La scuola di via dei Tirreni a Marina di Cerveteri ha ospitato un evento intenso dedicato alla memoria della strage di Capaci. Oltre 200 studenti si sono riuniti in palestra per ascoltare la testimonianza diretta di Angelo Corbo, agente di scorta e sopravvissuto all’attentato del 1992. L’iniziativa, promossa dall’associazione Libera, ha coinvolto istituzioni locali e giovani, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza sul valore della legalità e della memoria storica.
Il ruolo del sindaco elena gubetti e l’impegno della città di cerveteri
Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha partecipato all’incontro portando il saluto ufficiale della città e sottolineando la rilevanza di iniziative di questo tipo per le scuole locali. Ha ricordato quanto la memoria debba essere considerata un impegno quotidiano, qualcosa che può radicarsi nelle nuove generazioni solo tramite momenti di confronto diretto come questo. La sua presenza ha dato valore istituzionale al dialogo tra il testimone della strage e gli studenti.
Gubetti ha richiamato la necessità di trasmettere il rispetto delle regole e del senso dello Stato fin dall’infanzia e ha lodato l’attività di Libera come strumento concreto di educazione alla legalità. Ha invitato i ragazzi a portare avanti questo patrimonio di conoscenza e responsabilità civile anche fuori dall’ambito scolastico, per fare della lotta alle mafie un obiettivo comune.
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La testimonianza di angelo corbo: un racconto diretto dalla strage di capaci
Angelo Corbo è uno dei pochi che ha vissuto in prima persona la drammatica giornata del 23 maggio 1992, quando il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta furono colpiti da un attentato mafioso sull’autostrada tra Palermo e l’aeroporto. Parlando agli studenti di Marina di Cerveteri, ha descritto quei momenti con una lucidità che ha commosso l’intera palestra. Il racconto non si è limitato agli aspetti tecnici dell’attentato, ma ha avuto un tono personale, fatto di ricordi, dolore e resistenza.
Corbo ha risposto alle domande dei ragazzi, che hanno mostrato interesse per il valore del coraggio civile e la forza della memoria. Ha spiegato quanto la testimonianza diretta possa fungere da monito per preservare i principi dello Stato di diritto contro le infiltrazioni criminali. La sua presenza ha dato voce a una tragedia che ha segnato un’intera generazione e continua a incidere sulla storia italiana.
Il coinvolgimento della scuola e dell’associazione libera nella promozione della legalità
L’evento ha visto la collaborazione tra l’Istituto comprensivo Marina di Cerveteri e Libera, associazione nota per il contrasto della criminalità organizzata sul territorio italiano. La dirigente Angela Esposito e la coordinatrice Loredana Cairone hanno contribuito all’organizzazione, coordinando gli studenti affinché l’incontro potesse svolgersi in un clima di attenzione e partecipazione.
Libera, da sempre impegnata nel mantenere viva la memoria delle vittime di mafia e nel diffondere valori civici, ha così offerto un’opportunità concreta a studenti di scuola media di entrare in contatto con un pezzo cruciale della storia recente italiana. L’azione si inquadra nell’ambito delle attività educative che mirano a trasferire contenuti difficili ma fondamentali, dando spazio anche all’interazione diretta tra pubblico giovane e testimoni di fatti storici.
Lo scambio avvenuto questa mattina a Marina di Cerveteri rappresenta un tassello importante nella diffusione della cultura della legalità. Le parole di Angelo Corbo, insieme all’attenzione di autorità e studenti, hanno creato un momento di partecipazione collettiva che invita a mantenere sempre vivo il ricordo e l’impegno contro ogni forma di criminalità organizzata.