Questa mattina, intorno alle 8, un incidente ha coinvolto un ormeggiatore romano di 56 anni al porto di Civitavecchia. Durante la fase di ormeggio della nave Aya M alla banchina 33, un cavo di ormeggio si è improvvisamente strappato, colpendo il lavoratore al volto e provocandogli ferite gravi. L’uomo è stato trasportato d’urgenza prima al vicino ospedale San Paolo e poi elitrasportato al policlinico Gemelli di Roma.
Il momento dell’incidente al porto di civitavecchia: cosa è successo alla banchina 33
L’ormeggiatore era impegnato con i colleghi nell’ancoraggio delle cime della nave Aya M, uno degli ultimi passaggi necessari per assicurare la nave alla banchina 33. Secondo la ricostruzione, il cavo ha ceduto infatti durante questa fase cruciale. Probabilmente la cima, già danneggiata in precedenza, si è spezzata all’improvviso. Il cavo ha prima toccato terra, dove ha perso parte della forza, prima di impattare contro il volto dell’operatore portuale. Il colpo ha provocato lesioni evidenti a naso e mandibola.
Un intervento tempestivo
I presenti sono intervenuti rapidamente e l’ormeggiatore è stato subito soccorso. Sono state attivate le procedure per il trasporto in codice rosso all’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Sulla base della gravità delle ferite, è stato disposto il trasferimento immediato con eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma, struttura con maggiore capacità per gestire il trauma.
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Le condizioni del lavoratore e il trasporto sanitario di emergenza
L’uomo, residente a Roma e di 56 anni, è giunto al San Paolo in condizioni serie, con ferite al viso che richiedevano un intervento specialistico. I medici hanno deciso il ricovero in una struttura più attrezzata per la gestione di traumi di questo tipo. Il volo in eliambulanza verso Roma è partito poco dopo, garantendo un trasferimento rapido e sicuro.
Il trattamento al policlinico gemelli
Nel policlinico Gemelli il paziente è stato affidato a un’équipe medica specializzata. L’intervento ha riguardato le lesioni al naso e alla mandibola, parti del corpo colpite direttamente dallo strappo del cavo. Al momento non sono stati diffusi dettagli sulle condizioni attuali, ma la mobilitazione dei soccorsi e il ricorso al trasferimento in eliambulanza indicano una situazione seria.
La reazione delle autorità locali e l’attenzione sulla sicurezza nei porti
Il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, ha rilasciato una dichiarazione subito dopo l’incidente, esprimendo vicinanza al lavoratore e ai suoi familiari. Ha sottolineato l’importanza di mantenere condizioni di lavoro sicure all’interno del porto, che rappresenta un ambiente con alti rischi di incidente. Il primo cittadino ha evidenziato la necessità di una collaborazione costante tra istituzioni ed enti competenti per intensificare i controlli e le misure di prevenzione destinati a proteggere chi lavora in questo settore.
Sicurezza sul lavoro nei porti
Il messaggio arriva in un momento in cui la sicurezza sul lavoro nei contesti portuali è sempre più al centro del dibattito, vista la complessità delle operazioni e la presenza di strumenti e attrezzature potenzialmente pericolose. L’incidente al porto di Civitavecchia riporta l’attenzione su queste condizioni e sollecita interventi concreti per evitare casi simili.