Il museo delle scienze di Trento ha completato la prima consegna di biglietti raccolti grazie a donazioni di visitatori, aziende e sponsor. L’iniziativa rende possibile l’ingresso al museo a persone con difficoltà economiche, attraverso un meccanismo di solidarietà sostenuto da acquisti diretti e il 5×1000. L’obiettivo è coinvolgere il tessuto sociale locale per ampliare l’accesso alla cultura come strumento di inclusione.
La raccolta e la distribuzione dei biglietti destinati alle associazioni sociali
Il meccanismo di raccolta ha permesso di ottenere più di 200 biglietti, ai quali si sommano altri 58 per l’attrazione Maxi Ooh!, superando i due terzi della richiesta totale avanzata dalle associazioni del territorio che si occupano delle fragilità economiche. Questi biglietti sono stati raccolti da visitatori che hanno acquistato l’ingresso al museo, da utenti online e attraverso donazioni legate al 5×1000.
I biglietti raccolti oggi sono stati consegnati a dieci associazioni selezionate tramite bando. Ciascuna realtà ha ricevuto un quantitativo proporzionato alle richieste presentate, e si occuperà di distribuirli rispettando la riservatezza dei beneficiari. Tra le associazioni coinvolte figurano Villa S. Ignazio, Trentino solidale, Punto d’incontro, Gioco degli specchi, Centro Astalli e Caritas diocesana, tutte impegnate nel supporto a persone in condizione di povertà.
Leggi anche:
Due fasi di raccolta ulteriori
Il referente del progetto, Alessandro Zen, spiega che questo primo risultato rappresenta una tappa iniziale. È prevista una seconda fase di raccolta durante l’estate e una terza entro la fine del 2025, con l’intenzione di soddisfare integralmente la domanda di biglietti proveniente dal territorio.
Il ruolo del muse tra cultura e welfare sociale secondo la direzione
Massimo Bernardi, direttore del muse, sottolinea come questa iniziativa rifletta l’impegno pubblico del museo verso il welfare culturale. La cultura viene vista come elemento centrale delle politiche sociali, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’articolo 9 della Costituzione italiana che riconosce la cultura come diritto fondamentale.
Il progetto si inserisce in una strategia di collaborazione tra enti culturali e sociali, creata per integrare i servizi sociali di base già presenti sul territorio. Bernardi evidenzia l’importanza della rete costruita nel tempo, che mette in connessione chi promuove la cultura con chi assiste le persone in difficoltà.
Un modello di museo inclusivo
Il muse presenta così un modello in cui il museo diventa uno spazio non solo per la fruizione di contenuti scientifici e artistici, ma anche per sostenere lo sviluppo individuale e collettivo attraverso l’accessibilità e la partecipazione.
Le associazioni beneficiarie e il lavoro sul territorio
Le dieci associazioni che hanno ricevuto i biglietti si occupano, ciascuna con una specifica missione, di accompagnare persone e famiglie in situazioni di disagio economico. Villa S. Ignazio offre supporto a diverse categorie fragili; Trentino solidale coordina iniziative di inclusione; Punto d’incontro e Gioco degli specchi lavorano principalmente con minori e famiglie; Centro Astalli si dedica in parte a migranti; Caritas diocesana interviene con aiuti materiali e sociali a varie fasce della popolazione.
Queste organizzazioni garantiranno che i biglietti arrivino a chi veramente ha bisogno, senza diffondere dati sensibili dei beneficiari. La distribuzione mira a facilitare l’accesso al museo come occasione per collegare cultura e benessere sociale.
Tutti i soggetti coinvolti hanno indicato in fase di domanda le reali necessità, permettendo una ripartizione equa e mirata. L’iniziativa mette in risalto il legame tra istituzioni culturali e mondo del terzo settore, chiamate a collaborare per migliorare la vita di molte persone.
L’impegno del museo e delle associazioni prosegue, con nuove tappe di raccolta e distribuzione per allargare il progetto e raggiungere un numero crescente di cittadini in condizione di povertà, confermando la cultura come risorsa accessibile anche per chi vive situazioni difficili.