Un’interrogazione parlamentare ha messo in luce la carenza di personale all’interno del carcere di Vasto e le misure adottate dal Governo Meloni per affrontare questa problematica. Da tempo, la situazione si presentava critica, con un numero di agenti insufficiente a garantire la sicurezza e il corretto funzionamento del penitenziario. La risposta dell’esecutivo segnala un cambiamento netto rispetto alle scelte dei governi di centrosinistra, puntando a rafforzare l’approccio rispetto alle esigenze del sistema carcerario italiano, in particolare in Abruzzo.
Le recenti assunzioni al carcere di Vasto
Nella Casa Lavoro di Vasto, a luglio 2023, sono state assegnate 10 nuove unità di agenti assistenti, che si sommano alle 6 già reclutate in precedenza. Questa iniziativa mira a risolvere le carenze di organico che hanno causato disagi agli agenti in servizio. È importante notare che il reclutamento non si limita solo agli agenti, ma si estende anche al ruolo di sovrintendenti, con un concorso interno in corso per aumentare il numero di sovrintendenti attivi. L’amministrazione ha già destinato 5 nuove unità in questa categoria, testimoniando un impegno concreto nella gestione delle risorse umane all’interno dell’istituto penitenziario.
La situazione è ulteriormente migliorata con l’inizio del 184º corso di formazione per allievi agenti, avviato il 22 luglio scorso. La formazione è prevista per concludersi nei prossimi mesi, con l’intenzione di prendere in considerazione le esigenze specifiche del carcere di Vasto al momento dell’assegnazione dei nuovi agenti. L’accrescimento della forza lavoro è visto come un passo fondamentale per garantire condizioni di lavoro più sicure e più dignitose per il personale in servizio.
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Formazione e concorsi in atto
Oltre all’assunzione di nuovi agenti, il Governo ha avviato varie procedure di formazione per diverse figure professionali all’interno del carcere. Ancora attivo, il concorso per ispettori con un corso di formazione che è iniziato a maggio del 2024, punta a colmare i vuoti di organico richiesti dal sistema. Sono previsti 411 posti e la chiusura dell’iter formativo è attesa per giugno, segnalando un piano ben strutturato per rafforzare il personale del carcere.
Questi sforzi rappresentano una risposta diretta alle necessità di miglioramento delle condizioni lavorative nel carcere di Vasto, dove gli agenti hanno dovuto affrontare, fino ad ora, una situazione difficile e precaria. Grazie all’impegno del sottosegretario Andrea Delmastro, il Governo ha avviato una serie di assunzioni e percorsi di formazione necessari a garantire una gestione più efficace delle risorse umane.
Problemi infrastrutturali da affrontare
Oltre alla questione dell’organico, un altro tema che richiede attenzione è l’allacciamento alla rete fognaria del carcere. Il Governo ha chiarito che questa problematica non è di competenza del Ministero della Giustizia, ma del Comune di Vasto. Il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, ha chiamato in causa il sindaco Francesco Menna, esortandolo a intervenire affinché si possano risolvere le questioni infrastrutturali che affliggono il penitenziario. La collaborazione tra enti locali e istituzioni centrali è essenziale per garantire che le condizioni operative del carcere possano migliorare, in modo da offrire sia ai detenuti che al personale un ambiente più adeguato.
Queste misure e interventi segnano una cambiamento significativo nella gestione del sistema penitenziario italiano, con particolare attenzione al carcere di Vasto, dove si stanno compiendo sforzi concreti per superare le difficoltà accumulate nel tempo. Rimane ora fondamentale seguire l’evoluzione di queste iniziative e il loro impatto sulla vita quotidiana degli agenti di Polizia penitenziaria.