Un incidente ha interrotto la mattinata di un gruppo di ragazzi impegnati in un’escursione nei boschi attorno al rifugio di Valprato Soana. Durante un’attività ricreativa del campo estivo Don Gianpiero, un giovane di 16 anni è caduto riportando ferite serie. Il soccorso è scattato subito, con l’elicottero che ha trasferito il ragazzo a Torino. Anche una bambina di 11 anni coinvolta nella caduta è stata portata in ospedale per precauzione. L’episodio ha acceso il dibattito sulla sicurezza nei campi estivi in ambienti montani.
I fatti: cosa è successo a valprato soana
Lunedì 28 luglio 2025 intorno alle 10.30, un gruppo di partecipanti al campo Don Gianpiero stava svolgendo un’escursione nei pressi del rifugio situato a Valprato Soana, nel parco nazionale del Gran Paradiso. Improvvisamente, un ragazzo di 16 anni è precipitato da un punto del sentiero. La caduta ha causato un trauma cranico e una lesione alla spalla. Assieme a lui, una bambina di 11 anni è rimasta coinvolta nello stesso incidente, ma ha riportato solo traumi lievi.
L’area dove si è verificato l’incidente non è particolarmente difficile dal punto di vista escursionistico, trattandosi di un tratto boschivo. Tuttavia, l’umidità della notte aveva reso il terreno scivoloso, contribuendo alla dinamica dell’accaduto. Le condizioni del sedicenne sono risultate subito serie, benché fosse cosciente al momento dei soccorsi.
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Le famiglie dei ragazzi sono state avvertite rapidamente e, al momento, entrambi i giovani sono stabili nelle loro condizioni di salute. L’incidente ha messo in luce l’importanza di attenzione e preparazione anche sui percorsi considerati meno impegnativi.
Soccorsi immediati e condizioni dei feriti
L’intervento dei soccorritori e il trasporto in elisoccorso
Subito dopo la caduta è scattato l’allarme. I primi a raggiungere i ragazzi sono stati i volontari della Croce Rossa di Cuorgné, presenti nelle vicinanze. Successivamente, sono arrivati i tecnici del Soccorso alpino e speleologico piemontese, esperti nella gestione di incidenti in territori montuosi impervi.
La complessità del luogo e la gravità del trauma hanno richiesto l’attivazione dell’elisoccorso regionale. L’elicottero è intervenuto con personale medico a bordo per fornire assistenza in loco. Dopo una prima stabilizzazione, il sedicenne è stato trasportato d’urgenza al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino, struttura specializzata nel trattamento di traumi di alta complessità.
La bambina coinvolta, pur avendo ferite meno gravi, è stata portata anch’essa in elicottero all’ospedale Regina Margherita di Torino per esami approfonditi. Questa decisione ha l’obiettivo di escludere eventuali complicazioni e garantire un monitoraggio adeguato.
L’azione rapida e coordinata dei soccorritori ha evitato conseguenze peggiori e ha garantito a entrambi i ragazzi una tempestiva e appropriata assistenza medica in situazioni difficili.
Il campo estivo don gianpiero e le implicazioni per la sicurezza in montagna
Il campo estivo Don Gianpiero attira ogni anno decine di partecipanti da tutto il territorio regionale. Il programma prevede passeggiate, attività all’aperto e momenti educativi a contatto con la natura. È noto per la sua attenzione all’aspetto educativo e al godimento dell’ambiente montano.
L’incidente di lunedì ha messo in evidenza i rischi connessi anche a percorsi considerati semplici. Il terreno scivoloso ha provocato un grave episodio, pur senza condizioni meteo avverse particolari. Molte famiglie hanno manifestato preoccupazione per la gestione della sicurezza sui sentieri utilizzati.
La crescita dei campi estivi in quota, favorita dall’esigenza di allontanarsi dalle temperature elevate delle città, comporta inevitabilmente anche una maggiore attenzione nei confronti della preparazione degli accompagnatori e del controllo dei percorsi.
Proprio per questo, gli organizzatori del campo Don Gianpiero hanno deciso di rivedere immediatamente i percorsi utilizzati nelle escursioni. L’obiettivo è ridurre ogni possibile situazione a rischio garantendo un controllo più stretto durante le attività.
Nuovi protocolli e percorsi
Valprato soana e la gestione delle emergenze in un’area naturale protetta
Valprato Soana si trova nel cuore del parco nazionale del Gran Paradiso, un’area protetta frequentata da numerosi turisti e gruppi educativi. I paesaggi montani e i boschi offrono un contesto ideale per attività all’aria aperta, ma richiedono anche strumenti adeguati per affrontare emergenze in ambienti impervi.
Il soccorso alpino piemontese e la Croce Rossa di Cuorgné hanno dimostrato la capacità di intervenire in modo rapido e coordinato. Questi interventi sono fondamentali per minimizzare i rischi e gestire situazioni potenzialmente pericolose per chi si trova a svolgere attività in alta quota.
Le istituzioni locali stanno valutando ulteriori misure per migliorare la sicurezza nelle escursioni e per fornire indicazioni più precise agli organizzatori di eventi e campi estivi. L’obiettivo è coniugare la possibilità di vivere la natura con il controllo dei pericoli.
L’episodio di luglio indica che tra i protagonisti dell’ospitalità in montagna è ancora necessario mantenere un livello alto di attenzione e formazione, vista la frequenza crescente di partecipanti alle attività educative in ambiente naturale.
La sicurezza come priorità
La reazione delle famiglie e i prossimi passi per il campo estivo
Dopo l’incidente, la tensione si è diffusa tra gli altri partecipanti al campo estivo Don Gianpiero. I ragazzi sono rimasti scossi, così come lo staff organizzativo, che per ora non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Fonti vicine all’organizzazione hanno dichiarato che i percorsi e le attività programmate nel prosieguo del campo saranno oggetto di una revisione immediata. Queste modifiche mirano a garantire misure più rigide di sicurezza, evitando rischi evitabili.
Il clima tra le famiglie resta di preoccupazione, ma anche di fiducia nella serietà delle misure adottate dopo il soccorso rapido e puntuale ricevuto dai giovani. Nel frattempo, le autorità sanitarie e di protezione civile proseguiranno con accertamenti sull’incidente per chiarire ogni dettaglio e migliorare i protocolli di sicurezza.
Il caso evidenzia quanto sia delicata la gestione di attività in ambienti naturali, specie quando coinvolgono giovani. La pronta risposta dei soccorsi e il controllo delle condizioni di salute dei ragazzi mostrano però che il sistema è in grado di agire efficacemente anche nelle situazioni più complicate.