Un uomo di 49 anni di Genova è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, per un incidente avvenuto il 2 giugno 2023 nella galleria “Vallegrande” di Moneglia. La sua guida contromano e il sorpasso di una colonna di veicoli fermi a un semaforo rosso hanno provocato un impatto frontale fatale per una passeggera e gravi lesioni per il conducente della moto. La vicenda, oltre alla pena detentiva, ha portato alla sospensione della patente e a una causa civile per il risarcimento dei danni. Di seguito tutti i dettagli dell’accaduto e le reazioni coinvolte.
Ricostruzione della dinamica dell’incidente vallegrande
L’incidente si è verificato nel pomeriggio del 2 giugno 2023, all’interno della galleria “Vallegrande” a Moneglia, sulla strada statale ligure. Secondo le testimonianze raccolte e le registrazioni video delle telecamere installate lungo la carreggiata, un’auto Skoda Rapid condotta da un 49enne genovese ha superato una fila di sette veicoli fermi al semaforo rosso, imboccando la galleria contromano.
L’auto ha percorso circa dieci minuti dopo che il semaforo era diventato rosso, sorpassando in modo illecito e pericoloso più veicoli. All’interno della galleria, il conducente della Skoda si è trovato di fronte una moto Honda guidata da Maurizio Talo, con a bordo come passeggera Simona Tolini, entrambi residenti in provincia di Genova. Il sopraggiungere contromano ha reso inevitabile un frontale violento.
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Simona Tolini, di 54 anni, è deceduta dopo i tentativi di rianimazione sul posto. Maurizio Talo, trasportato con l’elicottero del 118 all’ospedale Cisanello di Pisa, ha riportato ferite gravi con serie conseguenze a lungo termine. La gravità dell’impatto e il comportamento del conducente dell’auto sono stati elementi fondamentali nelle decisioni giudiziarie successive.
Sentenza e sanzioni del tribunale di genova
Il processo penale, celebrato presso il tribunale di Genova, si è concluso con la condanna dell’uomo a due anni di reclusione, pena sospesa. La giudice Alice Serra ha deciso anche la sospensione della patente di guida come sanzione accessoria, per il grave comportamento che ha portato alla perdita di vite umane. Il giudizio si è basato sulle ricostruzioni ufficiali e sulle prove video che non lasciano margini a dubbi sull’accaduto.
La sentenza ha stabilito il nesso diretto tra il passaggio contromano del conducente e le conseguenze drammatiche per i motociclisti. Si è tenuto inoltre conto della pericolosità del sorpasso effettuato su veicoli fermi in colonna al semaforo rosso, una manovra proibita e che ha creato un serio pericolo per gli altri utenti sulla strada. La condanna riflette quindi la gravità della negligenza al volante.
Cause civili e le reazioni famigliari
I parenti di Simona Tolini, assistiti da Giesse Risarcimento Danni, hanno intrapreso una causa civile per ottenere un risarcimento per la perdita subita. Il gruppo Giesse si occupa di assistere i familiari coinvolti in incidenti stradali gravi o mortali, fornendo supporto legale e scientifico. La vicenda ha toccato profondamente i familiari, che hanno manifestato dolore e delusione, specialmente per la mancanza di scuse da parte del conduttore dell’auto.
Il fratello di Simona si è costituito parte civile nel procedimento penale con l’ausilio dell’avvocato Davide Bisio. Il loro coinvolgimento mira a far emergere tutte le responsabilità e a ottenere giustizia anche sul piano civile. La perdita improvvisa della sorella ha lasciato un segno indelebile, aggravato dalla natura dell’incidente e dal comportamento del responsabile.
Cronologia e dettagli tecnici forniti dagli investigatori
Il racconto dei fatti raccolti da Giesse Chiavari, in particolare da Ivan Marinangeli, chiarisce gli orari e i momenti dell’accaduto. Alle 15:15:01 del 2 giugno, la moto con a bordo Maurizio Talo e Simona Tolini ha attraversato regolarmente la galleria di Sestri Levante al verde. Un minuto e quaranta secondi dopo, l’auto Skoda Rapid ha superato la colonna di auto ferme al rosso poco prima della galleria Monteleone di Moneglia.
Il rosso del semaforo era già attivo da dieci minuti quando la Skoda ha oltrepassato la fila, dimostrando un comportamento imprudente. La moto, che procedeva nel corretto senso di marcia, non ha potuto evitare la collisione all’interno della successiva galleria Vallegrande. La violenza dello scontro ha causato la morte immediata di Simona, mentre Maurizio è stato trasportato in condizioni critiche.
I video delle telecamere sono risultate decisive per confermare la traiettoria del veicolo e l’irregolarità della guida, elementi fondamentali per la sentenza e il procedimento civile. La sequenza cronologica dei fatti ha messo in evidenza come il sorpasso pericoloso, effettuato in condizioni proibitive, ha condotto a conseguenze tragiche.