Pescara si prepara ad accogliere la 22esima edizione di “Lo Sport non va in Vacanza”, l’iniziativa che permette a centinaia di ragazzi dai 6 ai 14 anni di impegnarsi in attività sportive durante l’estate. L’iniziativa, organizzata dal Coni insieme all’assessorato allo Sport del Comune, si conferma una delle più importanti occasioni ludico-sportive sul territorio abruzzese per i giovani residenti in città. Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 19 maggio 2025, con una partecipazione che si prevede in crescita rispetto agli anni precedenti.
Modalità e requisiti per iscriversi a lo sport non va in vacanza 2025
Le famiglie interessate possono registrare i propri figli esclusivamente online attraverso il sito ufficiale del Comune di Pescara entro le ore 12 del 19 maggio 2025. Per completare l’iscrizione è necessario utilizzare l’accesso tramite SPID o carta d’identità elettronica, strumenti ormai diffusi per garantire l’identità digitale in tutta Italia. Il requisito indispensabile per iscrivere un bambino o una bambina è la residenza a Pescara.
Le quote per partecipare restano identiche a quelle della passata edizione: 160 euro per la frequenza negli impianti sportivi all’aperto e 200 euro per l’accesso alla piscina comunale. I posti per chi risiede in altri comuni della provincia saranno assegnati solo successivamente, se rimangono disponibilità dopo le iscrizioni dei residenti di Pescara.
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Il Comune ha riservato anche dieci posti per minorenni in condizioni economiche disagiate. Questi spazi specifici sono assegnati attraverso la segnalazione dei servizi sociali cittadini, per garantire maggior inclusione e sostegno alle famiglie che ne hanno bisogno. Questa scelta riflette la vocazione sociale del progetto, che punta ad abbattere barriere economiche e offrire una chance di svago e movimento ai ragazzi che più ne hanno bisogno.
Impianti sportivi coinvolti e capacità di accoglienza
L’edizione 2025 di “Lo Sport non va in Vacanza” si articola su quattro impianti comunali, con diverse capacità organizzative. Lo stadio Adriatico “Giovanni Cornacchia” accoglierà fino a 350 bambini, rappresentando la principale struttura centrale. Il Complesso sportivo ex Gesuiti “Rocco Febo” dispone di un altro spazio di pari capienza, adatto per attività motorie e giochi all’aria aperta.
Nel quartiere Zanni, invece, il campo di calcio “Ettore D’Agostino” è pronto ad ospitare fino a 100 giovani sportivi, a patto che le iscrizioni superino una soglia minima di 50 partecipanti. Infine, la piscina provinciale di via Volta 15 potrà accogliere fino a 150 bambini; anche in questo caso la sua apertura dipenderà dal raggiungimento di almeno 50 iscrizioni.
Questi quattro poli sportivi coprono una buona parte della città, così da favorire una partecipazione comoda e ben distribuita sul territorio. L’uso di spazi all’aperto e la presenza di istruttori qualificati garantisce sicurezza e qualità nelle attività svolte durante l’estate.
Lo staff e il valore sociale e sportivo del progetto
Dietro l’organizzazione di questo evento c’è un gruppo di 53 istruttori certificati Coni, tutti diplomati all’Isef o laureati in Scienze Motorie. Il loro ruolo è fondamentale per seguire i ragazzi durante le attività quotidiane, assicurando un ambiente sereno e controllato. La collaborazione tra Comune, Coni e operatori rende possibile un’esperienza di qualità, che promuove lo sport come occasione di socialità e benessere.
L’assessore comunale allo Sport, Patrizia Martelli, ha sottolineato che il progetto si rivolge anche a bambini con disabilità o con bisogni speciali, riconoscendo l’importanza di garantire a tutti il diritto al gioco e alla scoperta di abilità motorie. Questo approccio rafforza l’aspetto inclusivo della manifestazione, che non vuole limitarsi a una semplice attività ludica ma a un’occasione di crescita e condivisione.
Il presidente del Coni provinciale, Antonello Passacantando, ha voluto rimarcare il valore dell’iniziativa per la regione abruzzese e per la città di Pescara. Ha espresso il desiderio di estendere il modello anche ad altre realtà locali, per diffondere la cultura dello sport e dell’accoglienza tra i più giovani.
Crescita degli iscritti e il significato per le famiglie e la comunità
Il delegato Coni della provincia di Pescara, Adamo Scurti, ha evidenziato la crescita progressiva del progetto: si è passati dai 300-400 partecipanti delle prime edizioni agli attuali circa mille iscritti. Questo trend indica non solo una risposta positiva da parte della comunità, ma anche una necessità delle famiglie di disporre di soluzioni concrete per l’estate.
“Lo Sport non va in Vacanza offre uno spazio in cui i ragazzi possono trascorrere le mattinate impegnati in attività salutari, seguendo un programma pensato per combinare divertimento e movimento.” L’iniziativa ha un doppio effetto: impegnare i giovani e alleggerire la gestione familiare durante i mesi estivi.
Il coordinamento dell’evento sarà curato da Marcella Rolandi e Tiziana Carducci, nominate per garantire il regolare svolgimento delle attività. La continuità di questo progetto, giunto alla ventiduesima edizione, dimostra una capacità di rispondere a esigenze concrete, consolidandosi come un punto di riferimento nell’estate di Pescara.