Incontro tra Luigi d’Eramo e Zhu Weidong per rafforzare relazioni agricole Italia-Cina

Incontro tra Luigi d’Eramo e Zhu Weidong per rafforzare relazioni agricole Italia-Cina

Il sottosegretario Luigi d’Eramo e il vice ministro Zhu Weidong rafforzano la cooperazione agricola tra Italia e Cina, puntando su transizione verde, sviluppo sostenibile, vitivinicolo, indicazioni geografiche protette e superamento delle barriere commerciali.
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Il sottosegretario italiano Luigi d’Eramo e il vice ministro cinese Zhu Weidong hanno discusso a Roma nuove opportunità di cooperazione agricola, focalizzandosi su sostenibilità, indicazioni geografiche, vitivinicolo e superamento delle barriere commerciali su carni italiane. - Gaeta.it

Il recente incontro tra il sottosegretario italiano Luigi d’Eramo e il vice ministro cinese Zhu Weidong ha aperto nuovi scenari per la cooperazione agricola tra i due Paesi. La discussione si è concentrata su temi chiave come la transizione verde, lo sviluppo sostenibile e le opportunità nel settore vitivinicolo e delle indicazioni geografiche protette. Le parti hanno inoltre affrontato questioni legate agli scambi commerciali e alle barre imposte su carni italiane.

L’incontro ufficiale tra il sottosegretario luigi d’eramo e il vice ministro zhu weidong

Il 24 luglio 2025, presso il ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste a Roma, Luigi d’Eramo ha ricevuto Zhu Weidong, vice ministro dell’Ufficio del Gruppo Direttivo Centrale per gli Affari rurali cinese. L’appuntamento ha rappresentato un’occasione formale per rafforzare il dialogo istituzionale bilaterale. Il confronto ha riguardato soprattutto lo scambio di esperienze e metodi per accompagnare la transizione verso un’agricoltura più verde e sostenibile nei due Paesi.

Nel corso dell’incontro, le delegazioni hanno analizzato le possibilità di collaborazione per azioni concrete su sviluppo agricolo rispettoso dell’ambiente. Le discussioni hanno favorito anche il confronto su politiche e strumenti per supportare i produttori locali in un contesto internazionale in mutamento. L’iniziativa punta a creare un modello di partnership che possa bilanciare crescita economica, tutela ambientale e rispetto delle tradizioni agricole.

Focus su indicazioni geografiche, vitivinicolo e scambi commerciali

Tra i temi emersi spiccano le Indicazioni Geografiche di origine italiana, particolarmente rilevanti per valorizzare prodotti tipici e territorialità. D’Eramo e Zhu Weidong hanno concordato sull’importanza di rafforzare la cooperazione in questo ambito. Il settore vitivinicolo, simbolo della qualità made in Italy nel mondo, è stato posto al centro dei programmi di collaborazione futura, con l’obiettivo di incrementare l’export e promuovere scambi più trasparenti e regolamentati.

I dati sugli scambi commerciali tra Italia e Cina in ambito agricolo mostrano segnali di incremento, confermando l’interesse reciproco verso un mercato che può offrirsi in modo più ampio e selettivo. D’Eramo ha chiesto condizioni migliori per l’accesso ai prodotti italiani di elevata qualità, soprattutto quelli tutelati da DOP e IGP, così da garantire una concorrenza equa e trasparente. La discussione ha incluso anche le normative doganali e i requisiti sanitari che influenzano il commercio.

Problematiche relative alle carni suine e bovine italiane sul mercato cinese

Il dialogo ha approfondito le difficoltà incontrate dalle esportazioni di carni suine e bovine italiane verso la Cina soprattutto dopo le restrizioni adottate nel 2022. Le limitazioni erano state imposte a seguito della comparsa di malattie come la peste suina africana e la blue tongue, condizioni che hanno sollevato preoccupazioni sanitarie a Pechino. Questi divieti hanno inciso pesantemente sugli scambi bilaterali, creando un clima di incertezza per produttori e distributori italiani.

La trattativa ha tracciato anche linee per superare le barriere sanitarie attraverso controlli condivisi e scambi informativi mirati. Entrambe le delegazioni hanno sottolineato la necessità di mantenere vivo il confronto tecnico e istituzionale per prevenire blocchi improvvisi e stabilire protocolli efficaci di sicurezza alimentare. L’obiettivo comune resta quello di tutelare la salute pubblica senza compromettere i rapporti economici e l’export agroalimentare italiano verso il mercato cinese.

Prospettive future per la cooperazione agricola tra italia e cina

I rappresentanti di Roma e Pechino si sono impegnati a intensificare le iniziative congiunte in campo agricolo. La strategia prevede lo sviluppo di partenariati che migliorino la sostenibilità delle produzioni, la trasparenza nei processi di commercializzazione e la promozione di prodotti certificati. La collaborazione dovrebbe anche favorire nuovi canali di mercato e facilitare la circolazione di know-how tecnico e normativo.

Resta centrale il ruolo dei prodotti certificati DOP e IGP, elementi chiave per confermare l’autenticità e la qualità del made in Italy nei mercati internazionali. Entrambe le parti hanno manifestato l’intenzione di lavorare insieme su questi fronti, superando interrogativi e barriere che limitano lo scambio. Il confronto avvenuto al Masaf si configura come un passo importante per consolidare un rapporto dal potenziale economico rilevante, con attenzione ai valori ambientali e sanitari condivisi dagli interlocutori.

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