Venerdì 13 giugno un incidente in volo ha coinvolto due elicotteri ultraleggeri nel territorio di Dobbiaco, provincia di Bolzano. Il contatto tra i due velivoli ha provocato la caduta di uno, causando la morte del pilota, mentre l’altro è riuscito a eseguire un atterraggio di emergenza. Lo stesso giorno si è verificato un altro schianto aereo nei pressi di Verona, che ha provocato due feriti gravi ma stabili.
Incidenza e soccorsi dopo l’impatto sopra dobbiaco
L’impatto è avvenuto a mezzogiorno nella zona di Santa Maria di Dobbiaco, nota per la vicinanza alle Tre Cime di Lavaredo, meta di escursionisti appassionati. I due elicotteri stavano volando in formazione procedendo dall’estero verso l’Italia. Da una prima ricostruzione delle autorità, si sarebbero toccati in volo, provocando la perdita di controllo di uno dei due che è caduto sul monte Rota. L’altro pilota è riuscito a far atterrare il proprio mezzo, senza riportare conseguenze.
Le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente: sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, il soccorso alpino e la guardia di finanza. Questi ultimi hanno aperto un’indagine per capire nei dettagli come si sia verificato il contatto e cosa abbia scatenato lo schianto. La zona impervia in alta montagna ha reso complicata l’azione degli operatori, che hanno lavorato per recuperare i resti del velivolo e portare a termine la missione.
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La vittima: uwe werner e le circostanze dell’incidente
Il pilota che ha perso la vita si chiamava Uwe Werner, un tedesco di 59 anni, unico a bordo del velivolo precipitato. Werner era esperto di voli ultraleggeri e si trovava in quel momento in fase di transito dal suo paese verso una destinazione italiana. Le autorità hanno escluso la presenza di altri passeggeri sul velivolo caduto.
La morte di Werner ha sollevato l’attenzione sui rischi dei voli in formazione su terreni montuosi, dove le correnti e la visibilità possono variare rapidamente. Oltre all’intervento sanitario, i soccorritori hanno dovuto affrontare le difficoltà di muoversi in un ambiente ostile, mantenendo alto il livello di sicurezza per non provocare altri incidenti durante il recupero.
Le indagini sono in corso. Gli inquirenti stanno esaminando i parametri tecnici dei due elicotteri, le comunicazioni fra i piloti e le condizioni meteo per ricostruire lo scenario completo. Anche la manutenzione dei mezzi sarà controllata per vedere se ci siano stati guasti meccanici.
Schianto aereo nel veronese paralizza il traffico del brennero
Sempre il 13 giugno, intorno alle 11, è avvenuto un altro incidente aereo abbastanza vicino al confine tra Veneto e Trentino. Un velivolo, di cui non sono state rese note ancora le generalità, è caduto nei pressi della ferrovia tra Peri e Dolcè, in provincia di Verona. La presenza dei binari ferroviari complicava la situazione sul posto, causando rallentamenti e blocchi del traffico sul Brennero.
Due persone sono rimaste ferite in questo evento. Sono state trasportate in codice rosso all’ospedale Borgo Trento di Verona, dove le loro condizioni sono considerate stabili e non in pericolo immediato. Le autorità locali hanno avviato gli accertamenti per definire le cause dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.
Problematiche di gestione e coordinamento
Questo episodio mostra quanto sia delicata la gestione del traffico aereo in aree dove la rete di trasporti terrestri è intensa. La vicinanza ai binari ferroviari ha richiesto una coordinazione fra più enti per garantire la sicurezza e il regolare ripristino dei collegamenti.
Gli accertamenti andranno avanti nelle prossime settimane. L’obiettivo è capire se ci siano similitudini con l’incidente sulle Dolomiti o se si tratta di eventi indipendenti dovuti a fattori diversi. Entrambi i casi riflettono la necessità di monitoraggi e procedure precise durante il volo di piccoli velivoli in zone complesse e trafficate.