Incertezza sul futuro del consorzio mozzarella di bufala campana dop: rischio stop certificazione a campania

Incertezza sul futuro del consorzio mozzarella di bufala campana dop: rischio stop certificazione a campania

La filiera della mozzarella di bufala campana dop rischia blocchi a causa dell’incertezza sulla conferma del Dqa come ente di certificazione, con impatti su produzione, commercio e economia agricola campana.
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La filiera della mozzarella di bufala campana DOP è in crisi per l’incertezza sulla conferma dell’ente di certificazione, fondamentale per garantire qualità e autenticità, con rischi per produzione, commercio ed economia locale. - Gaeta.it

La filiera della mozzarella di bufala campana dop vive un momento di incertezza. A poche settimane dalla scadenza dell’incarico triennale affidato al Dqa – dipartimento qualità agroalimentare srl, l’ente che controlla la produzione e la tracciabilità, il consorzio responsabile non ha ancora scelto se confermare o sostituire l’organismo di certificazione. Questa situazione rischia di bloccare la commercializzazione di un prodotto molto importante per l’agricoltura campana e per tutta l’economia legata alla mozzarella.

Il ruolo cruciale dell’ente di certificazione nella filiera dop

La mozzarella di bufala campana dop deve rispettare regole molto rigide per mantenere la sua denominazione di origine protetta. L’ente di certificazione ha il compito di verificare ogni fase, dalla produzione del latte alla trasformazione fino alla vendita, per garantire l’autenticità e la qualità del prodotto. Dal 2011, questo ruolo è affidato al dqa che ha controllato circa 55 milioni di chilogrammi di mozzarella ogni anno. Senza un organismo riconosciuto, non sarebbe possibile certificare la provenienza e la conformità del prodotto, con possibili ripercussioni sul mercato nazionale e internazionale.

Il ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha inviato a maggio una nota ufficiale al consorzio, chiedendo di decidere rapidamente il futuro dell’incarico. L’attuale autorizzazione scade tra poche settimane e la mancanza di una scelta chiara metterebbe in crisi l’intera filiera produttiva, con conseguenze negative dure da gestire per tutti gli attori coinvolti, dai singoli allevatori ai caseifici.

Criticità attuali della produzione di mozzarella di bufala campana

Negli ultimi tempi la produzione si è stabilizzata intorno ai 55 milioni di chilogrammi annui, un dato significativo per il settore. Rimangono però problemi legati all’eccesso di latte congelato accumulato, arrivato a 70 milioni di chili a maggio. Questo surplus pesa sull’economia degli allevatori e può incidere su qualità e prezzi del prodotto finale. La situazione rende ancora più urgente una gestione chiara e definita della filiera certificata.

Confagricoltura campania ha sottolineato come lo stallo decisionale danneggi non solo la produzione, ma rischi di mettere in difficoltà la commercializzazione. Gli operatori attendono risposte concrete e senza ulteriori ritardi per evitare blocchi o rallentamenti nella vendita della mozzarella dop. Il tema riguarda la stabilità economica di un comparto che dà lavoro a molte imprese e garantisce una fetta importante dell’export alimentare campano.

Le richieste di confagricoltura campania al consorzio e al ministero

Secondo confagricoltura campania, confermare l’incarico al dqa sarebbe la soluzione più coerente, visto il lavoro svolto fino ad oggi. Se invece fosse necessario un cambio, l’invito è di procedere senza esitazioni scegliendo un altro organismo tra quelli accreditati da accredia e riconosciuti ufficialmente dal ministero. L’obiettivo è evitare incertezze che potrebbero compromettere l’immissione sul mercato della mozzarella dop.

L’organizzazione rappresenta gli interessi degli allevatori e dei caseifici che dipendono dalla stabilità di questa certificazione. Il consiglio direttivo del consorzio è chiamato a una scelta urgente. Lo stesso ministero ha segnalato la situazione con la sua comunicazione ufficiale, sollecitando una risposta netta nei tempi più rapidi possibili.

Impatti per produttori e consumatori se manca la certificazione

La capacità di garantire l’origine e la qualità della mozzarella campana dop è un elemento chiave per la tutela del prodotto e dei consumatori. Senza un organismo di controllo riconosciuto, potrebbero sorgere dubbi legati alla genuinità e all’autenticità del formaggio. Questo voterebbe contro la reputazione acquisita in anni di lavoro serio e puntiglioso.

Sul fronte produttivo, allevatori e caseifici potrebbero affrontare rallentamenti nelle vendite, perdita di mercati esteri e tensioni interne già evidenti a causa degli eccessi di latte congelato. La filiera si troverebbe ad affrontare problemi concreti che rischiano di aggravare la crisi già presente in certi passaggi della produzione.

Confagricoltura campania insiste sull’urgenza di un intervento chiaro per scongiurare conseguenze negative e tutelare sia gli operatori sia la tradizione legata alla mozzarella di bufala campana dop. Il tema è sotto osservazione con attenzione da parte degli addetti ai lavori, in vista di decisioni che si dovranno prendere entro pochi giorni.

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