iniziativa di Trieste per la pulizia dei fondali: rifiuti sommersi rimossi grazie alla mobilitazione della Lega Navale

iniziativa di Trieste per la pulizia dei fondali: rifiuti sommersi rimossi grazie alla mobilitazione della Lega Navale

Trieste ospita un evento della Lega Navale e Regione per rimuovere rifiuti sommersi, coinvolgendo cittadini di tutte le età e sottolineando che i detriti derivano da fenomeni naturali come la bora.
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A Trieste, la Lega Navale e la Regione hanno organizzato un evento di pulizia dei rifiuti sommersi per proteggere l’ecosistema marino, coinvolgendo cittadini di tutte le età e sottolineando che i detriti sono causati da fenomeni naturali, non da comportamenti umani. - Gaeta.it

La città di Trieste ha ospitato un evento dedicato alla rimozione dei rifiuti sommersi nel mare, organizzato dalla Lega Navale con il supporto della Regione. Questa operazione punta a tutelare l’ecosistema marino locale, coinvolgendo cittadini di ogni età nella cura delle acque e dei fondali. L’assessore regionale Fabio Scoccimarro ha sottolineato come i pochi detriti raccolti non siano causa delle attività nautiche, ma il risultato di fenomeni naturali come la bora e altre condizioni meteorologiche estreme.

L’impegno della regione trieste per la tutela ambientale e la pulizia dei fondali marini

L’assessore Fabio Scoccimarro ha ribadito l’attenzione della Regione verso le iniziative di salvaguardia ambientale. L’attività proprio di oggi si inserisce in una serie di interventi concreti per mantenere puliti il mare e le coste. Non si tratta solo di una raccolta episodica, ma di un processo continuamente sostenuto. La Regione punta a coinvolgere i cittadini, in particolare le nuove generazioni, per accrescere la consapevolezza sull’importanza di salvaguardare la natura e i mari.

Una sensibilità condivisa su più fronti

Ha spiegato che l’obiettivo è diffondere una sensibilità diffusa sull’argomento, lavorando su tutti i fronti, dai bambini scolarizzati fino agli adulti che frequentano il territorio marittimo. L’idea è che ciascuno possa fare la sua parte nella cura del mare, in modo che la zona costiera dove si trova Trieste rimanga un esempio di qualità e pulizia.

Fenomeni naturali alla base della presenza di rifiuti nei fondali, non l’inciviltà degli utenti del mare

Nel corso dell’iniziativa, l’assessore ha voluto chiarire un punto importante. I rifiuti ritrovati nei fondali non derivano dall’incuria di chi naviga o pratica attività balneari, bensì dagli effetti del tempo, in particolare dalla bora, vento tipico di queste zone, e da altre condizioni atmosferiche avverse. Questi fenomeni portano materiali contaminanti a depositarsi sotto la superficie marina.

Distinguere cause naturali da comportamenti umani

Questa osservazione aiuta a distinguere tra cause naturali e comportamenti umani, evitando di accusare ingiustamente chi frequenta il mare. Si vuole piuttosto spostare l’attenzione sulle necessità di monitorare e intervenire per prevenire che questi rifiuti danneggino l’ambiente marino e la salute delle acque triestine, oggi tra le più pulite d’Italia.

Coinvolgere la comunità: dalle scuole agli adulti per un mare più pulito

L’evento organizzato dalla Lega Navale rappresenta anche un momento di educazione ambientale. I partecipanti, dai più piccoli ai più grandi, hanno potuto confrontarsi con l’importanza della raccolta e con le azioni utili per mantenere il mare pulito. L’assessore Scoccimarro ha sottolineato che l’auspicio è trasformare questa esperienza in un’abitudine per tutti.

Dalla pratica alla cultura comune

La pratica della tutela del fondale marino dovrebbe diventare parte della cultura comune, un modo per migliorare la qualità del mare e dell’ambiente circostante. Anche se la situazione oggi è considerata buona, il lavoro di prevenzione deve continuare per raggiungere livelli ancora più elevati di pulizia e sicurezza.

Nel corso delle prossime stagioni, simili iniziative contribuiranno a mantenere alta l’attenzione sul tema, moltiplicando la partecipazione della popolazione. Così Trieste può proseguire nella sua strada verso acque limpide e fondali liberi da detriti, grazie alla collaborazione tra enti pubblici, associazioni e cittadini.

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