Due partecipanti al raid motonautico Pavia-Venezia sono rimasti feriti in un incidente sul fiume Po, nel tratto di Torricella di Sissa, provincia di Parma. La gara, tra le più antiche d’acque interne, ha visto il rovesciamento di un’imbarcazione poco prima delle 16, con conseguente trasporto d’urgenza del pilota e copilota all’ospedale di Parma tramite elisoccorso. Le condizioni dei feriti variano dalla media gravità a quella critica, mentre i soccorsi sono partiti quasi subito da parte della nautica locale.
La dinamica dell’incidente sul fiume po a torricella di sissa
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di un giorno recente, poco prima delle 16, nelle acque del Po a Torricella di Sissa, località nel comune di Sissa Trecasali, nella bassa parmense. L’imbarcazione impegnata nella gara si è rovesciata durante la navigazione lungo il percorso, causando il ferimento del pilota e del copilota. Immediati sono stati i soccorsi, con la presenza dei soci della nautica di Torricella di Sissa che sono intervenuti per primi, garantendo assistenza e mettendo in sicurezza l’area. La loro rapidità nell’approcciare la situazione ha consentito di stabilizzare le condizioni dei due occupanti in attesa dell’elisoccorso.
Dettaglio del trasporto in elisoccorso
Il trasporto con elicottero verso l’ospedale di Parma è stato necessario a causa della gravità dell’incidente. Il pilota è stato classificato in codice due, il che indica una situazione di media priorità medica; il copilota, invece, di 71 anni, è stato valutato in codice tre, riservato ai casi più gravi, ed è stato ricoverato in rianimazione per stabilizzazione. Non sono ancora state diffuse ulteriori informazioni sulle cause precise del rovesciamento, ma le condizioni della corrente nel Po e la velocità dell’imbarcazione potrebbero aver contribuito all’incidente.
Leggi anche:
Il raid pavia-venezia, storia e caratteristiche della competizione
Il raid Pavia-Venezia è una gara di motonautica nata nel 1929, che si snoda su un percorso di 413 chilometri partendo da Pavia, sul fiume Ticino, toccando il fiume Po e terminando nella laguna di Venezia. Si tratta della più antica e lunga competizione motonautica in acque interne a livello mondiale. L’evento richiama partecipanti da diverse nazioni, appassionati di questa disciplina che richiede resistenza e abilità nella navigazione su fiumi e canali.
Percorso e aspetti ambientali
L’itinerario attraversa diversi paesaggi e piccoli centri abitati, rendendo la gara non solo una prova sportiva ma anche un’occasione per conoscere il territorio fluviale italiano, con tutte le sue caratteristiche ambientali. La natura del percorso, che si sviluppa su fiumi e canali, aumenta i rischi durante la competizione, soprattutto nelle zone dove la corrente può essere più insidiosa o dove possono verificarsi ostacoli naturali o artificiali. Per questo motivo, la sicurezza dei partecipanti resta una priorità, con squadre di soccorso e sistemi di emergenza sempre pronti a intervenire.
L’intervento dei soccorsi e la gestione dell’emergenza
Il primo intervento è stato effettuato dai soci della nautica di Torricella di Sissa, presenti sul luogo per supportare le attività del raid. La loro rapida risposta ha permesso di contenere la situazione e prestare le prime cure ai feriti. I soccorritori hanno garantito la stabilità degli occupanti della barca mentre attendevano l’arrivo dell’elisoccorso, un mezzo indispensabile vista la posizione e la gravità del caso.
L’intervento dell’elisoccorso ha permesso il trasferimento immediato al presidio ospedaliero più vicino, quello di Parma, dove i medici hanno potuto intervenire tempestivamente. Il pilota e il copilota sono stati sottoposti a controlli medici approfonditi, con particolare attenzione per il secondo, che si trova in rianimazione per le condizioni critiche in cui è stato trasportato. Le autorità sanitarie e gli organizzatori del raid stanno ancora monitorando la situazione per garantire che si possa intervenire con tutte le risorse necessarie.
Impatto dell’incidente sulla competizione e sulla sicurezza durante le gare fluviali
Questo rovesciamento pone l’attenzione sulle condizioni di sicurezza durante gare di lunga distanza come il raid Pavia-Venezia, dove la navigazione si svolge su fiumi con correnti variabili e ostacoli naturali. La lunghezza del percorso, superiore ai 400 chilometri tra Pavia e Venezia, espone i partecipanti a numerose difficoltà di guida, che possono provocare incidenti anche gravi come quello avvenuto nelle ultime ore.
L’episodio richiama a una maggiore attenzione nei protocolli di sicurezza, sia da parte degli organizzatori che dei piloti. Sono indispensabili controlli accurati delle imbarcazioni e un monitoraggio costante delle condizioni del fiume prima e durante la competizione. Le squadre di soccorso devono essere pronte a intervenire rapidamente, come è avvenuto in questo caso, per ridurre al minimo le conseguenze di eventuali incidenti sulla salute dei partecipanti. Nel frattempo, la gara, anche se rallentata dalle circostanze, continua a rappresentare una prova fisica e tecnica impegnativa lungo i corsi d’acqua italiani.