Nel cuore della provincia Bat si è tenuto un incontro decisivo per il futuro del turismo locale, durante il quale è stata discussa la creazione della prima Destination Management Organization . L’evento ha visto la partecipazione di amministratori, operatori e tecnici, tutti concentrati sull’idea di superare la gestione frammentata del territorio per costruire un coordinamento capace di valorizzare le risorse culturali e ambientali. Questa iniziativa si lega al desiderio di rilanciare un’identità turistica comune e riconoscibile che possa favorire lo sviluppo economico e culturale dell’area.
Partecipanti e obiettivi dell’incontro istituzionale
La sala consiliare della Provincia Bat ha accolto rappresentanti dei comuni di Trani, Andria, Barletta e Trinitapoli, insieme al vicepresidente della Provincia Pasquale De Noia e l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane. All’incontro hanno preso parte anche Assoturismo Confesercenti, la sede provinciale della Confesercenti Bat e la società Just Good Tourism, impegnata nello studio e nella promozione turistica della regione. L’obiettivo primario è stato quello di discutere come creare una governance turistica condivisa, capace di coordinare i servizi e gestire in modo integrato le attrazioni, superando le divisioni amministrative attuali.
Durante la giornata di studio denominata “Costa Sveva”, si è lavorato sulla creazione di una DMO che possa fare da cabina di regia per il settore turistico. La struttura dovrebbe intercettare flussi di visitatori, migliorare l’accoglienza e progettare interventi mirati alla valorizzazione del patrimonio locale, che spazia dai castelli federiciani agli aspetti naturalistici e culturali. L’incontro ha evidenziato come la mancanza di un coordinamento complica la definizione di strategie comuni e indebolisce la capacità del territorio di proporsi in maniera efficace sul mercato turistico.
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Rilancio del marchio “puglia imperiale” e confronto sulle identità turistiche
Un tema centrale è stato il brand territoriale da adottare come simbolo unitario per il turismo della provincia. Molti presenti hanno espresso una preferenza chiara per il marchio “Puglia Imperiale”, che in passato aveva riscosso maggiore riconoscibilità e appeal rispetto a “Costa Sveva”, più recente e giudicato meno incisivo. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha messo in luce perplessità sull’efficacia comunicativa di quest’ultimo, sottolineando l’importanza di una gestione turistica professionale, lontana da interventi politici che dovrebbero limitarsi a sostenere progetti già definiti da specialisti.
L’assessore di Trinitapoli, Giovanni Landriscina, ha richiamato la necessità di creare alleanze tra comuni di diversa grandezza, per formare una massa critica in grado di attrarre investimenti e iniziative. Lo scopo è creare una rete capace di rafforzare la competitività dell’intero territorio. Anche Barletta, con l’assessore Oronzo Cilli, ha rivisto la propria posizione inizialmente scettica verso “Costa Sveva”, proponendo di lavorare invece su una DMO partecipata, che possa recuperare lo spirito del Patto Territoriale legato a “Puglia Imperiale”. Questi spunti ribadiscono l’urgenza di un’identità stabile che unisca e valorizzi le risorse locali attraverso una comunicazione coerente e condivisa.
Aspetti tecnici e finanziari della destination management organization
La parte tecnica dell’incontro ha puntato sulle modalità giuridiche per dare forma alla DMO. Giannini, intervenuto in modalità remota, ha illustrato la Fondazione in Partecipazione come la formula più adatta per coinvolgere pubbliche amministrazioni e soggetti privati in un progetto condiviso. Questa struttura permette di unire competenze diverse senza perdere di vista gli obiettivi comuni, favorendo una gestione collaborativa e sostenibile.
Sul piano economico, Mario Landriscina, coordinatore di Assoturismo, ha evidenziato la tassa di soggiorno come principale fonte di finanziamento per la futura DMO. A questa si affiancherebbero introiti provenienti dalla gestione della mobilità, dagli attrattori turistici, dalla vendita di merchandising e dalla costruzione di pacchetti turistici integrati. Landriscina ha citato la Provincia autonoma di Trento come esempio di riferimento per una governance ben coordinata, capace di valorizzare le risorse locali attraverso un sistema di finanziamento stabile e diversificato. Questa esperienza fornisce un modello concreto per la BAT, che si avvia a una riorganizzazione turistica ambiziosa.
Ruolo della provincia e impegni per la valorizzazione territoriale
Il vicepresidente Pasquale De Noia ha confermato l’appoggio della Provincia nel percorso di costituzione della DMO. Ha sottolineato come la valorizzazione dei Castelli Federiciani, insieme al patrimonio ambientale, rappresenti una delle priorità strategiche per attrarre visitatori e rafforzare il profilo turistico dell’area. Questi elementi culturali e naturali possono diventare motori di sviluppo, se inseriti in un progetto unitario e ben gestito. Il sostegno dell’ente provinciale è quindi fondamentale per superare le difficoltà legate alla frammentazione delle competenze e per assicurare risorse e coordinamento.
L’assessore regionale Gianfranco Lopane ha chiuso i lavori invitando tutti gli attori a mantenere vivo il confronto con un approccio pratico, evitando dispersioni e ritardi. Ha richiamato l’attenzione sull’opportunità storica rappresentata dalla DMO, capace di portare la provincia BAT a competere più efficacemente a livello nazionale e internazionale, passando dalla semplice promozione a una gestione complessiva e funzionale del turismo. Il messaggio finale ha ribadito la necessità di abbandonare localismi e di costruire un modello che rappresenti davvero l’intero territorio, garantendo continuità e visibilità anche fuori dai confini regionali.