La recente erogazione del bonus pool alla rete commerciale di una banca a Siena ha scatenato malcontento tra molti lavoratori. Diversi dipendenti, sia quelli che non hanno ricevuto alcun premio, sia coloro che l’hanno avuto ma lo hanno giudicato insufficiente, hanno espresso critiche. Le rappresentanze sindacali della zona hanno quindi chiesto una revisione delle modalità di assegnazione del salario incentivante, sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla correttezza del sistema adottato.
Le criticità emerse nella distribuzione del bonus pool
Nei giorni subito dopo la distribuzione del premio, sono arrivate segnalazioni diffuse riguardo a insoddisfazioni nel personale. Alcuni colleghi non hanno ottenuto alcun riconoscimento pur avendo contribuito agli obiettivi dell’azienda. Altri invece hanno ricevuto un incentivo, ma lo hanno giudicato troppo modesto rispetto ai risultati raggiunti. Da parte sindacale, si è evidenziato che le regole di distribuzione sono risultate, in molti casi, basate su criteri discrezionali. Questo ha generato una sensazione di iniquità tra i lavoratori, portando a richieste di modifiche sostanziali.
Malcontento sulle modalità di assegnazione
Il malcontento non riguarda soltanto gli importi, ma anche il metodo con cui è stato deciso chi ricevesse o meno il bonus. Le fasce di dipendenti che si sono fermate poco prima del raggiungimento degli obiettivi assegnati alle proprie filiali sono rimaste escluse, eppure avrebbero potuto ottenere una quota del premio. Sarebbe stato possibile distribuire una parte del bonus anche a queste filiali, attenuando così le lamentele e riconoscendo quantomeno l’impegno dimostrato durante gran parte dell’anno lavorativo.
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Impatto dei cambiamenti nelle filiali e delle assegnazioni clienti sul riconoscimento economico
Un ulteriore elemento che ha complicato la definizione del premio riguarda la gestione dei clienti SB durante l’anno. Per circa un terzo dell’anno, la clientela di questa categoria è stata seguita direttamente dalle filiali, ma successivamente è stata assegnata a un’altra filiera commerciale. Questa situazione ha alterato i parametri per la valutazione delle performance e, di fatto, ha reso difficile per le filiali misurare il proprio apporto agli obiettivi programmati.
Difficoltà derivanti da obiettivi non comunicati
Tale situazione spiega parte del dissenso registrato, soprattutto considerando il fatto che gli obiettivi per l’anno in corso non sono ancora stati comunicati. Senza questi riferimenti precisi, il secondo semestre diventa ancora più complicato da affrontare, soprattutto a ridosso del periodo di ferie e della prevista riorganizzazione del modello Premium.
Dubbi sul sistema incentivante adottato dalla banca
L’assenza di regole chiare e definite ha sollevato una domanda importante tra i dipendenti e sindacati: il sistema di incentivo in vigore risponde davvero alle esigenze della banca e motiva i lavoratori a lungo termine? Le richieste avanzate mirano a ottenere una maggiore chiarezza sulle procedure adottate e a evitare disparità che, oltre a creare malumori, rischiano di compromettere l’impegno futuro del personale.
Il sindacato sottolinea l’urgenza che la banca presenti regole trasparenti, tracciabili e sostenibili per l’erogazione dei premi legati a obiettivi di budget. Questo dovrebbe avvenire rispettando le normative vigenti, soprattutto quelle riferite ai contest interni, evitando disparità e scelte arbitrarie che hanno contraddistinto anche recenti situazioni come lo stage formativo relativo alla protezione vita.
Richieste delle rappresentanze sindacali e condizioni per un sistema premiante trasparente
Le rappresentanze sindacali di Siena e provincia hanno evidenziato come i lavoratori meritino un sistema di incentivazione fondato su criteri chiari, equi e oggettivi. Il riconoscimento economico non dovrebbe essere motivo di divisioni o incomprensioni, ma uno strumento che gratifica l’impegno e aiuta a costruire motivazione per le sfide future.
Accanto a questo, gli addetti auspicano una definizione tempestiva e precisa degli obiettivi annuali, così da potersi organizzare adeguatamente di fronte ai cambiamenti imminenti nella struttura commerciale. Solo così sarà possibile evitare nuovi episodi di scontento legati a premi giudicati troppo bassi o assegnati in modo discutibile.
L’attenzione alle esigenze dei lavoratori resta una priorità anche in vista del periodo di riorganizzazione, quando la rete commerciale dovrà affrontare condizioni di lavoro complessive più complesse. In assenza di segnali concreti da parte dell’azienda, il malumore potrebbe aumentare, con possibili ripercussioni sulla produttività e sul clima aziendale.
Siena, 6 giugno 2025
Le RSA di Siena e provincia