Indagato per omicidio ha ottenuto di nascosto 863mila euro di tax credit per un film nel 2020

Indagato per omicidio ha ottenuto di nascosto 863mila euro di tax credit per un film nel 2020

Il coinvolgimento di Francis Kaufmann, indagato per omicidio, in un caso di finanziamento pubblico da oltre 860mila euro tramite tax credit per il film “Stelle della notte” solleva dubbi sulla trasparenza e i controlli nel settore cinema italiano.
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Il coinvolgimento di Francis Kaufmann, indagato per omicidio, in un caso di finanziamento pubblico irregolare al cinema tramite tax credit ha sollevato polemiche sulla trasparenza e i controlli nella gestione dei fondi destinati al settore culturale italiano. - Gaeta.it

Il coinvolgimento di Francis Kaufmann, indagato per l’omicidio di una donna e di una bambina di 11 mesi, in un caso legato a un finanziamento pubblico per il cinema sta creando sconcerto e proteste. L’uomo avrebbe ricevuto, attraverso una società sotto indagine, oltre 860mila euro di tax credit nel 2020 per il film “Stelle della notte”. Questa scoperta mette sotto accusa la gestione delle risorse destinate al settore cinematografico, che già in passato aveva mostrato diverse falle e casi di cattiva amministrazione.

Il caso di francis kaufmann e il legame con il finanziamento pubblico

Francis Kaufmann è al centro di un’inchiesta giudiziaria per l’omicidio di madre e figlia trovate senza vita nel parco di Villa Pamphili a roma. L’indagine ha portato a galla un particolare inquietante: una società collegata a Kaufmann, o meglio alla sua identità artistica Rexal Ford, ha ricevuto un tax credit pari a 863.000 euro nel 2020 per la produzione del film “Stelle della notte”. Kaufmann, con lo pseudonimo Rexal Ford, appare come regista dell’opera.

Questa cifra, erogata tramite un incentivo fiscale previsto per sostenere il cinema italiano, ha acceso una polemica sulla correttezza dei controlli e delle verifiche che dovrebbero garantire che i fondi pubblici finiscano davvero a progetti legittimi e persone senza macchia. Nel caso specifico, la presenza di un indagato per reati gravi aumenta il clamore su questa vicenda, mettendo sotto accusa la trasparenza di questi meccanismi.

Non a caso, le autorità competenti stanno approfondendo le circostanze che hanno permesso che questi fondi venissero concessi, mentre in parallelo si procede con le indagini penali per il crimine che ha sconvolto roma. Il nodo resta il sistema di assegnazione dei tax credit: come è stato possibile che un produttore con un passato oscuro benefici di un incentivo così consistente?

La reazione del ministro della cultura al caso kaufmann

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, non ha perso tempo e ha commentato duramente la vicenda legata a Kaufmann e ai finanziamenti pubblici. Per lui, questo episodio è la conferma di un “sistema di distrazioni imperdonabili” che affligge il meccanismo dei tax credit fin dai governi precedenti. Giuli ha sottolineato che l’esecutivo attuale si impegna a evitare che casi simili tornino a verificar­si.

L’attenzione del ministro si concentra soprattutto sulla necessità di rivedere i criteri e i controlli per la concessione e l’erogazione dei fondi pubblici destinati al cinema. “Non permetteremo più che questi fatti accadano”, ha detto, riferendosi a episodi come quello di Kaufmann, che sfruttano un meccanismo nato per sostenere la cultura ma che rischia di diventare veicolo di abusi.

Le parole di Giuli rispecchiano un clima di allerta crescente presso il ministero, che si trova a gestire il delicato equilibrio tra promozione artistica e rigore amministrativo. Il caso di “Stelle della notte” evidenzia come il sistema di tax credit non abbia retto a un controllo attento, aprendo la strada a un uso improprio di fondi pubblici.

Il funzionamento e le criticità dei tax credit per il cinema in italia

Il tax credit è una forma di incentivo fiscale pensata per aiutare le produzioni cinematografiche e audiovisive a coprire parte delle spese. In Italia, questa misura ha preso piede a partire dagli anni 2000 e ha assunto un ruolo centrale nel sostegno al settore culturale. Tuttavia, la gestione di questi fondi ha spesso sollevato dubbi sulla trasparenza e sulla correttezza delle procedure.

Gli importi concessi possono raggiungere cifre elevate, specialmente per produzioni maggiori, con l’obiettivo di attirare investimenti e favorire il lavoro nel panorama artistico nazionale. Nonostante l’intento, i casi di abuso si sono moltiplicati, generando indignazione tra operatori e pubblico. Spesso mancano controlli puntuali sul reale coinvolgimento delle persone e delle società beneficiarie, aprendo così spazio a situazioni anomale.

Nel caso di Kaufmann, il presupposto che un regista con un profilo compromesso abbia ottenuto più di 860mila euro per una produzione mette in evidenza fallimenti clamorosi nella verifica dei soggetti che richiedono il beneficio. Chi dovrebbe vigilare sugli aspetti legali e morali legati all’assegnazione dei tax credit sembra non aver colto segnali di rischio.

Proposte e criticità emerse

Alcuni esperti hanno da tempo segnalato questa debolezza del sistema. Occorre trovare un bilanciamento tra semplificazioni burocratiche necessarie e garanzie minime sul profilo dei soggetti finanziati. Senza un cambiamento strutturale il rischio è di alimentare sprechi e contribuire a macchiare la reputazione del settore culturale in Italia.

Impatto e sviluppi futuri sulla gestione dei fondi pubblici per il cinema

Il caso di Francis Kaufmann ha già provocato reazioni sul piano politico e amministrativo. Diversi esponenti del governo hanno annunciato l’avvio di verifiche più stringenti sulla documentazione e sulla reale attività di chi richiede i tax credit. Ci sono stati segnali chiari di una volontà di affrontare questa situazione per evitare episodi analoghi.

Tra le proposte sul tavolo spicca l’innalzamento dei requisiti di ammissibilità, controlli più frequenti e approfonditi sull’identità e sui precedenti dei beneficiari. Si valuta anche l’introduzione di una commissione indipendente che verifichi periodicamente le erogazioni legate al cinema, con potere di bloccare fondi in presenza di irregolarità.

Parallelamente, si sta lavorando per diffondere una cultura della responsabilità tra i produttori e gli operatori del settore. Senza rinunciare all’obiettivo di sostenere la creatività italiana, le istituzioni puntano a garantire che i soldi pubblici finanzino solo progetti puliti e trasparenti.

Le indagini su Kaufmann sono ancora in corso e la vicenda non si esaurisce con la cronaca di due omicidi gravissimi. Porta con sé una ferita aperta nel modo in cui vengono assegnate le risorse culturali, con ricadute che coinvolgono l’intera comunità artistica e i cittadini che attendono trasparenza dalle istituzioni.

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