Un incontro si è svolto a Roma il 14 maggio 2025 presso il ministero del turismo, coinvolgendo il ministro Daniela Santanchè, rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, ABI, APSP e alcune tra le principali associazioni di categoria. L’obiettivo era fare il punto sulla gestione e l’applicazione della tassazione agevolata riguardante le mance, soprattutto a fronte delle novità tecnologiche legate ai pagamenti digitali. La misura, pensata per favorire i lavoratori della filiera dei servizi, sta mostrando risultati rilevanti a livello economico e occupazionale.
Aggiornamento tecnico sui pos per la gestione delle mance digitali
Durante l’incontro si è discusso dell’adeguamento dei POS, strumento chiave per facilitare l’utilizzo della tassazione agevolata sulle mance erogate tramite pagamento elettronico. L’analisi aggiornata dell’ABI evidenzia che oltre l’80% dei dispositivi in uso è già abilitato a gestire questa tipologia di transazione. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, l’attivazione del servizio richiede solo una semplice richiesta da parte degli esercenti, senza la necessità di sostituire apparecchi o effettuare aggiornamenti complicati.
Il ruolo della digitalizzazione
Quest’attenzione alla digitalizzazione risponde alla necessità di semplificare le procedure per i lavoratori e i datori di lavoro coinvolti, agevolando l’incremento effettivo di reddito legato alle mance. L’adeguamento degli strumenti di pagamento crea infatti un sistema più trasparente e tracciabile, che tutela i diritti dei dipendenti e facilita la corretta applicazione delle agevolazioni fiscali. Lo stato attuale evidenzia come la diffusione tecnologica sia un fattore chiave per consolidare questa pratica nei servizi alla persona e all’ospitalità.
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Questioni normative relative ai lavoratori somministrati
Altro tema centrale affrontato riguarda la normativa che regola la tassazione agevolata sulle mance per i lavoratori somministrati. Questi ultimi, impiegati attraverso agenzie interinali o contratti a termine, vivono una situazione particolare che richiede ulteriori chiarimenti sull’applicazione delle agevolazioni fiscali.
Le associazioni di categoria e i rappresentanti hanno ribadito la necessità di un’interpretazione più chiara e condivisa per tutelare questi lavoratori, spesso marginalizzati rispetto a colleghi a tempo indeterminato. La complessità di questa platea necessita di interventi normativi più precisi o di linee guida ufficiali che definiscano i criteri per l’inclusione nella misura.
Questo punto è cruciale non solo per equità, ma anche per evitare contenziosi e garantire la corretta distribuzione dei vantaggi fiscali. Solo attraverso un quadro normativo definito, si potrà assicurare una piena applicazione delle norme e un effettivo beneficio per ogni categoria di lavoratori del comparto servizi.
Impatto economico e occupazionale del decreto sulle mance
I risultati finora osservati sulla tassazione agevolata delle mance sono stati al centro degli interventi, con un consenso generale sulle performance registrate. Secondo dati diffusi da Unioncamere e dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, aggiornati a maggio 2025, il settore dei servizi registra un +20,4% di entrate rispetto al periodo precedente e una crescita della domanda di lavoro pari al 10,4%.
Crescita salariale e incentivo alle mance regolarizzate
Questi dati confermano un aumento salariale per molti lavoratori del comparto, collegato anche all’incentivo delle mance regolarizzate e tassate in modo agevolato. La misura ha inciso positivamente sul reddito, fornendo un impulso sia alla crescita economica sia all’occupazione.
Il ministro Santanchè ha sottolineato il ruolo attivo del ministero nel sostenere i cambiamenti che favoriscono una filiera più solida e trasparente. L’attenzione si concentra sul consolidamento di pratiche che rafforzino il reddito dei lavoratori e incentivino la regolarità nei pagamenti, elementi fondamentali per il futuro del settore turistico e dei servizi in Italia.