta di portare IT.A.CÀ per la prima volta in Valle del Bidente riconosce il valore di territori meno frequentati dal turismo di massa, ma che conservano ambienti naturali e identità culturali importanti. Il festival mette in campo un’offerta varia di attività per diverse fasce d’età, nei centri urbani e nelle aree più selvagge dei comuni coinvolti. La coordinazione è affidata a Cim Onlus – Centro Studi Cooperazione Internazionale e Migrazione, che cura l’integrazione tra le proposte e il coinvolgimento delle comunità locali.
Valle del bidente tra natura, cultura e comunità: il contesto territoriale del festival
La Valle del Bidente, che si estende attraverso i comuni di Civitella, Galeata e Santa Sofia, rappresenta un territorio con un ricco patrimonio naturale e culturale. Luogo di importanti tradizioni legate all’agricoltura e alla vita montana, è poco conosciuto dal grande turismo ma molto apprezzato dagli amanti della natura e delle esperienze lente. Qui il festival offre l’occasione per scoprire sentieri storici, aree boschive e punti panoramici inaspettati.
Questi comuni ospitano da tempo eventi culturali che mettono al centro il rapporto tra ambiente e società, come il Festival di Vallata Osservo dedicato al cinema documentario ambientale e sociale. IT.A.CÀ amplia questo percorso, suggerendo un turismo in cui la comunità e il paesaggio si mostrano nei loro aspetti autentici, evitando gli effetti negativi dell’overtourism. L’area è caratterizzata da zone boschive estese, laghi come quello di Ridracoli e un patrimonio storico fatto di borghi e castelli che contribuiscono a creare un’atmosfera ideale per il turismo responsabile.
L’evento coinvolge diverse realtà associative, Pro loco e istituzioni che collaborano per realizzare un programma articolato di attività esperienziali e formative. Questa sinergia valorizza il tessuto locale, offrendo ai visitatori un confronto diretto con il territorio e le sue storie. La presenza di soggetti come Legambiente, Piccola Grande Italia, e Borghi Autentici rafforza il legame con la tutela ambientale e la promozione di un turismo che riconosce i diritti delle comunità ospitanti.
Le attività della tappa romagnola: tra trekking, laboratori e momenti di scoperta
Il programma del festival nella Valle del Bidente si sviluppa in tre giornate fitte di appuntamenti che si svolgono tra boschi, laghi, borghi e centri storici. Si parte venerdì 5 settembre a Civitella con “La via dei flussi”, un percorso di foraging e passeggiata botanica presso l’agriturismo Campo Rosso, che include anche un aperitivo a chilometro zero e un concerto di musica popolare. La giornata si completa con un incontro nella sala della Rocca che approfondisce il rapporto tra l’uomo e gli alberi, un tema ricorrente nella manifestazione.
Sabato 6 settembre sposta l’attenzione su Santa Sofia con il Tour de Bosc, una escursione lungo sentieri poco frequentati, e un laboratorio “Mani in pasta” che coinvolge grandi e piccoli nella preparazione di prodotti tradizionali. Sempre nella stessa giornata si svolge un’escursione in canoa sul lago di Ridracoli, un’occasione per scoprire l’area da una prospettiva diversa. La sera è dedicata all’osservazione astronomica con “Astro Trek” a partire dalle 19,30, integrando il paesaggio naturale con il cielo stellato.
Domenica 7 settembre si chiude al Castello di Cusercoli con una lezione di yoga e un bagno sonoro, attività pensate per un’immersione totale tra natura e ascolto dei suoni degli alberi. La mattina prevede una colazione e una camminata sulle colline organizzata dalla Pro loco. Nel pomeriggio, a Galeata, è in programma un trekking intitolato “Quel che il paesaggio ricorda” alle 16,30. Queste proposte, a numero chiuso con prenotazione obbligatoria, sono pensate per creare un rapporto più intenso e rispettoso con l’ambiente, stimolando attenzione, cura e partecipazione.
Le modalità di prenotazione riguardano il contatto diretto tramite telefono e mail . Questo contribuisce a garantire un’esperienza organizzata, evitando affollamenti e preservando l’integrità dei luoghi. L’insieme delle attività proposte testimonia un impegno concreto nel proporre un modo di viaggiare capace di valorizzare la lentezza e le qualità uniche di questi territori poco visibili nelle rotte tradizionali.
Il Festival IT.A.CÀ 2025 in Valle del Bidente mette un’attenzione particolare sul valore delle scelte quotidiane, con un invito a custodire il futuro attraverso un turismo che costruisca un legame forte tra persone e ambiente. Questa prima tappa in Romagna segna dunque un passo importante per far conoscere e rafforzare il tessuto culturale e naturale di una parte d’Italia ancora tutta da scoprire.