Indagini in corso sul telefono del minore accusato di violenza su una bambina e diffusione dei video

Indagini In Corso Sul Telefono

Indagini sul telefono del minore coinvolto in violenza e diffusione video - Gaeta.it

Elisabetta Cina

15 Settembre 2025

Un ragazzo di 14 anni, insieme a un 18enne di Sulmona, è al centro di un’inchiesta per presunte violenze ai danni di una bambina di 12 anni. Le accuse includono anche la diffusione di video delle violenze attraverso gruppi WhatsApp. Il caso ha suscitato forte attenzione per le modalità e la giovane età delle persone coinvolte.

Il minore nega le accuse e si attendono accertamenti tecnici sul telefono

Venerdì mattina sono previste le verifiche peritali sul telefono del ragazzo di 14 anni. Questi accertamenti serviranno a stabilire se sul dispositivo esistano prove materiali, come video o messaggi, che confermino le accuse. Intanto, il minore ha respinto con fermezza ogni accusa riguardo ai rapporti sessuali con la bambina e all’esistenza stessa dei filmati incriminati. La difesa, affidata all’avvocato Alessandro Margiotta, punta proprio su questo aspetto per chiarire la posizione del ragazzo.

Questi accertamenti saranno fondamentali per capire se emergano elementi concreti a supporto della ricostruzione fatta dalla procura o se invece sussistano dubbi sull’effettiva responsabilità del minore. Il contenuto del telefono potrà fornire informazioni decisive sull’eventuale diffusione di materiale video attraverso i social o app di messaggistica.

Il contesto dell’indagine e le accuse rivolte ai due giovani

La vicenda riguarda due giovani: un 14enne e un 18enne originario di Sulmona, entrambi indagati per aver violentato per circa due anni una bambina di 12 anni. Inoltre, sarebbero accusati di avere diffuso filmati delle presunte violenze in gruppi WhatsApp, un elemento che ha ampliato l’indagine e acceso l’interesse pubblico.

I fatti contestati si svolgerebbero nell’arco di un periodo prolungato, fatto che implica un’attenzione particolare da parte degli inquirenti nell’acquisire tutti gli elementi utili per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. Le modalità di diffusione dei video, attraverso canali di messaggistica istantanea molto utilizzati tra i giovani, hanno inoltre messo in evidenza diverse problematiche legate alla tutela delle vittime e alla sorveglianza online.

La presenza di una vittima di appena 12 anni e la durata delle presunte violenze rappresentano aspetti sensibili che attirano l’intervento delle autorità competenti. La gestione del caso coinvolge aspetti delicati, tra cui la tutela dei minori, la privacy e le implicazioni penali legate alla circolazione di materiale video a contenuto grave.

Il ruolo della difesa e gli sviluppi imminenti delle indagini

L’avvocato Margiotta ha sottolineato che il ragazzo non ha mai ammesso le accuse e ha negato i rapporti sessuali con la bambina, così come l’esistenza di video relativi ai fatti contestati. Questa strategia difensiva punta a mettere in discussione la validità delle prove e la corrispondenza delle accuse con la realtà.

Le prossime ore saranno decisive per comprendere se il materiale che verrà estratto dal telefono del minore potrà chiarire o complicare ulteriormente la posizione degli indagati. La perizia tecnica dovrà essere svolta con attenzione per garantire la correttezza del procedimento e salvaguardare i diritti di tutte le parti coinvolte, specialmente della vittima.

In attesa dei risultati del perito, gli inquirenti continueranno a raccogliere altri elementi probatori che possano fornire ulteriori chiarimenti sulle circostanze del caso. L’evoluzione dell’indagine sarà attentamente seguita dalle autorità competenti, tenendo conto della delicatezza dei soggetti coinvolti e delle gravi accuse in gioco.