Intesa Sanpaolo ha annunciato un nuovo impegno finanziario di 10 miliardi di euro dedicati alle filiere agroalimentari italiane, con un’attenzione specifica al settore vitivinicolo. Questa iniziativa fa parte di un piano più ampio da 410 miliardi di euro, finalizzato al supporto delle attività collegate al Pnrr . La decisione è stata comunicata durante la prima tappa della manifestazione Agri-Talk, tenutasi a Firenze nel 2025, un evento che mira a favorire il dialogo e lo sviluppo nel comparto agroalimentare nazionale.
Focus sulle filiere agroalimentari e l’importanza per l’economia italiana
Il pacchetto da 10 miliardi di euro si concentra su filiere che rappresentano uno dei pilastri dell’economia italiana. Nel 2024, infatti, queste produzioni hanno generato un valore aggiunto complessivo di circa 81 miliardi di euro. Di questi, 44 miliardi sono attribuibili direttamente all’attività agricola, mentre i restanti 37 miliardi derivano dalle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco. L’agroalimentare incide per il 4,1% del valore totale dell’economia nazionale, segno della sua rilevanza nel tessuto produttivo e sociale.
La Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, ha promosso questa iniziativa attraverso la sua Direzione Agribusiness, presente capillarmente sul territorio con un approccio che supporta le necessità di imprese di varia dimensione e tipologia producer. Il settore agroalimentare italiano ha mostrato una crescente capacità di valorizzare prodotti tipici e tradizioni radicate, offrendo però anche spazio a innovazione e nuove strategie produttive necessarie per adattarsi ai cambiamenti globali.
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Sostegno mirato al comparto vitivinicolo e nuove strategie
All’interno dei 10 miliardi stanziati, un fondo di 1,5 miliardi di euro è destinato esclusivamente alla filiera vitivinicola. Questo segmento assume un ruolo centrale nell’insieme delle produzioni agricole per la sua capacità di coniugare tradizione e mercato globale. Il sostegno finanziario punta a rafforzare investimenti, aumentare la competitività e innovare le modalità di produzione e commercializzazione.
Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha evidenziato come sia necessario elaborare strumenti e strategie in risposta a nuove sfide: il cambiamento climatico, l’evoluzione delle abitudini di consumo e l’introduzione di nuove tecnologie. Le risorse messe a disposizione vogliono garantire un supporto concreto che permetta alle imprese di mantenere e consolidare la propria posizione, sia sul mercato interno che all’estero.
Negli ultimi cinque anni, dal 2020 al 2025, la banca ha erogato oltre 11 miliardi di euro a imprese agricole e alimentari, dimostrando una conoscenza approfondita del settore e una presenza strutturata in grado di accompagnare ogni fase produttiva. Le competenze messe a disposizione riguardano non solo il finanziamento ma anche l’assistenza tecnica e la consulenza specialistica.
L’iniziativa agri-talk come piattaforma di confronto e sviluppo
Agri-Talk, evento lanciato da Intesa Sanpaolo, si configura come uno spazio di dialogo fra operatori, istituzioni e comunità locale. La prima tappa si è svolta a Firenze nel 2025, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di esperienze e di idee nella filiera agroalimentare. Queste giornate intendono favorire anche la diffusione di nuove soluzioni e modalità di intervento per sostenere l’intero comparto.
L’iniziativa rispecchia un modello di azione che parte dal territorio per arrivare a definire linee guida e interventi strategici a livello nazionale. Questo approccio mira a intercettare le esigenze reali delle imprese e a progettare soluzioni finalizzate a migliorare la qualità produttiva, il rispetto ambientale e l’accesso ai mercati. La presenza di Intesa Sanpaolo, con la sua forte rete territoriale, facilita una gestione capillare degli investimenti e un dialogo diretto con gli operatori locali.
Nel quadro delle risorse stanziate, il programma si inserisce nelle azioni previste dal Pnrr, collegando così il sostegno finanziario a obiettivi di sostenibilità, innovazione e resilienza delle filiere produttive italiane. Ciò fa emergere un’attenzione crescente verso le dinamiche di sviluppo agricole, determinanti per l’identità e l’economia del paese.